Ernia cervicale con forte insensibilità mani

Salve, sono un ragazzo di 23 anni, anamnesi: nessun trauma ne fratture in passato ed un normofisico (185 x 85kg)
inizia tutto mesi gennaio 2022 con un inizio di leggero formicolio ed insensibilità alla mano destra, ho effettuato rx cervicale con normale riscontro, ecografia ai polsi con normale riscontro, emg ad entrambi gli arti superiori ed anche qui tutto normale nei valori, il medico di base quindi mi indica come ultima strada di effettuare risonanza magnetica alla cervicale dove si notano: fenomeni degenerativi ai dischi interomatici (da C3 a C6), a sede C3-C4 grossolana protrusione discale posteriore, ad ampio raggio, mediana paramediana ed infraforaminale, maggiormente a destra con forti impronte sulle radici nervose;
a sede C5-C6 ernia discale posteriore, mediana paramediana ed intraforaminale sempre maggiormente sul lato destro con fortu impronti sulle radici nervose.



Recandomi dall'ortopedico, dopo aver consultato la risonanza, mi indica una cura con antinfiammatori, miorilassanti e cortisone per 2 mesi, dice che dovrebbe migliorare la situazione e che non necessito di intervento, mi consiglia nuoto, il mezieres e l'uso di un collare morbido per la rachide.



Oggi dopo circa 4 mesi dalla visita ortopedica, seguendo alla lettera la sua cura, non ho nessun miglioramento ed anzi l'insensibilità alla mano è peggiorata, polpastrelli della mano destra dal punto di vista tattile nulli proprio (quasi impazzisco pensandoci e risulta super fastidiosa soprattutto nei momenti di studio e scrittura) , fortissima sudorazione ai polpaestrelli (mai avuta prima), fastidi alla schiena e collo, in generale un forte malessere.



Cosa posso fare più per cercare di migliorare la situazione?


(l'ortopedico dice che non ha altro da consigliarmi)
Ormai è molto ingestibile come situazione e non riesco ad uscirne...mi limita anche nell' eseguire semplici azioni come correre e fare sport (calcio, basket).


Grazie a chi risponderà...
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Caro giovane,
il quadro clinico che hai descritto parrebbe essere piuttosto strettamente correlato al reperto di ernia discale al livello C5-C6, che pertanto richiede di essere valutato sotto il profilo neurologico da un Neurochirurgo, che è lo specialista di riferimento per questo tipo di patologia, per poter definire se la condizione di conflitto disco-radicolare implichi indicazione al trattamento chirurgico, anche dopo eventuali ulteriori approfondimenti diagnostici.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore buonasera e grazie per la risposta.
Lei potrebbe ipotizzare che non avrò miglioramenti all'arto interessato, derivanti dalla cura fatta mesi fa, nelle prossime settimane?
Io ho leggero timore dell'eventuale via chirurgica a causa della delicatezza della zona e soprattutto per la mia età.
Sono interventi di routine e che non portano grandi ripercussioni? Ed eventualmente, nella norma, l'intervento sarebbe la cosa più efficace e risolutiva?
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Purtroppo per poter rispondere a tutti i quesiti che hai posto, avrei necessità di visitarti e di verificare anche visivamente l'entità dell'estrusione discale al livello C5-C6. Rimane pertanto valido il mio suggerimento di affidarti ad un Neurochirurgo che possa fare ciò.

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it