Cisti della tasca di rathke
Salve.
Gentili Dottori ho effettuato una rmn senza contrasto all'encefalo, al tronco encefalico e al rachide cervicale.
Tutto nella norma tranne una banale rettilineizzazione della lordosi cervicale.
Ora veniamo alla nota dolente che riporto come da referto:
"Le cisterne sovrasellari appaiono occupate in sede mediana in piccola formazione rotondeggiante (diametro di circa 6 mm) di verosimile pertinenza ipofisaria, che lambisce il chiasma ottico e mostra caratteristiche di segnale lievemente sovra idriche.
Il reperto, appare riferibile in prima ipotesi a cisti della tasca di Rathke; si raccomanda correlazione con esami ematochimici ed approfondimento mirato allo studio della regione sellare con m.d.c."
L'esame l'ho fatto per sintomi di diversa natura fra cui vertigini, gambe deboli, senso di vuoto.
Premetto che sono un soggetto di natura ansiosa con ipocondria acclarata.
Sono andato a far vedere la rmn al mio medico di base che mi ha detto di stare tranquillo perchè gli esami ormonali effettuati alcune settimane fa sono nella norma e mi ha detto di non effettuare la rmn con m.d.c. ritenendola superflua.
Per i miei sintomi mi ha raccomandato di rivolgermi allo psicologo.
Ora sono confuso non sò se credere al referto e procedere ad ulteriori accertamenti o credere al medico di base.
Voi che cosa ne pensate?
Se davvero è una ciste è destinata a non crescere oppure potrebbe essere anche un microadenoma?
Che differenza c'è?
Un ultima domanda; negli esami ormonali non ho fatto la prolattina, è importante farla?
Nel ringraziarVi infinitamente per le eventuali risposte vi inVio cordiali saluti.
Gentili Dottori ho effettuato una rmn senza contrasto all'encefalo, al tronco encefalico e al rachide cervicale.
Tutto nella norma tranne una banale rettilineizzazione della lordosi cervicale.
Ora veniamo alla nota dolente che riporto come da referto:
"Le cisterne sovrasellari appaiono occupate in sede mediana in piccola formazione rotondeggiante (diametro di circa 6 mm) di verosimile pertinenza ipofisaria, che lambisce il chiasma ottico e mostra caratteristiche di segnale lievemente sovra idriche.
Il reperto, appare riferibile in prima ipotesi a cisti della tasca di Rathke; si raccomanda correlazione con esami ematochimici ed approfondimento mirato allo studio della regione sellare con m.d.c."
L'esame l'ho fatto per sintomi di diversa natura fra cui vertigini, gambe deboli, senso di vuoto.
Premetto che sono un soggetto di natura ansiosa con ipocondria acclarata.
Sono andato a far vedere la rmn al mio medico di base che mi ha detto di stare tranquillo perchè gli esami ormonali effettuati alcune settimane fa sono nella norma e mi ha detto di non effettuare la rmn con m.d.c. ritenendola superflua.
Per i miei sintomi mi ha raccomandato di rivolgermi allo psicologo.
Ora sono confuso non sò se credere al referto e procedere ad ulteriori accertamenti o credere al medico di base.
Voi che cosa ne pensate?
Se davvero è una ciste è destinata a non crescere oppure potrebbe essere anche un microadenoma?
Che differenza c'è?
Un ultima domanda; negli esami ormonali non ho fatto la prolattina, è importante farla?
Nel ringraziarVi infinitamente per le eventuali risposte vi inVio cordiali saluti.
[#1]
Gentile Signore,
La cisti della tasca di Rathke è una formazione cistica derivata da un residuo embrionale. In quanto tale non può essere compresa nella categoria delle neoplasie cerebrali. Ciononostante può comunque andare incontro ad aumento del volume dovuto ad aumento del liquido contenuto nella cisti.
Da quanto premesso la differenza con un adenoma dell'ipofisi è evidente, in quanto questo è una neoplasia benigna con tendenza all'accrescimento per moltiplicazione delle cellule tumorali ad origine dalla adenoipofisi, mentre la cisti della tasca di Rathke, come sopra accennato, può, ma non necessariamente, accrescersi solo per un accumulo di liquido all'interno della cisti.
Un adenoma ipofisario si manifesta per le alterazioni endocrinologiche, caratteristiche per ogni linea cellulare coinvolta come origine della neoplasia, con carattere progressivo in aggravamento se non trattato.
La scoperta di una cisti della tasca di Rathke avviene più spesso casualmente. Il sintomo più rilevante che può essere da questa causato è un danno delle vie ottiche per compressione del chiasma ottico, quando la cisti si espanda superiormente al di fuori della sella turcica.
La prolattina è a mio parere un esame importante da eseguire anche nel suo caso, perchè indirettamente può essere un indice di accrescimento della cisti.
Resto a disposizione per qualunque ulteriore chiarimento.
Cordiali saluti,
La cisti della tasca di Rathke è una formazione cistica derivata da un residuo embrionale. In quanto tale non può essere compresa nella categoria delle neoplasie cerebrali. Ciononostante può comunque andare incontro ad aumento del volume dovuto ad aumento del liquido contenuto nella cisti.
Da quanto premesso la differenza con un adenoma dell'ipofisi è evidente, in quanto questo è una neoplasia benigna con tendenza all'accrescimento per moltiplicazione delle cellule tumorali ad origine dalla adenoipofisi, mentre la cisti della tasca di Rathke, come sopra accennato, può, ma non necessariamente, accrescersi solo per un accumulo di liquido all'interno della cisti.
Un adenoma ipofisario si manifesta per le alterazioni endocrinologiche, caratteristiche per ogni linea cellulare coinvolta come origine della neoplasia, con carattere progressivo in aggravamento se non trattato.
La scoperta di una cisti della tasca di Rathke avviene più spesso casualmente. Il sintomo più rilevante che può essere da questa causato è un danno delle vie ottiche per compressione del chiasma ottico, quando la cisti si espanda superiormente al di fuori della sella turcica.
La prolattina è a mio parere un esame importante da eseguire anche nel suo caso, perchè indirettamente può essere un indice di accrescimento della cisti.
Resto a disposizione per qualunque ulteriore chiarimento.
Cordiali saluti,
Dr. Alessandro Rinaldi
[#2]
Ex utente
Dottore La ringrazio infinitamente.
Ho però un dubbio che mi assilla:
sul referto c'è scritto che in prima ipotesi questa formazione è riferibile ad una cisti della tasca di Rathke.
Ora io non vorrei effettuare una rmn con contrasto perchè è un'esame invasivo ma vorrei tenerla d'occhio ogni 6 mesi con esami ematochimici e ogni 2 anni con rmn normale.
Secondo Lei faccio bene a muovermi così?
Nel ringraziarLa nuovamente Le inVio gentili saluti.
Ho però un dubbio che mi assilla:
sul referto c'è scritto che in prima ipotesi questa formazione è riferibile ad una cisti della tasca di Rathke.
Ora io non vorrei effettuare una rmn con contrasto perchè è un'esame invasivo ma vorrei tenerla d'occhio ogni 6 mesi con esami ematochimici e ogni 2 anni con rmn normale.
Secondo Lei faccio bene a muovermi così?
Nel ringraziarLa nuovamente Le inVio gentili saluti.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 35.7k visite dal 19/10/2014.
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