Cerazette ed emicranea con aurea visiva, rischi ecc

Salve,
ho una cisti dal 2014 che ho trattato per un anno e mezzo con visanne che ho sospeso questo febbraio per problemi gastrici che mi aveva pportato.
il visanne è a base di solo dienogest e la mia ginecologa, tra gli altri motivi, me l'ha prescritta per il suo ininfluente rischio di trombosi ed ictus (confermatoqi sul sito di medici italia per il quale avevo chiesto un consulto) e perchè io soffro di emicranee con aurea visiva.
una volta abbandonata la visanne ho fatto qualche mese senza assumere nessuana pillola ma la cisti si è ingrandita. a seguito di ciò la ginecologa a deciso di prescrivermi cerazette che è a base di solo progestinico (senza estrogeni quindi) sempre a causa del fatto ch soffrendo di auree visive non può prescrivermi pillole tradizionali con estrogeni.
la mia domanda è: anche con il cerazette (desogestrel) non avrò problemi di aureee visive? ci sono rischi in più rispetto al visanne (dianogest) di problemi cardiovascolari e di trombosi e ictus o è leggera come la visanne?
leggendo il foglio illustrativo non compaiono riferimenti nella cerazette di emicranee con auree visive.
Insomma quello che vorrei chiedervi è se posso prenderla con tranquillità come ho preso il visanne, considerando che soffro di emicranee con auree visive (che però non ho più da anni) nonchè di un episodio della rima del labbro inferiore leggermente storto che ogni tanto ritorna e che mi dicono sia di fattore nervoso (ne ho parlato anche di questo qui sul sito in un consulto nel 2012)oppure c'è qualche rischio in più?
Con il visanne non ho avuto nessuna manifestazione di emicranea con aurea visiva (avevo più un problema di fotosensibilità che mi portava problemi di adattamento degli occhi alla luce ma assolutamente superabile.

Siccome dovrei iniziare la cerazette al più presto (domani) perchè per dei dolori provocati dicono per la cisti sono stata all'ospedale due giorni per accertamenti e mi hanno dato il clacid perchè per quell'episodio doloroso riportato sono saliti un pò i globuli bianchi e quindi dovrei da domani continuare il clacid e provare il cerazette in contemporanea. ci sono controindicazioni a riguardo, entro quale distanza di tempo si possono assumere antibiotico e cerazette?
con il frontal che prendo da diversi anni (1 5 gocce al giorno) e cerazette?

per completezza aggiungo che ho un prolasso mitralico moderato e che prenderei cerazette con il lucen e malox per evitare altri problemi gastrici.

grazie.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

ho riletto il consulto del 2014 sull'assunzione della pillola visanne e Le confermo quanto scritto allora, cioè che le linee guida internazionali sconsigliano l'utilizzo degli anticoncezionali orali in soggetti con emicrania con aura, ovviamente il rischio è di gran lunga minore nei soli progestinici rispetto all'associazione estroprogestinica.
A Suo conforto Le dico che esiste uno studio del 2011 del Prof. Nappi ed altri che tende a dimostrare che l'uso di anticoncezionali solo progestinici possa migliorare la sintomatologia dell'emicrania con aura.
Attualmente la tendenza è quella di prescrivere il farmaco in questione a fini terapeutici come nel Suo caso.

