Difficoltà erettile, ansia e dubbi sulla sessualità: cosa fare?

Successivamente ad un tentativo di masturbazione dove non sono riuscito ad avere un'erezione ho cominciato a provare una forte ansia e a causa di questo sto mettendo in dubbio la mia sessualità.
Attualmente sono fidanzato e sono sempre stato fortemente attratto dal sesso opposto solo che ora mi sembra di non riuscire più a raggiungere un'erezione indipendentemente dallo stimolo al quale mi sottopongo; gli unici momenti in cui riesco davvero ad avere erezioni sono in momenti privati con appunto la mia ragazza.
Ad aggiungersi allo stress creato da questa situazione c'è anche quello causato dall'università e dal lavoro.
Non so cosa fare e questi pensieri e quest'ansia stanno diventando un'ossessione.
Dr. Vincenzo Capretto Psicologo 12 2
Buonasera,
quello che stai vivendo è più comune di quanto sembri e non significa nulla sulla tua sessualità o sul tuo valore. A volte basta un episodio che ci sorprende o ci mette in difficoltà per innescare ansia anticipatoria: il corpo reagisce, la mente si preoccupa, e il circolo ansia difficoltà erettiva si autoalimenta.
È comprensibile che questo ti crei stress e pensieri ossessivi, soprattutto in un periodo già carico come quello dell’università e del lavoro. Il fatto che riesci a stare bene con la tua ragazza dimostra che la tua sessualità non è compromessa, ma che è l’ansia a ostacolare il normale funzionamento in altri contesti.
Prenderti uno spazio per accogliere questa ansia, senza giudicarti, e parlare con qualcuno di esperto può aiutarti a interrompere questo circolo e a ritrovare sicurezza senza sentirti in colpa.
Resto a disposizione.

Dr. Vincenzo Capretto, psicologo.
Ricevo a Roma e on line.
vincenzocapretto.psy@icloud.com

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Buonasera,
per quanto vorrei parlare con qualcuno di esperto e iniziare un percorso di terapia, la mancanza di soldi mi rende difficile cominciarlo. Quindi oltre che cercare di "risolvere" la situazione da solo non vedo altre alternative.
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Dr. Vincenzo Capretto Psicologo 12 2
Capisco molto bene la frustrazione che senti. Quando una difficoltà tocca la sfera sessuale e in più si intreccia con ansia, stress e paura di non poter chiedere aiuto, ci si può sentire davvero soli. Ma non significa che tu debba affrontare tutto senza strumenti.

Quello che descrivi, l’erezione che arriva con la partner ma non da solo, l’ansia che esplode dopo un episodio andato male, i pensieri ossessivi che partono da lì, è qualcosa che capita più spesso di quanto immagini. Non parla della tua sessualità, né di un problema grave : parla di un corpo che è finito sotto pressione e che reagisce con blocchi temporanei.

Anche senza iniziare subito una terapia privata, qualcosa puoi farlo:

Cerca di interrompere il ciclo provo non riesco mi agito non riesco di più . Per un periodo è meglio sospendere qualsiasi test solitario. Non è una rinuncia: è dare tempo al sistema nervoso di calmarsi.

Tieni distinti i pensieri dalla realtà. Il pensiero allora significa che sono X nasce dall’ansia, non dall’esperienza reale che continui ad avere con la tua ragazza.

Ricordati che lo stress influenza moltissimo la risposta sessuale. L’università, il lavoro, la preoccupazione tutto questo pesa più di quanto sembri.

Se un giorno vorrai un confronto professionale, esistono anche alternative accessibili. Molti consultori, CPS, servizi giovani del territorio o ambulatori di sessuologia offrono percorsi gratuiti o a costi molto bassi. Non è necessario iniziare subito, ma sapere che la possibilità c’è può già alleggerire.

Non sei in una situazione senza uscita. Spesso, quando si toglie pressione al corpo e si smette di misurarsi , la funzione torna spontaneamente. E il fatto che con la tua partner tu riesca è già un segnale prezioso: il tuo corpo non è rotto , è solo spaventato.

Se vuoi continuare a parlarne qui, sei il benvenuto: a volte un confronto può alleggerire già metà del peso.

Dr. Vincenzo Capretto, psicologo.
Ricevo a Roma e on line.
vincenzocapretto.psy@icloud.com

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Ciò che non capisco è perchè sento "il bisogno" di testarmi per capire se ciò che penso sia reale o meno, e ogni volta che lo faccio mi sembra di arrivare sempre alla stessa conclusione cioè che non mi interessa e non mi provoca nessuna reazione se non ansia. Vorrei solo placare quest'ansia ma mi riesce difficile e non capisco perchè.
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