Sensazioni alterate di caldo ai piedi

gentili dottori, vi contatto a causa di un fatto strano avvenuto a mia figlia di 5 anni e dal quale ancora non ne siamo usciti completamente. Questa estate, in concomitanza con la fine della scuola, ha iniziato a lamentarsi per una sensazione di caldo eccessivo ai piedi soprattutto di sera. All'inizio non le ho dato importanza, ma col passar del tempo i sintomi si amplificavano sempre di più.Non riusciva più a stare a letto, sentendo il bisogno di tenere i piedi a terra; piangeva disperata; di giorno non riusciva più a tenere le scarpe; non mangiava più seduta perchè non arrivava a mettere i piedi a terra; non riusciva a guardare la tv sul divano e lavava continuamente i piedi in acqua fredda. Eravamo arrivati al punto di uscire col passeggino scalza e con bottiglie di acqua fredda da versarle sui piedi all'occorrenza. Dopo un consulto presso un neurologo, abbiamo eseguito un'elettromiografia alle gambe e ai piedi risultata negativa. Su internet ho letto di una ''sindrome dei piedi urenti'', ma il neurologo l'ha esclusa nei bambini anche se i sintomi a me sembravano proprio gli stessi. Alla fine nessuna diagnosi e prescrizione di vitamine del gruppo B. La sua pediatra, allora, ci ha consigliato un ricovero, viste le condizioni a cui la bambina era arrivata: irascibile, piagnucolosa, non si concentrava su nulla e non riusciva a dormire neanche con la melatonina. Dopo due giorni di ricovero nei quali la bimba viene sottoposta a SEP ed elettroneurografia che risultano nella norma, i medici le diagnosticano ''equivalenti emicranici'', tenendo conto di altri sintomi a cui io avevo dato poca importanza e nessuna correlazione: mal di pancia, capogiri, alterazioni della vista, minzione frequente e difficoltosa (ma solo pochi episodi). Non le viene prescritto nessun medicinale. Dopo circa tre mesi, anche se molto lentamente i sintomi si affievoliscono, anche se ricompaiono soprattutto di sera. La bimba ritorna ad essere abbastanza serena, ma molto provata, presenta infatti ecolalie (quando glielo faccio notare mi dice che non riesce a smettere di ripetere delle paroline) e momenti di umore basso. Oggi si è quasi completamente ripresa anche psicologicamente, ma di sera a letto si ripresenta di tanto in tanto qualche sintomo: capogiri, piedi caldi (dorme cercando di tenerli fuori dalle coperte) e a volte bisogno di urinare ogni cinque minuti (ma solo poche goccine). Mio marito pensa che le vitamine la abbiano aiutata tanto, io ho solo paura che le cose possano tornare a peggiorare, anche perchè non sono tanto convinta della tesi sugli equivalenti emicranici. So di dolori agli arti inferiori, ma con piedi caldi e come dice lei ''sudati dentro'' non trovo legami. Fiduciosa in un vostro parere, vi ringrazio per l'attenzione
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Buona sera,

Mi sembra che manchi una informazione: alla plausibile ipotesi diagnostica di "equivalenti emicranici" che ritengo plausibile per alcuni sintomi ma, secondo la mia opinione, difficilmente per la sensazione di intenso caldo alle estremità...quale è stato, oltre le vitamine, il trattamento prescritto da chi ha formulato la suddetta ipotesi diagnostica ?

Fortunatamente scrive "...La bimba ritorna ad essere abbastanza serena...".

Personalmente nel contesto di in un consulto a distanza, come nel caso di specie, e che come tale non può certamente sostituire una visita medica ed esami strumentali effettuati non ho un parere diagnostico ma una considerazione:
considerata l'età della piccola paziente la competenza specialistica è quella del "neuropsichiatra infantile" e non quella del "neurologo".

Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore, innanzitutto la ringrazio per avermi risposto.
Non l'è stato prescritto nessun trattamento se non del paracetamolo all'occorrenza, ma non l'ho proprio menzionato perchè non ha dato nessun risultato positivo. Come avrà letto anch'io da profana non riesco ad attribuire il sintomo dei piedi caldi con equivalenti emicranici. Lei ritiene che ci possano essere altri esami oltre quelli fatti che potrebbero spiegare questo sintomo? Mi rendo conto della difficoltà del consulto a distanza, ma si è fatto anche solo un'idea di questa cosa? Per la sindrome dei piedi urenti cosa pensa? Grazie
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dopo
Utente
Utente
dimenticavo di dire che i piedi sia alla vista che al tatto sono perfettamente normali, nè arrossati, nè caldi!
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Le consiglio, seppur "vista solo da qui" di far valutare sua figlia ad un neuropsichiatra infantile quantomeno per competenza: ha solo 5 anni.
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dopo
Utente
Utente
la ringrazio per l'attenzione che mi ha prestato, sposterò la domanda a neuropsichiatria infantile!