Consulto RM: ansia, stress, difficoltà di memoria, storia familiare demenza.
Buongiorno,
Vorrei chiedervi un consulto sui resultati della mia risonanza magnetica.
Prima però vorrei descrivervi in breve gli ultimi anni della mia vita.
Ho 44 anni e vivo in Francia da 6 anni.
Nel 2022, ho perso mia mamma che era malata di Parkinson e demenza, nel 2023 ho comprato casa in Francia ed è stato un forte stress per me, nel 2024 mio marito di 48 anni ha avuto un ictus e un melanoma ma per fortuna ora sta bene.
Due settimane fa mio papà di 77 anni è stato ricoverato e ci hanno confermato l’alzheimer.
Io sono molto ansiosa e stressata, e negli 2 ultimi anni mi sono resa conto che avevo difficoltà a ricordarmi i nomi dei bambini che sono a scuola da me.
All’inizio ho pensato che fosse dovuto alla lingua a volte non ricordo più come si dice una parola in italiano, ma questo credo sia nella normalità del bilinguismo.
Quest’ultimo anno, stressantissimo per me, mi ha portata a non ricordarmi più i nomi dei personaggi famosi, dormo poco e male, fatico a trovare la parola giusta in entrambe le lingue.
Le mie amiche mi hanno detto che poteva essere la pre menopausa
La dottoressa mi ha chiesto di fare una risonanza magnetica e dopo essere riuscita a farla (causa claustrofobia) ho avuto questo risultato: leggera atrofia ippocampica simmetrica livello 1 di Scelten.
Nessun’altra anomalia.
Aspetto di vedere la dottoressa e il neurologo, ma sono molto spaventata.
Inutile dire che il sonno è peggiorato e la mia ansia anche.
I miei genitori affetti entrambi da demenza e io a 44 con questa atrofia ho una bimba di 10 anni e sento che il mondo mi è crollato addosso.
Pensare di avere l’alzheimer mi fa paura.
Potreste darmi il vostro parere cortesemente?
Vi ringrazio in anticipo per la vostra risposta.
Vorrei chiedervi un consulto sui resultati della mia risonanza magnetica.
Prima però vorrei descrivervi in breve gli ultimi anni della mia vita.
Ho 44 anni e vivo in Francia da 6 anni.
Nel 2022, ho perso mia mamma che era malata di Parkinson e demenza, nel 2023 ho comprato casa in Francia ed è stato un forte stress per me, nel 2024 mio marito di 48 anni ha avuto un ictus e un melanoma ma per fortuna ora sta bene.
Due settimane fa mio papà di 77 anni è stato ricoverato e ci hanno confermato l’alzheimer.
Io sono molto ansiosa e stressata, e negli 2 ultimi anni mi sono resa conto che avevo difficoltà a ricordarmi i nomi dei bambini che sono a scuola da me.
All’inizio ho pensato che fosse dovuto alla lingua a volte non ricordo più come si dice una parola in italiano, ma questo credo sia nella normalità del bilinguismo.
Quest’ultimo anno, stressantissimo per me, mi ha portata a non ricordarmi più i nomi dei personaggi famosi, dormo poco e male, fatico a trovare la parola giusta in entrambe le lingue.
Le mie amiche mi hanno detto che poteva essere la pre menopausa
La dottoressa mi ha chiesto di fare una risonanza magnetica e dopo essere riuscita a farla (causa claustrofobia) ho avuto questo risultato: leggera atrofia ippocampica simmetrica livello 1 di Scelten.
Nessun’altra anomalia.
Aspetto di vedere la dottoressa e il neurologo, ma sono molto spaventata.
Inutile dire che il sonno è peggiorato e la mia ansia anche.
I miei genitori affetti entrambi da demenza e io a 44 con questa atrofia ho una bimba di 10 anni e sento che il mondo mi è crollato addosso.
Pensare di avere l’alzheimer mi fa paura.
Potreste darmi il vostro parere cortesemente?
Vi ringrazio in anticipo per la vostra risposta.
Gentile Signora,
il grado 1 della scala di Scheltens non fa certo fare diagnosi di Alzheimer, siamo di fronte ad una forma minima di atrofia che potrebbe essere anche congenita.
Utili potrebbero essere eventuali controlli periodici nel tempo per verificare la stazionarietà del reperto o meno.
Ne parli con il neurologo che potrebbe anche richiedere i test neurocognitivi per indagare i vari domini cerebrali come la memoria, la concentrazione, l'attenzione, le capacità esecutive, ecc.
Non si scoraggi perché potrebbe anche essere nulla d'importante.
Cordiali saluti
il grado 1 della scala di Scheltens non fa certo fare diagnosi di Alzheimer, siamo di fronte ad una forma minima di atrofia che potrebbe essere anche congenita.
Utili potrebbero essere eventuali controlli periodici nel tempo per verificare la stazionarietà del reperto o meno.
Ne parli con il neurologo che potrebbe anche richiedere i test neurocognitivi per indagare i vari domini cerebrali come la memoria, la concentrazione, l'attenzione, le capacità esecutive, ecc.
Non si scoraggi perché potrebbe anche essere nulla d'importante.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 172 visite dal 27/10/2025.
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