Cefalea e vertigini

Gentilissim* dottoresse e dottori.

Vorrei chiedervi un parere riguardo una condizione che ormai mi accompagna dall'inizio dell'anno.

Dal primo di gennaio soffro di vertigini, ogni tanto oggettive, giornalmente soggettive, accompagnate sempre e comunque da mal di testa di variabile intensità, a volte molto forti, a volte lievi che difficilmente passano con antidolorifici da banco.
Ugualmente le vertigini, a volte passano con Vertiserc, altre assolutamente no e durano ore, molto spesso arrivano tra la sera e la notte.

Sono vertigini davvero strane, danno un senso di instabilità generale anche a letto, soprattutto durante queste "scariche", le gambe le sento in tensione, come se dovessero cedermi da un momento all'altro anche stando perfettamente allungata.
Mentre le vertigini si presentano sempre con queste ondate che prendono in pieno la testa, o botte che dalla nuca mi fanno chinare la testa in avanti.

Le cefalee si presentano in maniera diversa, a volte ho dolori alla fronte, che prendono anche guance e naso, a volte solo tempie, a volte tutto dalla zona parietale scendendo verso il viso. Se dovessi descriverli con una metafora, è come se avessi un peso che costantemente spinge sul volto verso l'interno.
Non ho tensione sulle spalle, né al collo.
I dolori partono sempre dal centro della testa, andando verso faccia e a volte anche mandibola, che durante questi episodi serro molto.
In più, ho diversi formicolii sia in testa, sia nelle gambe e doloretti nevralgici che vanno e vengono su tutto il cranio e si presentano in varie forme e intensità.
Le vertigini aumentano anche solo con un suono più accentuato, o un movimento improvviso non del mio capo, ma di una cosa che magari sto guardando.
Vi faccio due esempi: se qualcuno dice una parola più forte affianco a me, inizia subito a girarmi la testa, ugualmente se sto vedendo una qualsiasi cosa davanti uno schermo, con un movimento più veloce, ugualmente ho questo malessere.
I suoni spesso mi rimbombano nelle orecchie e ogni tanto vedo offuscato. La nausea è pressoché fissa, la confusione mentale invece in alcuni momenti è molto presente, in altri meno.

Ho effettuato visita ORL, non ho problemi di orecchie, mi sono state effettuate le manovre, ma secondo la dottoressa le vertigini non riguardano il suo campo.

Ho effettuato RM enfefalo e tronco encefalico, senza MDC e visita neurologica.
Entrambe negative, non ho problemi a carico del cervello. È tutto nella norma.

Mi sono state diagosticate tre sindromi croniche (emicrania, cefalea tensiva e sindrome vertiginosa) e in più mi è stato programmato un EEG, per sospetta attività epilettica. La dottoressa non si è espressa, non mi ha dato ulteriori spiegazioni e vuole aspettare il referto. L'EEG devo farlo ad inizio della settimana prossima.
Non sono mai svenuta, né perso conoscenza.

Non mi è stato prescritto nulla che riguardi la circolazione perché "dalla RM si sarebbe già visto". Io spesso avverto un senso di pressione sulla testa, come se improvvisamente si riempisse e cercasse una valvola di sfogo. Alla neurologa, ho detto di sentirmi come una pentola a pressione, con tanto di fischio annesso. Fischio che non avverto nelle orecchie, ma direttamente nella testa. Il dolore non si presenta così sempre, a volte è solo una morsa tra le tempie e la fronte.
Ho stanchezza generale, la notte non dormo perché le vertigini mi svegliano e mi ritrovo in un senso di irrequietezza generale e in più appena faccio un solo sforzo anche minimo, come piegare dei panni, o leggere una mail, sento subito questi dolori e mi gira la testa, al punto che devo fermarmi e difficilmente riesco ad affrontare una giornata normale. Al momento non posso lavorare e non riesco a condurre una vita serena, perché questi sintomi se non ci sono h24, ci sono h20. Sono costanti, da gennaio, le giornate che ho passato senza avere questi problemi si contano sulle dita di una mano. Ho paura di fare anche le scale di casa mia, di fare qualsiasi cosa praticamente.
Ho provato ad ignorare ogni sintomo, uscendo, facendo lavori di casa, anche mettendomi la musica a tutto volume, esattamente come facevo fino a qualche mese fa. Non serve a nulla, ovviamente sto peggio di come sto quando presto attenzione ai sintomi, con il risultato che devo stare le ore a letto, con la paura di alzarmi anche per andare in bagno.

Come ho detto, non ho tensioni a livello del collo, né dolore.

La cura è il Laroxyl, che ancora non ho cominciato per diversi dubbi che vorrei affrontare con la neurologa.

È possibile che ci sia altro da dover indagare?
Il fatto che io non abbia problemi al collo, né alle spalle non mi fa fidare molto della cefalea tensiva.

