Nervo ulnare dopo intervento di decompressione.

Gentili dottori buonasera.

Vorrei porvi una domanda: ho sofferto di compressione del nervo ulnare per 9 anni (mi è stata scambiata a più riprese per tendinite) nonostante i sintomi fossero comuni alla compressione del nervo ulnare (formicolii, parestesie). In marzo dell'anno scorso ho eseguito una EMG che riferiva un 69 di conduzione al polso contro i 40 del gomito, si è così deciso per l'intervento di decompressione del nervo, avvenuto in data 15 maggio 2012, nonostante gli unici sintomi fossero da sempre solo indolenzimento e formicolii, rimasti nei 9 anni tutto sommato costanti come intensità e non impedendomi di fare alcuna attività.

A seguito del liberamento del nervo la sintomatologia è migliorata a livello generale, con dei periodi (la maggioranza) in cui non sentivo alcun fastidio e dei giorni (la minoranza, ogni tanto magari stando in posizioni statiche) in cui rilevavo ancora del discreto fastidio (settembre-ottobre).
Ad un anno dall'intervento il gomito per la maggior parte dei giorni non mi da fastidio, a parte qualche dolorino,anch'esso non frequente, in zona cicatrice che credo possa essere normale, ma ci sono dei giorni, come oggi, che avverto un lieve senso di intorpidimento/pesantezza fino al mignolo (forse il punto in cui lo sento di più).
Questo può rientrare nella normalità ad un anno dall'intervento?
Può centrare il lungo tempo in cui il nervo è stato compresso, pur non in maniera esagerata?
Con il tempo la sintomatologia migliorerà del tutto ma ci vuole tempo?
é normale ogni tanto sentire qualche fastidio in un soggetto predisposto senza che sia per forza in atto una recidiva?

Vi ringrazio per la gentile attenzione.

Dimenticavo, non credo possa centrale nulla ma sullo stesso braccio mi sono rotto, svariati anni fa, il radio e la quinta nocca della mano, appunto quella del migliolo
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signore,

non è proprio normale che persistano le parestesie a un anno di distanza dall'intervento.

Potrebbe trattarsi di una parziale fibrosi peri-neurale, cioè tessuto cicatriziale successivo all'intervente, che comprime il nervo sia pur in modo inferiore rispetto a prima.

Farei una nuova visita dal suo chirurgo e, se lo riterrà necessario, anche una EMG all'arto superiore, sia a gomito esteso che a gomito flesso.

Buona serata.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta dottore.

In questo momento sono fuori città per questione di studio, quindi passerà un pò prima di sentire il chirurgo. Detto questo in passato mi era stato detto che può essere normale, in un soggetto predisposto, avere qualche fastidio, quindi non è così?

Nel caso si trattasse effettivamente della cicatrice si dovrebbe procedere con un nuovo intervento o non è detto?

Grazie ancora.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Potrebbe tentare con un integratore di vitamine neurotrofiche, ma non credo possa giovarle se ha questi disturbi a distanza di così tanto tempo dall'intervento.

Se operare o meno dipende dall'entità delle parestesie e se c'è o meno coinvolgimento delle fibre motrici (per i muscoli intrinseci della mano).
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dopo
Utente
Utente
Allora, per quanto riguarda le parestesie capita a volte che vi siano ma in maniera minore rispetto al pre-operatorio, sia come intensità sia come frequenza.

Per quanto riguarda le fibre motrici credo intenda se vi sono problemi motori giusto?
Da questo punto di vista personalmente non ho mai rilevato problemi a livello di movimenti e forza (nemmeno prima dell'operazione), e credo nemmeno il chirurgo che mi ha operato un anno fa.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Se le parestesie non sono intense nè frequenti, probabilmente si potrebbe evitare un nuovo intervento.

Bisogna vedere come evolve la situazione.
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dopo
Utente
Utente
Avrei ancora una domanda relativa al periodo pre-operatorio:

dalla comparsa dei primi sintomi (2003) fino a prima di operarmi (2012) i sintomi mi sono sembrati a grandi linee gli stessi, senza particolari peggioramenti o miglioramenti. Per farla breve in quegli anni, sia prima di scovare il problema che dopo, ho sempre percepito una sorta di stabilità della sintomatologia. Come mai? é una condizione frequente in certe neuropatie?

Colgo l'occasione per ringraziarla nuovamente.

