Rm rachide cervicale gliosi

Buongiorno, le scrivo per chiederle un consulto su un referto di RM rachide cervicale che ho effettuato. Premetto che sono una donna di 53 anni, ho subito più di un trauma al collo(l'ultimo appena 3 mesi fa). Da qualche tempo soffro di una sindrome vertiginosa/sbandamenti, di dolori al collo e cefalee. Le scrivo di seguito il referto definitivo. Indagine eseguita con sequenze multiplanari a TR breve e lungo. Lieve riduzione della fisiologica lordosi. Regolare l'altezza dei corpi vertebrali e l'allineamento dei muri vertebrali posteriori. Ridotto segnale di tutti i dischi intersomatici da disidratazione. Ridotta l'ampiezza degli spazi discali a livello di C4 - C5 e C5 - C6. Diffusi segni di spondilosi osteofitosica nel tratto compreso tra C3 e C6 con osteofiti che protrudono nel lume dello speco vertebrale. Si associano inoltre protrusioni discali multiple in tale tratto che giungono in stretta contiguità con la parete anteriore del midollo. Il reperto è un pò più accentuato al passaggio C4 - C5. I dischi tendono inoltre a protrudere anche in sede preforaminale bilateralmente. Lievemente ridotta l'ampiezza dello speco vertebrale su tutto l'ambito. In sede endomidollare al passaggio C6 - C7 è riconoscibile focale area di alterato segnale di circa 5 mm in sede mediana - paramediana destra verosimile espressione di area di alterazione della mielina (gliosi?). Nei limiti la giunzione cranio- spinale. E' ovvio che a preoccuparmi sia sopratutto l'ultima parte riguardante la gliosi o presunta tale. Spero in una sua risposta e in un suo parere sulle cause di questa gliosi. Ci hanno già consigliato ulteriori accertamenti, compreso esame RM a livello dell'encefalo. La ringrazio per l'attenzione. Cordiali saluti.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Signora,

in effetti il consiglio che Le hanno dato è certamente condivisibile, cioè estendere la RM anche all'encefalo e con mezzo di contrasto (farei anche tutto il midollo spinale). Sulla natura dell'area di alterato segnale non è possibile esprimersi senza visionare le immagini e, ritengo, nel Suo caso è difficile anche visionandole. Pertanto un approfondimento diagnostico è la prima cosa da fare.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro