Diplopia, ptosi e movimenti oculari limitati

Buongiorno dottori, sono qui per descrivere una condizione del mio fidanzato che mi provoca una grandissima angoscia.
Circa una decina di giorni fa comincia a notare una vista non allineata al risveglio, che poi si risolve nel giro di qualche minuto e non si ripresenta nel corso della giornata, fino a quando non si risveglia il giorno dopo.
Dopo questi primi episodi, e dopo una giornata di lavoro particolarmente intensa (ma non al pc) gli fanno notare che la palpebra sinistra se n’era calata.
Dopo 2/3 giorni più riposanti questi sintomi non si sono ripresentati, fino all’altro ieri, quando ha avuto di nuovo una giornata particolarmente pesante a lavoro: di nuovo visione doppia (incapacità a ricondurre l’immagine dei due occhi ad una sola, dice) e palpebra sinistra calata.
Dice, inoltre, che non riesce a vedere in alto a destra.
Io sono angosciatissima, ho letto che tutti questi sintomi sono riconducibili ad un aneurisma che comincia a sanguinare, creando problemi al terzo nervo cranico.
Lui minimizza, dice che è tutto legato a questo periodo di stanchezza intensa e di ritmi sballati a causa del lavoro.
Ha una visita oculistica prenotata tra due giorni, ma io vorrei che andasse al ps, lui non vuole.
Dottori, capisco che così, a distanza, non potete dirmi granché, ma vi chiedo di comprendere la grande preoccupazione che ho per questa situazione, e cercare almeno di chiarirmi qualche idea di massima:
Una previsione catastrofica come un aneurisma può essere l’unica causa di una sintomatologia così circostanziata?
Si tratta di un’urgenza da ps?
Oppure potrebbe essere come dice lui, e cioè che una grande stanchezza può provocare sintomi così? Lui lo sostiene perché quando si era sentito un po’ più riposato questi sintomi erano scomparsi, tant’è che sono tornati quando ha rifatto un’altra nottata al lavoro.
Il carattere (per il momento) intermittente può già far escludere qualche causa o protendere per altre.
Grazie per l’aiuto e le spiegazioni che correte darmi.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 354 161
Gentile Utente,
il fenomeno che lei ha descritto è certamente causato da un deficit del III nervo cranico (oculomotore comune) che mostra dei deficit parcellari ed intermittenti, stando al suo resoconto anamnestico. La condizione clinica deve essere accertata innanzitutto attraverso una visita neurologica e subito dopo se ne deve definire l'eziologia. La tranquillizzo che non è legato ad una rottura di aneurisma intracranico che avrebbe ben altra e drammatica presentazione clinica. Ma è necessario procedere ed anche con sollecitudine a quanto le ho detto, per risalire alla causa e disporre la terapia appropriata.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Dott. Colangelo, grazie per la sua risposta.
Questa visita dall’oculista è programmata per domani pomeriggio; lei ritiene che possa aspettare questa giornata oppure deve recarsi oggi stesso al ps per essere visitato da un neurologo?
Questi deficit parcellari e intermittenti del terzo nervo cranico potrebbero essere determinati da cause circostanziate? Intendo: il fatto che questi sintomi presentino queste date caratteristiche e tempistiche può già far propendere per alcune ipotesi diagnostiche o escluderne altre?
Quando le dicevo dell’aneurisma, intendevo il timore che questi disturbi possano essere determinati da un aneurisma non rotto ma grande al punto di creare disturbo al terzo nervo cranico.
È questa l’unica ipotesi diagnostica? O è possibile pensare a cause meno catastrofiche?
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dopo
Utente
Utente
Dottore, le scrivo per aggiornarla sulla visita di oggi.
L’oculista ha trovato il fondo oculare pulito e l’occhio sinistro un po’ più in basso rispetto all’altro.
Sostiene che possa trattarsi di un forte affaticamento (dal momento che l’occhio sinistro è fortemente miope, circa -9,25), di una Miastenia oppure di una compressione del terzo nervo cranico (come temevo).
Sostiene, però, che dal fondo oculare qualcosa si sarebbe visto in questa terza evenienza, ma gli ha prescritto una visita neurologica e una risonanza (dice per scrupolo, ma non sono affatto sicura che sia solo per scrupolo o per un sospetto diagnostico).
Secondo lei effettivamente dal fondo oculare un aneurisma o un tumore si sarebbe visto?
Potrebbe l’affaticamento, unito alla forte miopia, aver determinato questi sintomi, o non è particolarmente fondata come opzione?
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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore, oggi il mio fidanzato ha anche nausea.
Secondo lei può dipendere da questo affaticamento della vista o da qualcosa di peggiore e urgente?
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 354 161
Facciamo un po' di chiarezza. Un aneurisma dell'arteria comunicante posteriore può causare una paralisi completa o parcellare del III nervo cranico; la miastenia può più spesso causare ptosi palpebrale; il fondo oculare in ambedue le condizioni è sempre indenne. Per il Neurochirurgo conta il reperto fondoscopico per valutare se esista aumento della pressione endocranica. Mi consenta di esprimere qualche riserva, con il dovuto rispetto per il Collega oculista, sull'ipotesi che possa essere ascritto alla condizione miopica. A mio avviso, la via principale passa attraverso una valutazione neurologica ed una RMN con sequenze angio, che potrebbe fornire l'indizio per un approfondimento angiografico.
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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta, dott. Colangelo.
Dalle sue parole credo di percepire che Lei sia più orientato ad individuare la causa di tali sintomi in un aneurisma dell’arteria comunicante posteriore, piuttosto che nella miastenia.
La visita neurologica sarà giovedì, mentre la risonanza venerdì mattina.
Spero riusciremo a fare in tempo.
Sono presa dallo sconforto.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.6k 354 161
Mi informi dei risultati, sono interessato al caso
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Utente
Utente
Ecco l’esito della risonanza magnetica encefalo:
Si osservano alcuni piccoli focolai di gliosi aspecifica, iperintensi in t2 e flair, situati a livello della sostanza bianca periventricolare e delle regioni peritrigonali specie a sinistra.
Il resto del referto è sostanzialmente nella norma.
Al centro radiologico hanno parlato con sicurezza di sclerosi multipla o altra malattia demielinizzante.
La diplopia sta peggiorando, con aggravamento quando rivolge lo sguardo in basso a destra e conseguente nausea, e la leggera ptosi palpebrale sinistra è intermittente.
Non ci sono particolari sintomi agli arti.
Il neurologo, prima della risonanza, aveva ipotizzato una miastenia.
Le rm orbitale e quella della colonna vertebrale e del midollo spinale non riportano lesioni.
Un simile referto, compatibile con una diagnosi di sclerosi multipla, lascia spazio anche a diagnosi alternative? O va considerato fortemente suggestivo unicamente (o prevalentemente) della sclerosi o di altra malattia demielinizzante?
La miastenia può caratterizzare anche un malato di sclerosi multipla?
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