Referto EEG: significato anomalie, influenza ansia/digiuno, crisi epilettica.

Buonasera!
A novembre, mentre mi trovavo nel Regno Unito per turismo, ho avuto la mia prima crisi epilettica al risveglio (ero nel letto, mai avuto auree o sintomi).
Dopo essermi ripreso ero confuso, non ho riconosciuto la mia compagna né dove fossi (mi sono ripreso circa 1h dopo).
Al PS locale è stata diagnosticata una crisi tonico clonica per carenza di fosfato mentre ECG e TAC (senza mdc) sono nella norma.
Premetto che al risveglio ero a digiuno da ben 18h.
Durante la giornata sono rimasto abbastanza scosso, un po' confuso e stanco.

Al rientro ho iniziato ad effettuare i vari esami.
Un eeg nella norma, eco TSA nella norma, RM con contrasto in attesa, eeg privazione sonno in attesa, visita cardiologica in attesa e curva glicemica (ipoglicemia 49 basale, normale dopo 30 e 60 min ed iperglicemia a 90 e 120 circa 180 mg).


La mia neurologa mi ha proposto un nuovo EEG che ho effettuato.
Premetto che quel giorno ero molto agitato, con un alta frequenza cardiaca e durante la prova di iperventilazione ho iniziato a sentirmi affaticato con formicolio (non è accaduto durante il primo eeg).
L'esito è il seguente.

ANALISI DEL TRACCIATO: registrato in paziente in veglia, disturbato da attività artefattuale di origine extracerebrale (muscolo/movimenti palpebrali).

Sulle regioni posteriori è presente ritmo di fondo in banda alfa a 9-10Hz, medio voltaggio, sinusoidale, stabile, simmetrico, reagente all'apertura occhi.
Rare sequenze anomalie lente ipervoltate a proiezione diffusa, più evidenti in HP, di morfologia a tipo sharp wave di maggiore amplificazione su regioni anteriori.
SLI negativa.

CONCLUSIONI: tracciato caratterizzato da normale organizzazione dell'attività di fondo, con presenza di rare anomalie di possibile significato epilettiforme intercritico più evidenti su regioni anteriori.


Volevo avere informazioni sul referto eeg e sapere se il mio stato di ansia, tachicardia e aver fatto una colazione non sufficiente possa aver influenzato.
E' possibile che il digiuno prolungato abbia causato una crisi epilettica in UK?
Lì un'infermiera mi ha parlato di un possibile shock glicemico a causa di ipoglicemia.

Grazie!
Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.7k 361
Gentile Signore,
dalla documentazione che riporta emergono alcuni elementi importanti da chiarire.
La crisi descritta si è verificata in un contesto di fattori metabolici rilevanti (digiuno prolungato, ipoglicemia documentata, ipofosfatemia). In questi casi è corretto parlare di crisi acuta sintomatica (provocata), che non equivale automaticamente a una diagnosi di epilessia. Il tracciato mostra una attività di fondo normale. Le rare anomalie di possibile significato epilettiforme sono: non costanti, non organizzate, e non diagnostiche da sole di epilessia. Possono comparire anche in soggetti senza epilessia, specie in condizioni di ansia, iperventilazione, stress e affaticamento, che lei stesso riferisce durante l’esame.
Voglio particolarmente sottolineare che ansia, iperventilazione e digiuno possono influenzare sia la percezione dei sintomi durante l’EEG sia la comparsa di fenomeni aspecifici nel tracciato.
Il digiuno prolungato e l’ipoglicemia possono abbassare la soglia convulsiva e spiegare l’episodio iniziale, come correttamente ipotizzato anche al PS.
In definitiva, in assenza di crisi non provocate ricorrenti, di una RM-encefalo patologica e di un tracciato EEG chiaramente epilettiforme, non è possibile porre una diagnosi definitiva di epilessia sulla base dei dati attuali. È comunque corretto che lei completi gli accertamenti programmati e prosegua il follow-up neurologico, ma evitando conclusioni affrettate.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
https://neurochirurgomaurocolangelo.it/

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