Esiti di intervento con impianto di diam

Salve,
sono una ragazza di 28 anni. Nel giugno del 2008 sono stata sottoposta ad un intervento chirurgico con impianto di diam in L4-L5 ed L5-S1. Dal mese di febbraio, infatti, non riuscivo più a camminare, nè tantomeno a stare in piedi, seduta o stesa.
Una risonanza magnetica ha evidenziato la presenza di una voluminosa ernia del disco mediana posteriore in L4-L5 e di una disidratazione del disco in L5-S1.All'esame obiettivo non risultavano comunque deficit stenici nè motorii. Per quanto riguarda la sintomatologia, accusavo un dolore persistente alla gamba destra, che partiva dal gluteo e si irradiava al lato della gamba stessa, all'altezza della caviglia e del polpaccio. Avevo inoltre assunto una postura antalgica, ossia risultavo notevolmente inclinata in avanti e verso destra.Dopo circa 3 mesi di punture e flebo di cortisone ed antinfiammatori in dosi piuttosto massicce, e dal momento che la terapia non sortiva alcun effetto, il chirurgo che mi ha visitata ha deciso per l'intervento.Inizialmente mi ha parlato di una discectomia in L4-L5 e di un impianto di diam in L4-L5 (e in L5-S1 per evitare l'eventuale fuoriscita di un'ernia in questa posizione). Al risveglio dall'anestesia ho scoperto però che l'ernia non era stata tolta e che erano stati solamente impiantati i diam.
Ho continuato ad accusare dolori alla gamba per circa un mese e per un periodo altrettanto lungo ho conservato la postura antalgica. Dopodicchè ho riscontrato un quasi totale benessere, anche grazie ad alcune sedute di fisioterapia con il metodo Mezieres. Sono stata però messa in guardia sul rischio di eventuali strappi o contratture a causa di una muscolatura estremamente debole (specifico che ero reduce da tre anni di anoressia ed avevo perciò avuto un consistente calo di peso..pesavo infatti 45 kg per un metro e 65 di altezza).
Ho ripreso a svolgere una vita normale, ma dalla fine di ottobre ho avuto una parziale ricomparsa dei sintomi. Il dolore però si era spostato nella parte superiore della gamba, ossia accanto alla zona lombosacrale (e non più al gluteo), ma anche in questo caso si irradiava al polpaccio e alla caviglia, sia lateralmente che posteriormente. Man Mano che son passati i mesi, poi , ho di nuovo assunto la stessa posizione antalgica. Ora, dopo un consulto con un fisiatra, e dopo aver cominciato un ciclo di fisioterapia, il dolore si è spostato al centro della schiena e nella zona lombosacrale sinistra; persiste inoltre la postura antalgica. Devo dire però che i dolori sono diminuiti. Il fisiatra, all'esame obiettivo, ha riscontrato un notevole indebolimento dell'arto inferiore destro, e si è mostrato molto vago nella diagnosi. Ha anche avanzato l'ipotesi di una cattiva riuscita dell'intervento o di una nuova fuoriuscita dell'ernia.Mi ha dunque prescritto delle radiografie, in base alle quali ha affermato che l'intervento era riuscito, e che si tratta soltanto di un problema di postura, che ha creato un'infiammazione a tutta la muscolatura delle gambe. Io avverto anche dolori alla parte alta della schiena e all'altezza del quadricipite e del bicipite femorale, ma mi hanno detto che questi muscoli non hanno alcuna correlazione con la schiena..é vero?
Vorrei tanto conoscere un altro parere... Può essere nuovamente fuoriuscita l'ernia o, come invece mi ha assicurato il chirurgo, dopo l'impianto di diam è quasi impossibile un'eventuale nuova fuoriuscita? Può esserci una correlazione tra la comparsa dei dolori e il fatto che dall'intervento ad ora ho preso più di dieci kg?
mi scuso per la prolissità ma volevo essere quanto più chiara possibile per facilitare la comprensione del caso.
In attesa di un eventuale e cortese riscontro porgo cordiali saluti.
[#1]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signora,
ci sono più punti del Suo racconto che non mi sono chiari:
1) Il DIAM non rimuove un'ernia.
2) Il DIAM difficilmente è applicabile in L5-S1
3) Se c'è un 'ernia soprattutto grossa, questa va tolta: non c'è DIAM che tenga
4) Dica al Fisiatra che dai radiogrammi normali non si può capire nè tanto meno vedere se l'ernia è stata tolta.
5) E' stata operata 1 o 2 volte?

Basta eseguire una RM per sapere se l'ernia è stata tolta o no.
Se così fosse non vedrei altra soluzione che rimuovere l'ernia che probabilmente è responsabile dell'indebolimento dell'arto inferiore dx. Questo è un sintomo da non valutare e il Suo Fisiatra dovrebbe saperlo.

Cordialmente
[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Gentilissimo Dottore,
anzitutto la ringrazio vivamente per la sollecita risposta.
Mi scuso poi se non sono stata molto chiara. L'ernia non è stata tolta, e questo lo sapevo già dallo specialista che mi ha operata. Quest'ultimo ha infatti sostenuto che non ne ha visto la necessità e che con il diam la colonna vertebrale (che ha detto che "dondolava") si sarebbe stabilizzata e l'ernia sarebbe rientrata spontaneamente. Sono stata operata una sola volta e sul referto delle dimissioni, nonchè su quello delle lastre, c'era scritto esattamente "impianto di diam in L4-L5 ed in L5-S1". Per quanto riguarda l'indebolimento della gamba, secondo il fisiatra potrebbe essere dovuto al fatto che la radice del nervo è rimasta compressa per un tempo piuttosto prolungato. Io chiaramente le riferisco quanto mi è stato detto, ma credo che effettuerò prontamente una Rm per essere sicura della presenza o meno di un'ernia.
La ringrazio ancora e Le porgo cordiali saluti.
[#3]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
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