Almotriptan - effetti indesiderati

Gentili dottori,
sono una giovane donna di 30 anni e soffro ormai da tempo di cefalea tensiva cronica mista ad emicrania senz'aura.

Sono in cura da circa 3 anni presso un centro cefalee senza, tuttavia, ottenere apprezzabili miglioramenti della mia sintomatologia. Ultimamente il medico mi ha sospeso la profilassi e mi ha prescritto Almotriptan come farmaco sintomatico da assumere all'inizio dell'attacco di emicrania.

L' Almotriptan si è finora dimostrato il principio attivo più efficace nello sconfiggere i miei attacchi di cefalea, tuttavia, l'ultima volta, dopo qualche ora dall'assunzione del farmaco, ho avvertito dei dolori allo sterno che si irradiavano a tutto il torace.

Inoltre, qualche giorno dopo, ho avuto un episodio di extrasistolia accompagnata ad annebbiamento della vista (altre volte ho lamentato delle aritmie ma tutto si è sempre risolto velocemente e non ho mai manifestato altri sintomi). Aggiungo, inoltre, che per altri motivi ho effettuato poco tempo fa un elettrocardiogramma dal quale è risultato tutto nella norma.

A questo punto mi chiedo se un'ulteriore assunzione di Almotriptan potrebbe essere pericolosa oppure il dolore al torace che ho lamentato dopo avere assunto il farmaco potrebbe essere dovuto ad un effetto indesiderato che non ha alcuna rilevanza clinica.

Ringraziandovi anticipatamente per la vostra disponibilità, porgo cordiali saluti.

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Dr. Massimo Muciaccia Neurologo 826 19
Cara ragazza,

il disturbo riferito rientra tra i comuni effetti collaterali dei triptani. Non posso tuttavia esprimere un parere attendibile in assenza di colloquio diretto e visita neurologica. Consiglierei pertanto di richiedere il parere del suo neurologo che potrà eventualmente sostituire il medicinale utilizzato ovvero tentare un nuovo ciclo di prevenzione della cefalea con medicinali appartenenti ad altra classe farmacologica rispetto a quelli utilizzati in passato. Inoltre in alcuni casi si possono utilizzare, nel trattamento di prevenzione delle cefalee, alcuni prodotti a base di piante medicinali e/o l'integratore melatonina. Infine è opportuno tentare di controllare alcuni noti fattori di rischio per le crisi di cefalea, in particolare:
Contraccettivi orali, alcool, nitrati, glutammato, aspartame, cioccolato, formaggi stagionati, conserve alimentari, stress psicofisico, ansia, luci intermittenti o fluorescenti, improvvise modificazioni climatiche, particolari profumi, altitudine, alterazioni nel ritmo sonno-veglia, esercizio fisico intenso ed improvviso.

Cordiali saluti ed auguri.

DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
SPECIALISTA IN NEUROLOGIA
ASL BAT - ASL BARI

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,
la ringrazio tantissimo per la sua solerte risposta.
Non sono mai riuscita a trovare un nesso di causa-effetto tra le mie crisi di cefalea e qualche fattore potenzialmente scatenante. Infatti non fumo, non bevo, non assumo contraccettivi orali, ho eliminato quasi del tutto il cioccolato dalla mia alimentazione proprio per paura che possa scatenarmi un'emicrania. Solo una cosa riesco a considerare come un potenziale fattore scatenante: l'ansia. Soffro, infatti, di ansia e attacchi di panico pressochè dallo stesso periodo in cui ho cominciato a soffrire di cefalea. Quindi è probabile che le mie cefalee siano da ricondurre al mio continuo stato di tensione emotiva. Tuttavia, neanche con gli antidepressivi sono riuscita a sconfiggere l'ansia e la cefalea. Ho pure eseguito una RMN senza contrasto dalla quale risulta tutto nella norma. A questo punto non so se riuscirò mai a trovare una cura che possa riuscire a risolvere il mio problema.
Ritorno, adesso, al motivo principale per il quale sto scrivendo. Sicuramente riferirò al mio medico il fastidio che ho lamentato dopo la somministrazione di Almotriptan; nell'attesa della prossima visita vorrei, tuttavia, che lei mi rassicurasse circa gli effetti collaterali del farmaco. Generalmente il dolore al torace che talvolta si presenta in seguito alla somministrazione dei triptani si può considerare, per così dire, di natura benigna oppure potrebbe indicare una sofferenza a carico del muscolo cardiaco? Assumendo questi farmaci circa 5 - 7 volte al mese non vorrei che a lungo andare potessero essere dannosi per l'organismo.
La ringrazio per la sua disponibilità e le porgo cordiali saluti.
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Dr. Massimo Muciaccia Neurologo 826 19
Cara signora,

il dolore toracico legato al farmaco è in genere benigno. Tuttavia, come evidenziato nel foglietto illustrativo, in questi casi devono essere effettuate opportune valutazioni. Consiglierei pertanto di richiedere un ECG di controllo prima di assumere nuovamente il medicinale.
Per quanto riguarda il disturbo d'ansia con attacchi di panico, oltre alla terapia ansiolitica ed antidepressiva, è consigliabile associare alcuni esercizi quotidiani di rilassamento psicofisico che ho proposto in altri consulti: in particolare un semplice esercizio di musicoterapia basato sull'ascolto attento di un brano di musica lenta (classica o New-age) per 20-30 minuti alla sera, prima del sonno.
Cordiali saluti ed auguri.

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,
la ringrazio vivamente per i suoi consigli. Le riferisco che qualche giorno prima di lamentare quel fastidioso dolore al torace ho eseguito un elettrocardiogramma che mi è stato consigliato dal medico del centro cefalee perchè in previsione di una nuova cura, mi è stato detto, è necessario che dal punto di vista cardiaco sia tutto a posto. In effetti l'esito dell'esame è stato negativo. A questo punto sarebbe opportuno ripetere l'esame oppure quello che ho eseguito qualche settimana fa può considerarsi valido?
La ringrazio e spero di non avere approfittato troppo della sua disponibilità. Cordiali saluti.
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Dr. Massimo Muciaccia Neurologo 826 19
Cara signora,

consiglierei di ripetere comunque l'ECG.
Tanti saluti ed auguri.
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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,
seguirò i suoi consigli. La ringrazio per la sua disponibilità e le porgo cordiali saluti.
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