Deficit cognitivo, demenza senile

Buonasera,
vi scrivo per un suo parere in merito alla situazione di mio padre. Il nostro problema è conoscere la causa della sua importante riduzione di capacità cognitiva, per poterlo aiutare al meglio:
1. ha una riduzione della capacità cognitiva dovuta alla sua età, all'uso di farmaci prolungato (antinfiammatori), o alla sua ipertensione che lo affligge da ormai 20 anni (ultima pubblicazione del neurology di settembre 2007)?
2. ha sintomi dell'Alzheimer?
3. Ha una depressione?
4. ha tutte o più di una queste cause?
Vi descrivo brevemente la situazione di mio padre (di 63 anni), partendo dal dirvi che fino a prima della sua pensione (anno 2000) aveva una capacità intellettiva davvero invidiabile. Dalla pensione in poi (forse anche qualche mese prima) le sue capacità sono andate sempre riducendosi, fino a non essere più capace di ricordare un gioco di carte che ha sempre fatto, e che non faceva da circa un anno. Sospettando l'Alzheimer, ci siamo rivolti ad uno specialista nel gennaio 2007, ma non ha rilevato nessun tipo di problema mentale se non una incapacità di crearsi interessi intorno a se che non siano la famiglia, anche se il rapporto con mia madre è di continuo scontro. A novembre ci siamo rivolti ad un nuovo neurologo per capire se i continui atteggiamenti sconcertanti che sono peggiorati da gennaio ad oggi (non si ricorda il nome di alcune persone che ha sempre conosciuto, chiede o ripete più volte la stessa cosa, è spesso in silenzio se non coinvolto, ha necessità di andare a letto sempre molto presto di sera, non riesce a tenere più una conversazione con qualcuno senza sforzarsi molto, ed altro ancora). Quest'ultimo neurologo ha prescritto due farmaci antidepressivi, con una diagnosi: disturbo distimico cronico. Tali farmaci, sembrano peggiorare la situazione, ed ecco la necessità di affidarci ad un nuovo consulto.
Preciso che sia la TAC di circa due anni fa, che una risonanza magnetica all'encefalo effettuata circa due mesi fa, sono risultate negative.
Indubbiamente, mio padre ha perso le sue capacità di qualche anno fa, ma conoscere il suo problema con una certa precisione, ci servirebbe per aiutarlo meglio.
Vi ringrazio in anticipo per una vostra risposta.

Giuseppe
[#1]
Neurologo attivo dal 2007 al 2008
Neurologo
Gentile utente,
ritengo opportuna allo stato attuale una nuova valutazione neurologica con un approfondimento mediante test neuropsicologici allo scopo di definire meglio la presenza di eventuali deficit della sfera cognitiva, in considerazione della scarsa risposta alla terapia antidepressiva seppur in corso da solamente due mesi.
Cordialmente
Dott. Giuseppe Bonavina
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