Se in famiglia qualcuno soffre di cefalea e nessuno ne soffre

Salve, sono un ragazzo di 28 anni. Al momento non lavoro e trascorro la maggior parte del tempo davanti al pc o alla tv. Sono un tipo molto ansioso e pensieroso. Infatti se ho un dolore per più di una settimana in qualunque parte del corpo, inizio già a preoccuparmi. Quindi direi che sono ipocondriaco.
Dal 21 dicembre ho iniziato ad avere mal di testa. Non ne ho mai sofferto prima. Dolori localizzati nella parte delle fronte e alla sommità del capo. Dolori tipo compressione, che a dire il vero non sono dolori irresistibili, più che altro fastidio. Visto il periodo festivo dopo una settimana che ho avuto questo mal di testa praticamente tutto il giorno, mi sono rivolto al medico. Mi ha detto di prendere tachipirina da 1000 tre volte a giorno e mi ha prescritto una radiografia al cranio. Il referto della radiografia è stato: Non visibili lesioni ossee base e della volta cranica. Conservato il profilo sellare. Ipodiafania dei seni paranasali. Ipertrofia dei turbinati con lieve deviazione sinistro convessa del setto. Nel frattempo ho fatto la cura per 5 giorni ed il mal di testa è passato. In alcune occasione si ripresentava, ma bastava che prendevo una tachipirina che scompariva. Questo fino al giorno 13 gennaio. In serata sono uscito con un brutto tempo, pioggia, freddo e vento. Sono ritornato a casa con il mal di testa. Dopo tre giorno che il mal di testa non passava, sono ritornato dal medico e mi ha detto di prendere di nuovo la tachipirina tre volte al giorno, ne ho preso quasi due scatole e il mal di testa non mi è passato. Sono ritornato dal medico che mi ha detto che secondo lui è un fattore nervoso, però mi ha detto di consultare un neurologo. Nell’attesa delle visita neurologica ho fatto le analisi del sangue ed è risultato tutto nella norma. Ho fatto la visita oculistica dal mio oculista (sono miope) con visione del fondo oculare ed è risultata leggermente peggiorata. Ho dovuto cambiare gli lenti da 4.50 a 5.00 gradi, però per il resto tutto bene. Sono andato alla visita con il neurologo e gli ho detto tutto del mio problema. Ho risposto alle sue domande e avevo avuto vomito e non ne ho mai avuto, se in famiglia qualcuno soffre di cefalea e nessuno ne soffre. Mi ha detto che secondo lui potrebbe trattarsi di una cefalea tensiva, dovuta allo stress, al nervosismo e alla vita che conduco. Mi ha prescritto Laroxyl 3 gocce la sera prima di andare a dormire, una bustina di mapooro dopo pranzo. Per chiudere il cerchio dopo le analisi e la visita oculistica, mi ha prescritto anche una TAC senza mezzo di contrasto. La TAC l’ho eseguita due giorni fa, il referto è pronto il giorno 06/02/2008 e sinceramente sono ancora molto più preoccupato. Primo per i tempi di attesa del referto, secondo perché a me non era mai successo di avere mal di testa e per lo più quasi tutti i giorni e che dura da oltre un mese. Non vorrei che si trattasse di qualcosa di molto negativo. Sono molto giù di morale. Mi preoccupo troppo?
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Dr. Massimo Muciaccia Neurologo 826 19
Gentile utente,

La maggior parte delle cefalee sono di natura benigna, pertanto non deve allarmarsi eccessivamente.
Senza dubbio è necessario porre una diagnosi precisa del tipo di cefalea: in tal senso ha giustamente effettuato una accurata visita neurologica ed alcune indagini quali un esame del sangue ed una TAC dell'encefalo.
Molto probabilmente il suo problema è riconducibile ad una cefalea tensiva con tendenza alla cronicizzazione: in questi casi è indicato un trattamento con farmaci di prevenzione della cefalea per cicli di 4-6 mesi o più a lungo.
Infatti i comuni anti-infiammatori possono risultare nel tempo poco efficaci e determinare una "cefalea da abuso di analgesici".
Consiglierei, inoltre, alcune semplici regole che possono in qualche caso ridurre la frequenza e l'intensità della cefalea:
1) diminuire lo stress psico-fisico e regolarizzare il ciclo sonno-veglia;
2) eseguire esercizi di rilassamento muscolare;
3) evitare di mantenere per periodi prolungati determinate posture (ad es. lavoro continuo al computer o guida di automobili per l'intera giornata);
4) effettuare una moderata attività sportiva aerobica (ad es. jogging).

Cordiali saluti.

DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
SPECIALISTA IN NEUROLOGIA
ASL BAT - ASL BARI

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta dottore.
Sicuramente mi preoccupo troppo e questo non fa certo bene. Nei prossimi giorni avrò il referto della TAC e come spero l’esito sia tutto bene, ne avrò benefici a livello psicologico così mi tranquillizzo. Sicuramente devo cambiare stile di vita e seguire un buon trattamento per la cura della cefalea. Grazie per i consigli.
Cordiali saluti.
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