Spongiosi ossea marezzata

Spett. Dott.



sono una donna di 66 anni che in seguito a un forte dolore a livello L5 - S1 ho fatto una RMN lombosacrale , e per questioni di spazio, inserisco solo il punto che mi da preoccupazione:

rachide lombare rettilineo per raddrizzamento della fisiologica lordosi. Ai limiti della norma le dimensioni del canale rachideo con lieve riduzione settoriale a L3 L4 e L4 L5.

Nel volume esaminato la spongiosi ossea presenta uno sfumato aspetto marezzato prevalentemente iperintenso nelle immagini T2 e T1

dipendenti; tali reperti sona da riferire in prima ipotesi ad una maggiore rappresentazione della componente adiposa del midollo osseo, per fenomeni osteoporotici, che necessita se giustificato un approfondimento con esami emato-chimici.
-ganglionare giungendo in contiguità delle corrispondenti strutture ganglio-radicolari con lieve prevalenza a sinistra.

Il neurochirurgo che ho interpellato a Genova si è soffermato solo nel punto in cui rileva SPONGIOSI OSSEA CON LIEVE ASPETTO MAREZZATO.
ha voluto vedere una risonanza di 15 anni fa e, accertatosi che le macchie erano gia' presenti, anche se in numero inferiore, mi ha consigliato di fare l'ozonoterapia .

Alla domanda se non si distingue una macchia tumorale del midollo da una benigna o da angiomi che peraltro so di avere , mi ha risposto di no, bisogna solo aspettare l'evoluzione, e considerato che le analisi del sangue sono negative, fare o ozono o trattamenti osteopatici.

A Voi sembra normale una risposta cosi' ? Se mai nel dubbio non si fa l'esame del midollo? Devo sentire un altro specialista? Per favore consigliatemi. Il mio medico afferma che non è niente di preoccupante .

Resto in attesa di una Vostra risposta cordiali saluti.
[#1]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398 77
Gentile signora,
già in assenza delle immagini è difficile orientarsi in ipotesi diagnostiche, se poi Lei trascrive il referto, monco magari della descrizione più importante, capirà che proprio non è possibile esprimere nessun parere.
Infatti Lei non ci dice quale vertebra sarebbe interessata.
Potrebbe trattarsi di un edema del midollo osseo (che non è la stessa cosa del midollo spinale) la cui causa andrà ricercata innanzi tutto raccogliendo la Sua storia clinica.
Le cause possono essere vecchi traumi, l'osteoporosi ecc-
Lei afferma di essere a conoscenza di essere portatrice di angiomi. In che sede? Gli angiomi vertebrali spesso non hanno significato clinico. Potrebbe anche trattarsi di questo?

Anche per la terapia bisogna essere certi della diagnosi, alrimenti servirà solo come terapia sintomatica senza rimuovere la causa che la provoca.

Cordialmente
[#2]
Dr. Casimiro Simonetti Radiologo interventista 337 13 1
Concordo con il Collega NCH sulla impossibilità di esprimere un parere attendibile senza avere la possibilità di valutare sia l'ultima indagine, sia le precedenti a confronto.
Un valido Specialista in Diagnostica per immagini, dedicato in particolare all'Apparato Muscoloscheletrico, dovrebbe essere in grado di esprimere una diagnosi sulla natura delle "alterazioni" segnalate. Ma, così a naso, se posso dirLe, ho la sensazione di qualcosa di non patologico in senso stretto quanto di degenerativo "parafisiologico", sia che si tratti di una delle varie forme e stadi di Modic (modificazioni algodistrofiche della spongiosa ossea), sia che si tratti di aree di metaplasia del midollo eritropoietico (isole adipose), sia che si tratti di osteoporosi (e considerata età e sesso Lei dovrebbe, come indagine di screening eseguire una mineralometria ossea, meglio nota MOC).
Sia infine che si tratti di angiomi somatici, come diceva il collega Chirurgo reperti occasionali e non patologici.
E comunque il Suo Medico Le ha già specificato che non si tratta di niente di preoccupante. Se desidera essere confortata e confermata in questo, si rivolga al Collega che ha refertato l'esame RM, che ha sicuramente le specifiche competenze per spiegarle dettagliatamente i riscontri dell'esame eseguito.
Per quanto riguarda l'Ozonoterapia, sappia infine che sebbene sia estremamente efficace come terapia antiinfiammatoria (soprattutto in Pazienti che per i più vari motivi mal sopporterebbero un comune trattamento farmacologico) non è affatto priva di controindicazioni, anche se purtroppo ben pochi colleghi ne sono a conoscenza e/o lo tengono presente.

Dr. Casimiro Simonetti
http://www.villastuart.it/i-nostri-medici/dottor-casimiro-simonetti?rq=simonetti

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gent. Dottori la risonanza inizia cosi'

mediante sequenze d'acquisizione spin- echo , fast spin-echo e STIR sono state ottenute immagini sul piano saggitale e assiale per studio del rachide lombo-sacrale e del rachide dorsale inferiore fino a D12.

Il midollo dorsale inferiore indagato è normale per morfologia e caratteristiche di segnale ed il cono midollare termina a L1-L2.

Rachide lombare rettilineo per raddrizzamento della fisiologica lordosi.
Ai limiti della norma le dimensioni del canale rachideo con lieve riduzione settoriale a L3-L4 e L4-L5, modesto atteggiamento scoliotico sinistro-convesso.


Nel volume esaminato la spongiosi ossea presenta uno sfumato aspetto marezzato prevalentemente iperintenso nelle immagini T2 e T1

dipendenti; tali reperti sona da riferire in prima ipotesi ad una maggiore rappresentazione della componente adiposa del midollo osseo, per fenomeni osteoporotici, che necessita se giustificato un approfondimento con esami emato-chimici.

Modesto impegno degenerativo-artrosico delle interapofisarie a livello lombare, reperti più evidenti a L3-L4, L4-L5 e L5-S1, ove contribuisce a ridurre le dimensioni del versante prossimale del relativi canali di coniugazione; è apprezzabile un parziale difetto di orientamento delle faccette articolari posteriori. Quadro di infiltrazione adiposa a carico della muscolatura paravertebrale nel tratto lombare medio e inferiore.

Modesti segni degenerativi disco-somatici con caduta di segnale interdiscale nelle immagini T2 dipendenti sono presenti in corrispondenza degli spazi i intersomatici in pressoché tutto il volume esaminato; i relativi dischi intersomatici appaiono lievemente ridotti in altezza, reperto piu' evidente a L5-S1, sono apprezzabili modeste produzioni osteofitosiche marginali somatiche a distribuzione anteriore, le piu' evidenti delle quali a L5-S1.

Angiomi vertebrali sono apprezzabili in tutti i corpi vertebrali esaminati; a L2 appare piu' rappresentata la componente vascolare.

A L2-L3 minima salienza discale dai profili ossei posteriori che impronta lievemente lo spazio sub-aracnoideo premidollare e che si estende nel versante prossimale dei relativi canali di coniugazione con lieve prevalenza sinistra ove appare conservato lo spazio per le corrispondenti strutture ganglio-radicolari.

La colonna da L3-L4 a L5-S1 presentadelle protusioni discali .

Vorrei sapere come chiesto se è possibile che in questi casi si debba aspettare .... che il quadro non cambi nonostante le analisi fatte siano negative.

Se un medico mi consiglia fisioterapia el'altro ozonoterapia e osteopata cosa faccio? Vorrei conservare il piu' possibile gli spazi intervertrebali.

Vi ringrazio anticipatamente
[#4]
Dr. Casimiro Simonetti Radiologo interventista 337 13 1
Riporto le due parti del referto da Lei fornito:

"Nel volume esaminato la spongiosa ossea presenta uno sfumato aspetto marezzato prevalentemente iperintenso nelle immagini T2 e T1

dipendenti; tali reperti sono da riferire in prima ipotesi ad una maggiore rappresentazione della componente adiposa del midollo osseo, per fenomeni osteoporotici, che necessita se giustificato un approfondimento con esami emato-chimici."

"Angiomi vertebrali sono apprezzabili in tutti i corpi vertebrali esaminati; a L2 appare piu' rappresentata la componente vascolare."

Ebbene, entrambi i reperti suddetti sono, come era stato ipotizzato, occasionali, in parte legati ad età e sesso, sicuramente non patologici. Quindi non si preoccupi di quanto sopra, lo prenda per quello che è: una segnalazione scrupolosa della evidenza RM. Molto corretto il suggerimento di adeguati approfondimenti strumentali, in primis una valutazione MOC (mineralometria ossea) che comunque nel sesso femminile ed in età post menopausale deve essere eseguita sempre e comunque come screening.
Il resto del dettagliato referto si può riassumere in pochissime parole: cara Signora, Lei ha una "stupenda" spondilosi, ossia artrosi del rachide. La definisco "stupenda" perché non è da considerare "patologica", ma fisiologica-degenerativa, ossia fa parte della normale usura di quel bellissimo e complicato meccanismo che è il nostro apparato scheletrico.
Per quanto riguarda la scelta terapeutica...di sicuro una adeguata fisioterapia La preserverà dal progresso delle alterazioni artrosiche; l'ozonoterapia è una terapia sintomatica, agisce esclusivamente sul quadro di infiammazione che solitamente accompagna le alterazioni osteoarticolari degenerative e può essere considerata l'equivalente di una "robusta" terapia antiinfiammatoria farmacologica, senza i frequenti e sgradevoli effetti collaterali che una terapia farmacologica protratta comporta. Tenga però presente che, ripeto, si tratta di una terapia sintomatologica, ossia attenua i sintomi ma non modifica il quadro che li ha causati. Se però la sintomatologia dolorosa è severa o insopportabile, ed in vista dell'inizio della fisioterapia, può sicuramente avere una indicazione. Importante la preliminare effettuazione degli opportuni esami ematochimici per escludere condizioni che sconsiglino l'impiego di miscele ossidanti (come è appunto l'ozono).
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