Oltretutto, non ha saputo dare una spiegazioni alle vertigini.
Non c'è niente di neurologico e quindi non hanno spiegazione. Però io le ho, le sento, spessissimo sono violente. Sono già finita in PS una volta, ed è molto difficile non finirci ogni volta. In ospedale, avrebbero dovuto fare una TC, ma avendo effettuato RM qualche giorno prima, con esito negativo, non l'ho fatta. Ho tendenzialmente la pressione più bassa della norma (da sempre), non ho particolari fattori di rischio per malattie vascolari. So che una RM completamente negativa dovrebbe farmi stare più che tranquilla, ma niente. È come se sentissi di avere qualcosa che ancora non è stato scoperto. La dottoressa ha escluso TUTTE le patologie brutte che potrebbero portare vertigini e mal di testa, ma non è possibile che vengano improvvisamente una notte, senza andare più via e soprattutto senza una spiegazione che non sia "è cefalea". Sicuramente l'ansia sta peggiorando questi miei problemi, però vorrei una risposta certa, che al momento non ho. Capisco le cefalee, ma le vertigini non hanno risposta. E la neurologa mi ha detto che quando passerà il mal di testa, passeranno anche loro. È davvero così?

Posso stare tranquilla per problemi vascolari, tipo aumento di pressione endocranica, circolazione e simili?
Vorrei fare da me una RM angio, ma ho paura che sia solo frutto di un mio capriccio, senza che ce ne sia l'effettiva utilità, visto che la neurologa non l'ha minimamente presa in considerazione.
(Per l'ansia, avevo già richiesto un consulto che, se dovesse farvi comodo, vi invito a leggere.)

Vi ringrazio e vi chiedo scusa per il lungo consulto.
Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 7k 221
Gentile Paziente, l’associazione tra Cefalea e Vertigini, nelle varie forme compresa la Malattia di Meniere, è spesso considerata anche nella letteratura scientifica, e spesso si dà all’Emicrania non solo il ruolo di associazione, ma anche un quello causale sulla Vertigine, tanto che si può porre diagnosi anche di Vertigine Emicranica, o Emicrania Vestibolare. In presenza di due fattori che si riscontrano associati, è tipico di un approccio che vuole essere scientifico ipotizzarne uno causa dell’altro. A volte, però, un terzo elemento, sfuggito all’indagine clinica, può sostenerli entrambi, fornire un'interpretazione logica del complesso quadro clinico, e anche un possibile percorso terapeutico .
Poichè ha già consultato ORL e Neurologo, purtroppo senza trovare soluzione, andrebbe forse considerato che Vertigini e Cefalea sono sintomi spesso associati a malocclusione dentaria con malposizione mandibolare e disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM). Infatti, sia in funzioni normali (deglutizione, masticazione) che patologiche (digrignamento, serramento) la mandibola, trascinata dai muscoli elevatori, ha la tendenza ad avvicinarsi alla mascella facendo perno sul condilo e fermandosi solo quando le arcate dentarie antagoniste entrano in contatto fra loro. Ma se questo contatto avviene per qualunque ragione (scheletrica, dentale, iatrogena, ecc.) in una posizione scorretta (morso profondo, deviato, retruso) ecco che, per un periodo di ore/giorno incredibilmente alto, indipendentemente dalla volontà o dallo stato di sonno o veglia, i muscoli masticatori risultano contratti, e predispongono all'insorgenza della cefalea, erroneamente chiamata "muscolo tensiva", o altre volte erroneamente diagnosticata per Emicrania o Tnsiva.
Il conflitto che a causa della malposizione mandibolare può instaurarsi fra il condilo mandibolare e l'orecchio può spiegare la sofferenza di quest'ultimo: oltre al dolore e al prurito all’orecchio e all’eccesso di cerume spesso presenti, possono insorgere la vertigine, gli acufeni, i disturbi dell'udito, la fullness che, se presenti tutti e quattro, portano alla diagnosi di Malattia di Meniere, che non è una vera malattia, ma una denominazione convenzionale di un quadro clinico di cui non si conosce la vera causa, e di conseguenza è scarsa l’efficacia terapeutica.
Affinchè ne possa essere avvertito il suo otorinolaringoiatra di fiducia desidero farle sapere che al prossimo Congresso Nazionale della Società Italiana di Otorinolaringoiatria (SIOeCCF) a Padova, terrò una relazione nell'ambito di una tavola rotonda sulla Malattia di Meniere .La relazione illustrerà da un particolare punto di vista la relazione spesso presente fra Emicrania e Malattia di Meniere (la più grave fra la sindromi vertiginose), e il ruolo che può avere la bocca nell'insorgenza di entrambe: in questo modo è possibile individuare un efficace percorso terapeutico.
Venerdì 30 maggio, ore 8 Sala Antenore 1
Terapia conservativa nella Malattia di Meniere: attuali evidenze sui trattamenti medici e gnatologici. Moderatore V . Capriotti. Relatori E. Armato E. Bernkopf
E. Bernkopf: la Malocclusione dentaria fra Malattia di Meniere e Emicrania.
Trova ulteriori notizie su questo argomento visitando il mio sito internet alla pagina Patologie trattate-patologie dell’Orecchio e "Cefalea" (trova il link qui sotto la mia firma) , e leggendo gli articoli linkati qui sotto: se si riconosce nelle problematiche trattate, eventualmente mi faccia sapere.
Se dovesse trovare chiuso questo consulto e lo desiderasse, può scrivermi privatamente : edber@studiober.com
Cordiali saluti ed auguri

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/7974-la-gestione-clinica-delle-cefalee-primarie-e-secondarie-a-problemi-di-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-vertigine-pertinenza-dontoiatrica.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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Cefalea

Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.

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