Tia o attacco di panico?

Gentili dottori
sono una ragazza di 25 anni.
poco fa mi è accaduta una cosa davvero spaventosa, ma devo dire ri-accaduta, perché ho vissuto un esperienza simile qualche anno fa.
Ero a letto che dormivo quando ad un tratto mi sono svegliata con un gran senso di confusione e stordimento, la mia stanza non aveva nulla di familiare...mi sono alzata, non riuscivo a stare perfettamente in quilibrio e sentivo gli arti molto deboli, soprattutto il braccio, il cuore mi andava fortissimo e la testa e il petto sembravano scoppiarmi da un momento all'altro. Ero terrorizzata, convinta che di li a poco mi sarebbe venuto qualcosa. Riuscivo a pensare ma mi sentivo molto strana...
Vorrei sapere se mi devo preoccupare per questa cosa, non riesco a capire se si tratta di un attacco di panico o di un TIA.
Come premesso, qualche anno fa mi è successa la stessa cosa, sempre nel sonno e sempre la causa scatenante è un senso di non lucidità che mi fa andare in allarme.
C'è da dire che ho sofferto per anni di depressione e crisi di depersonalizzazione e derealizzazione curate insieme allo psichiatra e alla psicoterapeuta, ma ad oggi mi sento bene, ho avuto anche una bambina.
Secondo voi mi devo rivolgere al pronto soccorso oppure np?
Grazie in anticipo a chi vorrà rispondere
[#1]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
è alquanto difficile orientarsi in ipotesi diagnostiche a distanza, ma dalla descrizione sembrerebbe trattarsi di attacchi di panico, soprattutto tenendo conto dei trascorsi.
In ogni caso tra un episodio e l'altro, Lei non ha fatto alcun approfondimento diagnostico?

Con cordialità
[#2]
Attivo dal 2015 al 2017
Ex utente
Sono passati più di tre anni tra un episodio e o altro.
Un anno fa ho fatto una visita neurologica senza esame diagnostici strumentali (raggi) che ha avuto esito negativo.
La mia domanda è possono afasia e diolopia essere sintomo di attacchi di panico? Perché soprattutto la prima volta io non riuscivo a parlare...balbettavo e mi sforzavo di chiamare mio marito...sono passati anni ma questa cosa me la ricordo perfettamente...stavolta invece riuscivo a parlare perfettamente ma avevo la vista sdoppiata e mi sentivo molto rigida...
Cosa ne pensa dottore...dovrei rivolgermi ad un medico in forma privata o al ps?
[#3]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
credo sia opportuno consultare un neurologo.
Se i sintomi ora sono regrediti non è il caso di andare in PS.
[#4]
Attivo dal 2015 al 2017
Ex utente
Grazie
Lo farò
Nei limiti di un consulto a distanza mi piacerebbe sapere da lei però se dai sintomi descritti creda possa essere un TIA
[#5]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Quei sintomi possono essere espressione di mille patologie dallo stress alle forme isteriche come a quelle degenerative ecc.
Solo con la valutazione diretta del paziente si può fare una diagnosi differenziale.
Una buona serata
[#6]
Attivo dal 2015 al 2017
Ex utente
Quindi questi sintomi possono essere compatibili anche con i sintomi di un attacco di panico? O lo esclude?
[#7]
Attivo dal 2015 al 2017
Ex utente
Chiedo scusa per il ripetersi della domanda ma vorrei capire davvero in che modo il panico potrebbe far scaturire l afasia e la diplopia. Glielo chiedo perché ho letto su questo sito di un suo collega che afferma che "se il panico (lo stress) potesse generare afasia l'80% degli italiani sarebbe muto"
Sono un po spaventata, ho già fissato una visita con un neurologo per domani sera ma nel frattempo vorrei capisci qualcosa.
[#8]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
Lei pretende, a distanza, delle risposte che comprendono problematiche spesso di estrema difficoltà diagnostica anche in presenza di indagini cliniche, dimostrando un consistente stato d'ansia.

Non so chi ha risposto in quel modo, ma bisogna capire in quale contesto è stata fatta quell'affermazione.

L'afasia è un fenomeno molto complesso che clinicamente si esprime con aspetti diversi. In sostanza non c'è una sola forma di afasia.

La Sua descrizione di tale sintomo non fa pensare a un fenomeno di afasia, ma piuttosto allo stato di paura che Le impediva di parlare correttamente, infatti balbettava e chi balbetta non è afasico.
La diplopia può essere un fenomeno compatibile anche con lo stato di panico.
Se poi, a seguito di tali episodi, non sono stati richiesti esami più approfonditi, sarà perché lo specialista che L'ha visitata non ha riscontrato segni che potessero far pensare a un TIA.
Stia tranquilla e abbia pazienza fino a domani sera.

Buona notte
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