Reazione "anomala" a farmaci sedativi

Salve, vi espongo un problema che mi avvilisce da sempre soprattutto perché nessuno riesce a dare una spiegazione plausibile e soprattutto 'unica'. Ho postato in Neurologia sapendo che se vuole intervenire qualche altro specialista in qualche altro settore lo farà quindi mi scuso se non dovesse essere il posto adatto. Il problema è il seguente. Da sempre (e con questo intendo da 13, 14 anni visto che prima farmaci di questo tipo non ne ho mai presi per ovvi motivi) ho una reazione definita dai medici 'anomala' a farmaci sedativi quali per es. Lexotan, EN, Xanax ecc (credo benzodiazepine?) che ho provato a prendere a volte sia per problemi di ansia che per sedare la mialgia primaria che ho dalla nascita. Le reazioni sono che anche con dosi minime (tipo mezza compressa o 7 gocce) vado direttamente nel 'paese delle meraviglie', vedo cose che non ci sono, stanze deformarsi, non riconosco niente ed invece di calmarmi caccio fuori una aggressività ed una forza fisica che normalmente non ho. Tale effetto passa appena la medicina smette di fare effetto. Ho avuto due anestesie generali a distanza di 10 anni. Nel primo caso ricordo che dopo una siringa fatta fuori sala operatoria mi sono addormentata e poi dopo pochi minuti risvegliata urlando e prendendo a pugni un armadio. L'anestesista dopo l'intervento è venuto nella stanza e mi ha spiegato che nonostante avesse diminuito la dose degli ipnotici (poiché lo avevo avvertito) aveva notato uno squilibrio nel dormiveglia all'atto dell'addormentarmi che ha potuto stoppare solo iniettando una dose maggiore e quindi addormentandomi totalmente. Nessun problema al risveglio. Dopo 10 anni il mese scorso ho avuto il secondo intervento. Nonostante avessi avvertito l'anestesista ritorna tale siringa. Stavolta (forse dose diversa o medicinale diverso?!) la reazione è terrificante. Ricordo che non appena il medicinale mi è andato in circolo ho avuto un giramento di testa la vista se ne è andata sentivo solo le voce ho urlato per pochi minuti perché mi sentivo malissimo fisicamente e poi il nulla. Solo che invece non c'è stato il nulla. I miei genitori che erano presenti e l'anestesista mi hanno raccontato che ho continuato a parlare in maniera agitata e a muovermi ed a urlare rispondendo anche alle loro domande (quindi sembrava fossi cosciente) per almeno altri 6 minuti ma io non ricordo niente di niente. Poi l'anestesista vedendo che aggredivo gli altri ha avuto la stessa idea dell'altro e mi ha addormentata di botto. Entrambi gli anestesisti hanno detto che il mio fisico supera brillantemente l'anestesia generale senza nessun fastidio neanche al risveglio. Però, soprattutto, l'ultimo ha detto che una reazione del genere non l'aveva mai vista. Ho fatto visite neurologiche, analisi tipo TAC encefalogrammi ecc e sono tutti negativi, nessuno si spiega ciò e neanche io visto che vedo che tutti quelli che conosco non reagiscono cosi a questi farmaci. Addirittura c'è chi fa l'endovena di valium per una grastroscopia se la facessi io ne morirei o comunque mi ritrasformerei in Hulk. Infatti tutto ciò che faccio lo faccio senza sedativi. Riesco solo a sopportare (e lo prendo per i dolori muscolari) 5 gocce di Tienor per un paio di volte al giorno ma se supero la dose addio...solo che è l'unico farmaco che almeno mi fa un buon effetto a quella dose.
Per quanto mi riguarda posso dire di non essere il massimo della serenità psicologicamente, certo agli interventi sono arrivata terrorizzata, però sono sicura che quella reazione non è psicologica perché io mi sento davvero male e non ricordo e non vedo più quando ho quei farmaci. Ho sempre avuto problemi nell'addormentarmi e dormo poco e non con piacere. Quando poi mi addormento tiro avanti anche ore senza problemi. Qualche medico ha ipotizzato che ciò potrebbe dipendere dal fatto che mia madre quando era incinta di me a 8 mesi ha subito un intervento in anestesia generale (io mi sono risvegliata dopo 2 giorni) e ciò potrebbe avermi danneggiato. Ma non so su che basi lo abbia dedotto. Dimenticavo di dire che tale reazione la ho anche se prendo un antifebbrile che mi fa abbassare di botto la febbre. Se invece la febbre scende da sola piano piano non ho fastidi ne ho fastidi con la febbre alta. E' l'abbassamento brusco che mi causa reazioni.
Insomma, per concludere, dato per certo che non si tratta di allergia a quanto dicono i medici, cosa mi succede?!
Qualcuno mi potrebbe dire 'beh visto il problema non prendere quei farmaci e lo risolvi' certo, ma nella vita non si sa mai (es. i due interventi che ho avuto) e poi credo sia comprensibile desiderare una spiegazione e dare un nome a questo fenomeno in modo tale che io possa tutelarmi.
Chiedo scusa per la lunga richiesta ma andrei dovunque se qualcuno potesse aiutarmi a capire. Spesso i medici non mi credono, soprattutto quando dico che non ricordo molto di quello che faccio, lo attribuiscono ad ansia, ma questo mi avvilisce perché in quei momenti io mi sento davvero malissimo. Ci sono solo i miei genitori a credermi ed aiutarmi.
Grazie mille
[#1]
Dr. Daniele Bonanno Psicologo, Sessuologo 72 1
Gentile utente,
rimando certamente ai colleghi medici qualsiasi ipotesi bio-chimica su quanto le accade che mi sembra d'altronde essere l'oggetto principale della sua domanda.
Dal mio punto di vista, che in questa sede non può che essere una generica ipotesi, i fenomeni che descrive potrebbero essere spiegati a livello psicologico come reazioni difensive al processo di sedazione che esitano in uno stato ipnotico-sonnambolico analogo a quello che viene riportato nell'isteria (pensiamo al fenomeno del tarantismo). Questo spiegherebbe molto bene l'assenza di ricordi su quanto le accade.
Senza alcun dubbio tale livello interpretativo deve in ogni caso essere integrato con un'indagine dei correlati neurobiologici di un simile processo.
Cordialmente

