Stenosi lombare con claudicatio neurogeno

Ho di nuovo bisogno di una risposta. Ho 51 anni e una obesità grave in lista d'attesa di by-pass gastrico, affetta da una stenosi del canale vertebrale con claudicatio neurogeno e una autonomia di meno 50 mtnella deambulazione. Da mesi seguo un programma di fisioterapia, nell'ospedale dove sono in cura, ma senza nassun risultato, anzi con un progressivo peggioramento al punto che ora mi aiuto con le stampelle.Ora si sono intensificate le fitte,come scariche elettriche, nell'ultima parte della colonna e si estendono fino alle gambe.Mi dicono che non posso essere operata se non perdo peso e che anche un intervento mini invasivo con inserimento di un distanziatore interspinoso è da escludere perchè col mio peso potrei espellerlo il giorno dopo. Ho visto in televisione un professore di roma che opera inserendo un distanziatore dal nome aperius e che, mi sono informata, dice non esserci controindicazioni per il sovrappeso, ma quì mi rispondono che di distanziatori ce ne sono tanti e che cambia solo il nome. Qualcuno mi può dire,per cortesia se le cose sono veramente così? Io ho paura che col passare del tempo possa avere dei danni neurologici permanenti. Può succedermi questo?
Resto in attesa di una risposta e ringrazio cortesemente chiunque mi risponderà
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signora,
Lei ha già scritto in questa sezione già oltre 3 mesi fa, presentando le stesse problematiche e ha già ottenuto delle risposte, mi pare, esaurienti.
Il mio parere rimane quello espresso tempo fa.

Il sistema Aperius non può essere indiscriminatamente utilizzato, in quanto vi sono precise indicazioni per il suo utilizzo.

Cordiali saluti
[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2013
Ex utente
Egregio dottor Migliaccio, innanzitutto grazie per avermi risposto nuovamente. So bene di aver già scritto in questa sezione ma non sapevo se continuare nello stesso post o proporre un nuovo quesito. Il problema è nuovo, perchè io avevo contattato il professore in questione il quale mi aveva risposto che se c'è una sofferenza neurogena (fra l'altro, mi ha spiegato, verificabile con una elettromiografia la quale finora non mi è mai stata richiesta) non ci sono controindicazioni all'inserimento del distanziatore aperius anche considerando la mia obesità. quando poi parlando ai dottori che mi seguono mi sento fare un discorso totalmente diverso, Le lascio immaginare la mia confusione, sento un disperato bisogno di risposte e di certezze, anche perchè da un anno mi sembra di non aver più una vita e la fisioterapia non mi dà nessun sollievo. Le chiedo scusa se la mia richiesta le ha fatto perdere del tempo.
Grazie e distinti saluti
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signora,
Non è questione di perdere tempo.Cerchiamo di rispondere agli utenti prima possibile. Lei quindi che intende fare?
Se soffre di claudicatio neurologica (per la cui diagnosi non è necessaria l'elettromiografia)si deve decidere a porvi un rimedio.
Cordiali saluti
[#4]
dopo
Attivo dal 2008 al 2013
Ex utente
Rieccomi, non so se è giusto continuare a scrivere quì o se porre una nuova richiesta di consulto.
Sono passati più di due anni e mezzo dall'ultima richiesta, in questo tempo per la mia colonna ho fatto continua fisioterapia e ginnastica in acqua, inoltre ho fatto un by-pass gastrico che mi ha permesso di perdere 50 kg ma i miei problemi alla colonna sono peggiorati.
Qesti sono i risultati della RMN che ho ritirato oggi:
Diffuse manifestazioni spondiloartrosiche con disidratazione e assottigliamento dei dischi L2-L3 e L3-L4, ipertrofiadegli articolari ed ispessimento calcifico dei legamenti gialli che a L3-L4 determinano restringimento marcato del canale spinale.
A L4-L5 si rileva un'ernia discale con frammento migrato in basso a dx e con compressione della emergenza di "I5"dx.
E' riconoscibile stenosi foraminale bilaterale a L5-S1 e a L3-L4 a dx.
Si rileva edema delle parti molli perischeletriche posteriori nel tratto lombare distale per fenomeni infiammatori acuti coinvolgenti anche le articolazioni interapofisarie a L4-L5 e L5-S1. Il cono midollare è di segnale normale in tutte le sequenze.

A questo referto si aggiunge quello della elettromiografia fatta un mese fa e che conclude con questa diagnosi:
Segni di marcata sofferenza neurogena poliradicolare L4-L5, L5-S1 più marcata a dx, anche con segni di denervazione in atto.

Ho eseguito, blocco delle faccette articolari su tutte le vertebre ma con risultati quasi nulli. Ho difficoltà a stare in piedi, cammino con fatica e sofferenza appoggiandomi alla stampella.
Prima di sottopormi ad altre visite, fra l'altro mi hanno detto che sarebbe più appropiato rivolgersi a un chirurgo vertebrale, Vi pregherei di cuore di darmi un parere e soprattutto un consiglio. Ora sono proprio disperata.
Gazie anticipatamente
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Laprima cosa che mi viene in mente è dirLe che,nel Suo caso, l'<Aperius> forse non era molto indicato.
Se la situazione è quella che è trascritta nel referto della RM e i Suoi disturbi condizionano la deambulazione con la stampella, penso che valutare il da farsi sia alquanto urgente.
Consulti quindi al più presto lo specialista.

Cordialmente
[#6]
dopo
Attivo dal 2008 al 2013
Ex utente
Grazie mille dottor Migliaccio. In effetti l'aperius è una cosa che poi avevo scartato, ho sperato in un miglioramento dopo la perdita di peso, e in effetti dopo aver perso i primi 25 kg avevo iniziato a camminare senza ausilio poi invece da marzo in avanti la situazione è andata peggiorando sempre più, e ora come tre anni fa continuano a girarmi nella testa le parole che mi disse un'ortopedico " lei finirà su una sedia a rotelle"
Vorrei tanto che qualcuno mi dicesse cosa rischio veramente.
Per il prossimo mercoledì ho prenotato una visita da un chirurgo vertebrale, se mi permette la metterò al corrente su cosa mi consiglierà, ci terrei molto ad avere anche il suo parere. Ancora grazie
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Penso che il collega ortopedico sia stato un cattivo profeta.
Mi metta pure al corrente di quanto Le dirà quest'altro collega,ma a distanza il mio parere non potrà essere oggettivo,ma solo intuitivo.

In attesa,Le invio cordiali saluti
[#8]
dopo
Attivo dal 2008 al 2013
Ex utente
Egregio dottor Migliaccio, questo e quanto consigliatomi dal chirurgo vertebrale: fallita o con risultati alquanto modesti la terapia conservativa, l'unico approccio resta l'intervento chirurgico. L'intervento chirurgico è XLIF su L3-L4 e L4-L5, che; secondo il chirurgo, sono le vertebre messe peggio anche se le altre non sono messe bene, poi a un anno dall'intervento valutare i risultati e, se necessario, intervenire chirurgicamente su L2-L3 e L5-S1. I tempi d'attesa per l'intervento sono lunghissimi, si parla intorno ai due anni e forse più, nell'attesa fare uso del busto in tela armata, antalgici e fisiokinesiterapia.
Sono molto depressa, so che anche dopo l'intervento non potrò tornare quella di prima, ma spero almeno che in questa lunga attesa non peggiori al punto di bloccarmi e riportare danni irreversibili.
Lei cosa ne pensa?
Grazie di cuore.
[#9]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signora,
penso due cose,e cioè:
la prima è che due o più anni di attesa per un intervento chirurgico non solo è una assurdità, ma non ha alcun fondamento clinico oltre che morale.
la seconda è che se,fatto l'intervento, non potrà tornare quella di prima, vuol dire che l'intervento non è necessario
Ma poi: se ora sta male, non capisco,dopo l'intervento vorrebbe tornare come sta ora?

Se davvero a Torino ci sono queste incredibili liste di attesa, si guardi un po' attorno.
Ci sono Sedi dove la lista di attesa non supera i 30-40 giorni.

Cordialmente
[#10]
dopo
Attivo dal 2008 al 2013
Ex utente
Egregio dottore, per quella di prima non intendo quella che sono ora bensì quella che ero qualche anno fa quando i sintomi erano solo all'inizio, parlo almeno di 6 anni fa.
Purtroppo le liste d'attesa quì a Torino sono lunghe per qualsiesi intervento.
Anche per l'Aperius ero il lista d'attesa in una clinica dove operava il neurochirurgo che mi aveva vista allora e sono stata chiamata dopo due anni, anche se il chirurgo mi aveva detto che c'era da aspettare un'annetto.
Ora sono stanca di visite ed esami, ho solo voglia di lasciarmi andare e se mi accadrà qualcosa vuol dire che mi opereranno d'urgenza.
La ringrazio comunque del suo suggerimento ma non ho più la forza e la voglia di ricominciare la trafila presso un'altra struttura.
Spero solo di trovare la forza di andare avanti.
Ancora grazie
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