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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
In genere so osserva un progressivo peggioramento del quadro clinico, ma esistono sempre le eccezioni alla regola.
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dopo
Utente
Utente
Buonasera dottore, le do un aggiornamento della situazione per il poco che ci posso aver capito.

Ho notato che le presunte parestesie non sembrano tanto essere "composte" da formicolii quanto più da un senso di rigidità e sensazione di indolenzimento principalmente al gomito.

Questo non avviene in maniera continuativa, ma solo a volte e mi da l'impressione essere un fastidio leggero che si accentua in situazioni di ansia (sono ipocondriaco, ì...).
Questi fastidi li noto comunque sia in momenti di riposo dell'arto, mentre non noto alcun fastidio durante l'attività fisica tipo beach volley o arrampicando. E come se facendo sforzo con il braccio la sensazione di fastidio sparisse, quando c'è (non sempre ripeto).

Questi miei fastidi potrebbero essere a causa di una mia somatizzazione dell'ansia in un punto del mio corpo in cui presto sempre particolare attenzione mentale a causa del precedente intervento?

La ringrazio ancora per i suoi consigli e la sua attenzione.
[#9]
dopo
Utente
Utente
Buonasera dottore, le do un aggiornamento della situazione per il poco che ci posso aver capito.

Ho notato che le presunte parestesie non sembrano tanto essere "composte" da formicolii quanto più da un senso di rigidità e sensazione di indolenzimento principalmente al gomito.

Questo non avviene in maniera continuativa, ma solo a volte e mi da l'impressione essere un fastidio leggero che si accentua in situazioni di ansia (sono ipocondriaco, ì...).
Questi fastidi li noto comunque sia in momenti di riposo dell'arto, mentre non noto alcun fastidio durante l'attività fisica tipo beach volley o arrampicando. E come se facendo sforzo con il braccio la sensazione di fastidio sparisse, quando c'è (non sempre ripeto).

Questi miei fastidi potrebbero essere a causa di una mia somatizzazione dell'ansia in un punto del mio corpo in cui presto sempre particolare attenzione mentale a causa del precedente intervento?

La ringrazio ancora per i suoi consigli e la sua attenzione.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Di fatto non ci sono vere parestesie.

L'ipotesi di un problema legato alla sua ansia è più che verosimile.
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dopo
Utente
Utente
Diciamo che invece che formicolii la sensazione (che non è presente sempre e non compare a gomito piegato ma piuttosto sembra comparire a braccio rilassato) è di indolenzimento all'avambraccio solitamente lieve e un pò di senso di calore oltre ad una sensazione di lieve rigidità della mano.

Il fatto che sia dovuto solo dall'ansia però non mi convince. Non è che potrebbe centrare la spalla? Tempo fa il medico ha ipotizzato che io potessi avere uno squilibrio fra intrarotatori e extrarotatori a causa dell'attività sportiva ed infatti ho dei dolori sul retro della spalla.
Oltre a ciò da dopo il l'intervento di neurolisi ho preso l'abitudine (forse non positiva) di non appoggiare mai il gomito destro da nessuna parte (ora uso il mouse con la mano sinistra) e di conseguenza, principalmente da seduto (posizione che tengo spesso per studio e lavori), di tenere inconsciamente sempre la spalla leggermente e in avanti e "bassa/molla". Questa posizione di conseguenza porta il braccio a ricadere in mezzo alle gambe sempre in maniera "molle" ed il fastidio sembra comprarire più spesso quando mantengo questa posizione.
Dovrei perdere questa posizione viziata della spalla "acquisita" inconsciamente da dopo l'intervento?

Comunque ne approfittero per una visita dall'ortopedico nei prossimi giorni.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Più che la spalla potrebbe trattarsi di epicondilite o epitrocleite, patologie molto comuni localizzate al gomito.

Certo, se assume una postura scorretta questa va modificata.
[#13]
dopo
Utente
Utente
Probabilmente una controllatina alla postura a livello generale dovrò darla.

Detto questo: quindi un epitrocleite (che se non sbaglio si ha sul lato dell'ulna) può portare indolenzimento e sensazione di calore all'avambraccio e sensazione di rigidità della mano senza particolari dolori?
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Può dare disturbi all'avambraccio, non necessariamente dolore.

In ogni caso, va fatta una visita specialistica.