Neuropatia,nervo ulnare

Buongiorno, vorrei chiedere un consulto per quanto riguarda mia sorella
Ha 15 anni, 2 anni fa caddè dalle scale, nel cadere si fece male il gomito, è le venne diagnosticata una compressione del nervo ulnare, ha eseguito la terapia conservativa per 8 mesi con integratori, antidolorifici, cortisone, tutore ma nulla, iniziarono a piegarsi le dita nell’estensione della mano e l’anulare ha iniziato ad atrofizzarsi, dopo 8 mesi la opera il neurochirurgo il quale dice che è tutto apposto e che sta bene.

Dato che la situazione non è migliorata, il dolore si è esteso al collo e alla spalla, non riesce ad eseguire semplici cose perché prova troppo dolore, i farmaci non fanno effetto, abbiamo contattato un’altro medico della nostra città il quale le ha fatto provare qualsiasi cosa ma con scarsissimi risultati.

Personalmente lui ci ha consigliato di farle continuare il gabapentin 3 volte al giorno, il nevraxan 2 volte al giorno, il sirdadul 1 volta al giorno, successivamente a gennaio se la situazione rimane invariata di recarci a Modena (noi siamo di Caserta) da medici esperti del plesso brachiale e valutare un
2 intervento.

Voi pensate sia necessario?
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Gentile Utente,
Sarebbe opportuno capire quale tipo di intervento sia stato eseguito dal neurochirurgo che dall’esposizione anamnestica sembrerebbe essere stato di decompressione del nervo ulnare a livello della doccia olecrano-epitrocleare, ossia la regione del gomito che sarebbe stata interessata dal trauma. Una condizione di questo tipo, tuttavia, mal si accorda col dato che viene riferito di dolori interessanti il collo e la spalla. Poi francamente e’ del tutto incomprensibile l’indicazione di un approccio chirurgico al plesso brachiale. Per orientarsi adeguatamente sul problema occorrerebbe avere cognizione delle indagini eseguite, in primo luogo l’elettromiografia dell’arto interessato e parallelamente la risonanza del rachide cervicale, nonché la radiografia del gomito sede del trauma.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2021 al 2021
Ex utente
Salve
L’elettromiografia eseguita prima dell’intervento non evidenziava nulla,la risonanza evidenziava un edema perineurale ed un versamento articolare,i farmaci non hanno fatto effetto così hanno optato per l’intervento.
Dopo l’intervento a fatto l’elettromiografia che ha evidenziato una riduzione della sensibilità,mentre la risonanza ha evidenzia
Edema intraspoginoso della troclea omerale,falda fluida a livello del canale cubitale,segni di flogosia a carico dei comparti miotendini e dell’estensore del carpò,evidente tenosinovite anche a carico del flessore ulnare del carpo,ed edema delle fibre del tricipite con congestione dei tessuti molli e del tendine Inserzionale distale dell’olecrano.
Lei lamenta dolore al gomito spalla e collo,si sveglia con il mignolo e l’anulare piegati e bloccati,nei movimenti sente il nervo muoversi.
Nessun farmaco fa effetto.
Così il medico ha consigliato un esperto del plesso brachiale
[#3]
dopo
Attivo dal 2021 al 2021
Ex utente
La ringrazio È stata eseguita una decompressione del nervo.
La risonanza del rachide cervicale non evidenzia nulla,tranne la perdita della lordosi cervicale
[#4]
Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Nella sua richiesta di consulto lei ha formulato una domanda precisa se fosse cioè necessario consultare medici esperti del plesso brachiale e valutare un secondo intervento , cui ritengo di rispondere che gli esiti attualmente apprezzabili siano consecutivi al coinvolgimento traumatico del tronco periferico dell’ulnare. Inoltre, sembra sia presente una diffusa condizione infiammatoria tendinea che è largamente responsabile della sintomatologia dolorosa.

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it