Dott. Daniele Bonanno
bonanno@aisps.net

Dott. Daniele Bonanno
Psicologo perfezionato in Sessuologia Clinica
bonanno@aisps.net - http://www.aisps.net

[#2]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
gentile utente,
Le consiglio senza alcun dubbio una consulenza psichiatrica, per fare un po' di chiarezza su tutta la vicenda.

il lavoro psicologico in questo caso potrebbe essere, in via secondaria, utile per capire se la predisposizione a queste reazioni anomale è legata in qualche modo a eventi traumatici del passato. Chiaramente la sedazione meccanica riporta al concetto di "perdita del controllo", che probabilmente si ripresenta da anni

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#3]
dopo
Utente
Utente
Quindi mi sembra di capire che per voi è più una reazione psicologica che chimica...
Ho provato ad andare da psichiatri e neurologi e come ho detto mi ha fatto fare della analisi che sono risultate tutte negative però.
Il problema è che molte volte in medicina secondo me il fattore psicologico viene messo troppo in primo piano rispetto agli altri.
Io non credo di essere l'unica ad aver paura di un intervento o una narcosi ecc conosco persone che svengono anche per un prelievo di sangue, eppure negli altri tutto questo non succede.
Con questo non voglio dire che non possiate aver ragione anzi mi sto già preoccupando del fattore psicologico ma vorrei affiancarlo anche al fattore chimico vero e proprio.
Ho letto nei foglietti delle medicine che questi possono essere effetti collaterali e che il farmaco va sospeso in questi casi.
Ma i medici rispondono sempre 'quelli li chiamiamo bugiardini non leggeteli proprio'..sarà..è vero che la medicina si basa sulla percentuale con cui le cose si verificano però anche vero che non si può sempre liquidare chi soffre cosi...
Io sto facendo di tutto per far luce su questa vicenda che non mi sembra da sottovalutare se 2 anestesisti mi dicono che non hanno mai visto una reazione del genere...
a voi è mai capitato di conoscere altri pazienti con questo problema?
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Dr. Daniele Bonanno Psicologo, Sessuologo 72 1
Al contrario, nelle nostre risposte è sottolineata l'esigenza di approfondire gli aspetti organici e farmacologici, in particolare consultando uno psichiatra. Mi dispiace che questo non sia risultato chiaro rendendo confusivo il nostro contributo.
Sia io che il dr. Bulla abbiamo proposto delle ipotesi psicologiche in termini orientativi e al solo fine di suggerire la possibilità di un approfondimento psicologico a completamento all'indagine medica, che senza alcun dubbio deve restare in primo piano e rappresentare la prima linea di intervento.
Cordialmente.

Dott. Daniele Bonanno
bonanno@aisps.net

[#5]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio dottore e mi scuso se ho frainteso allora.
Spero di trovare prima o poi qualche psichiatra che voglia dedicarsi con interesse maggiore alla mia causa allora...accetto consigli in merito.
Grazie mille ancora
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