Gestione cefalee miste: terapia adeguata?
Salve, scrivo per raccontarvi brevemente la situazione di mio padre.
Quest’ultimo é qualche anno che soffre di emicrania.
Negli ultimi mesi gli é insorta la cefalea a grappolo, diventando paziente con storia mista.
Il neurologo ha deciso di trattare prima la cefalea a grappolo spezzando gli attacchi con cortico-steroidi per poi introdurre gradualmente isoptin, questo per due mesi.
Nel frattempo l’emicrania non trattata si faceva sentire.
La cefalea a grappolo invece ha risposto e gli attacchi sono scomparsi.
Dopo due mesi il neurologo ha deciso di trattare l’emicrania introducendo amitriptilina 10 mg e inderal (beta-bloccante) 40 mg.
In più staccando Isoptin gradualmente.
Dopo qualche giorno gli ha alzato la dose a 20 mg di amitriptilina (non ne ho capito il senso clinico, solo perché mio padre l’ha chiamato dicendo che l’emicrania era forte).
Emicrania passata, dopo un po’ mio padre inizia ad avere di nuovo ripetuti attacchi di cefalea a grappolo.
Chiamato il neurologo, gli introduce di nuovo isoptin gradualmente e gli toglie inderal, e decide di non dargli cortico-steroidi per spezzare la catena di attacchi (forse per la pericolosità del farmaco e per evitare condizioni metaboliche).
Tolto Inderal a mio padre torna l’emicrania.
Volevo capire se questo neurologo stesse procedendo bene e perché per esempio tolto inderal non ha deciso di aggiungergli in concomitanza topiramato per mantenere l’efficacia della profilassi.
Amitriptilina 20 mg può avere un effetto benefico da solo e mantenere benifici sull’emicrania o non basta?
Il neurologo sta procedendo bene?
Mio padre é molto preoccupato per l’emicrania che é tornata ed é molto scoraggiato, tra l’altro isoptin ci metterà tempo a fare effetto e quindi ha anche cefalea a grappolo.
Attendo opinioni e non nascondo la mia preoccupazione da figlio per la condizione nonostante vorrei essere fiducioso, grazie in anticipo.
Quest’ultimo é qualche anno che soffre di emicrania.
Negli ultimi mesi gli é insorta la cefalea a grappolo, diventando paziente con storia mista.
Il neurologo ha deciso di trattare prima la cefalea a grappolo spezzando gli attacchi con cortico-steroidi per poi introdurre gradualmente isoptin, questo per due mesi.
Nel frattempo l’emicrania non trattata si faceva sentire.
La cefalea a grappolo invece ha risposto e gli attacchi sono scomparsi.
Dopo due mesi il neurologo ha deciso di trattare l’emicrania introducendo amitriptilina 10 mg e inderal (beta-bloccante) 40 mg.
In più staccando Isoptin gradualmente.
Dopo qualche giorno gli ha alzato la dose a 20 mg di amitriptilina (non ne ho capito il senso clinico, solo perché mio padre l’ha chiamato dicendo che l’emicrania era forte).
Emicrania passata, dopo un po’ mio padre inizia ad avere di nuovo ripetuti attacchi di cefalea a grappolo.
Chiamato il neurologo, gli introduce di nuovo isoptin gradualmente e gli toglie inderal, e decide di non dargli cortico-steroidi per spezzare la catena di attacchi (forse per la pericolosità del farmaco e per evitare condizioni metaboliche).
Tolto Inderal a mio padre torna l’emicrania.
Volevo capire se questo neurologo stesse procedendo bene e perché per esempio tolto inderal non ha deciso di aggiungergli in concomitanza topiramato per mantenere l’efficacia della profilassi.
Amitriptilina 20 mg può avere un effetto benefico da solo e mantenere benifici sull’emicrania o non basta?
Il neurologo sta procedendo bene?
Mio padre é molto preoccupato per l’emicrania che é tornata ed é molto scoraggiato, tra l’altro isoptin ci metterà tempo a fare effetto e quindi ha anche cefalea a grappolo.
Attendo opinioni e non nascondo la mia preoccupazione da figlio per la condizione nonostante vorrei essere fiducioso, grazie in anticipo.
Gentile Utente,
considerata l’associazione di due forme distinte di cefalea (emicranica e a grappolo) che richiedono due strategie terapeutiche differenti, mi pare che le decisioni del neurologo siano ampiamente corrette cercando di agire contemporaneamente su entrambe le forme di cefalea, dando la priorità però alla cefalea a grappolo che è la forma più invalidante.
A questo punto subentra la risposta individuale del paziente ad un determinato farmaco. Per es. l’amitriptilina spesso è efficace da sola anche a dosaggi inferiori a 20 mg ma mi pare di capire che nel caso di Suo padre questo non è avvenuto.
In queste circostanze il neurologo sta cercando di ottimizzare il trattamento in base alla risposta terapeutica di Suo padre per cui le decisioni mi sembrano molto opportune ma probabilmente ancora le modifiche non sono finite.
Cordiali saluti
considerata l’associazione di due forme distinte di cefalea (emicranica e a grappolo) che richiedono due strategie terapeutiche differenti, mi pare che le decisioni del neurologo siano ampiamente corrette cercando di agire contemporaneamente su entrambe le forme di cefalea, dando la priorità però alla cefalea a grappolo che è la forma più invalidante.
A questo punto subentra la risposta individuale del paziente ad un determinato farmaco. Per es. l’amitriptilina spesso è efficace da sola anche a dosaggi inferiori a 20 mg ma mi pare di capire che nel caso di Suo padre questo non è avvenuto.
In queste circostanze il neurologo sta cercando di ottimizzare il trattamento in base alla risposta terapeutica di Suo padre per cui le decisioni mi sembrano molto opportune ma probabilmente ancora le modifiche non sono finite.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 166 visite dal 01/11/2025.
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