Non sono riportate interazioni negative con i farmaci che menziona, l'unico accorgimento è l'assunzione della pillola a distanza di qualche ora dagli altri farmaci.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
dopo
Utente
Utente
grazie dottore per la sua risposta. Le riscrivo perchè tre giorni fa improvvisamente senza particolari traumi mi è diventato insensibile il pollice della mano destra o quanto meno sento le cose che tocco in modo molto ovattato e anche fastidiso, la sensazione era ed è come se mi fossi schiacciata il polpastrello o fosse stato a contatto con un cubetto di ghiaccio oppure bruciato su un manico di pentola.... il fastidio diminuisce e aumenta anche con la temperatura dell'acqua ma non scompare mai e certe volte diventa anche fastidioso simildolore formicolio spilli. se apro la mano e la stiro il pollice lo sento tirare. la sensazione si irradia solo al polpastrello e all'attaccatura dell'unghia quindi nella prima parte del dito, non ne è colpito tutto il dito. Stessa cosa l'ho avuta a dicembre 2015 per l'indice della stessa mano sempre con gli stessi sintomi e da allora è diminuito ma non passato. non l'ho curato e non ho approfondito di che si tratta. adesso mi trovo con pollice e indice così. inoltre ieri mattina mi è tornata l'emicrania con aura visiva che non avevo dal 2012. aura è durata mezz'ora e l'emicrania con mezza antalgil è durato quasi tutto il giorno in modo via via più lieve. come sempre occhi secchi visione non ottimale. oggi però ilpollice è sempre così e in più si è aggiunto sempre a destra tutto il braccio che mi fa male zona vene altezza gomito dove mi hanno prelevato 5 volte il sangue all'ospedale in un giorno. ma sono passati quasi 20 gg e a parte un livido non avevo mai avuto dolore. Il dolore non so localizzarlo in un punto ma è in quella zona e si irradia verso òla mano, è davvero forte non riesco a distendere il braccio perchè lo sento dolente e tirare, il dolore si irradia anche alla mano, e lo sento freddo come anche la mano. non ho rossori gonfiori e rossori ma ho dolore che certe volte anche stando ferma si intensifica, mi fa male anche muovere il polso. ho anche stressato il braccio in questi giorni al pc o sbattendolo involontariamente e facendo forza per alzarmi dal letto nel quale sto per i dolori alla cisti da 15 giorni circa. tra aurea, pollice e dolore al braccio mi sto rpeoccupando, può essere ictus o trombosi, embolia o qualcosa di grave dovuto alla pillola o dovuto ad una conseguenza ospedaliera? o tendinite? grazie. ps. nel braccio sinistro dove mi hanno messo una flebo per 24 ore sempre all'ospedale il 30 agosto, la vena era dura ma ora è passato per farlo guarire avevo messo reparil (in quel caso avevo preoccupazione di una flebite visto che prendevo la pillola con progestinico ma mi hanno detto che il solo progestinico non da pericolo trombosi con una eventuale flebite da flebo). A destra invece non avevo nulla a parte un livido per i prelievi ma con il dolore di oggi ho messo il reparil ma non mi fa effetto e il dolore da questa mattina sembra un tantino peggiorato e ho un pò di affanno (ma forse per l'ansia di una giornata di dolore).
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

la sintomatologia che riferisce può essere causata da svariati fattori, ovviamente non possiamo fare ipotesi a distanza perché sarebbe poco professionale sbilanciarsi in questa o in quella condizione.
Il consiglio che Le posso dare da questa postazione è di rivolgersi domani mattina al Suo medico curante per avere un orientamento diagnostico attendibile, sarà poi il collega, in base ai riscontri della visita, a indicare come procedere.

Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottore,
in effetti all'epoca la sintomaatologia del braccio era dovuto ad un insieme di fattori avevo uno strappo muscolare e una tendinite più una infiammazione.
Comunque, le riscrivo per chiederle una parere su una cosa successami ieri notte.
Premetto: mi sono operata della famosa cisti ovarica che mi ha portata a stare a letto un paio di mesi, giorno 29 novembre dimettendomi l'1 novembre. l'operazione è andata bene anche se io non sto ancora perfettamente bene. per l'occasione mi hanno dato l'eparina da dopo l'operazione fino a giorno 4 dicembre. quindi 6 giorni totali. Non stando ancora benissimo per vari dolori al colon e alla parte operata e per la debolezza, tendo a stare comunque molte ore a letto ma senza la cisti mi alzo molto più spesso sono anche uscita 3 volte e mi muovo a casa. il problema è che prima dell'operazione avevo l'attivita protrombinica alta (da settembre avevo iniziato cerazette, come si evince dal post più in alto) mi hanno operata mi hanno dato eparina ho continuato appunto fino giorno 4 a casa e ieri notte però ho sentito la gamba destra paralizzata. Cioè ero coricata per dormire molto rilassata ma al momento di muovere la gamba o compunque dal ginocchio in giù mi era impossibile mi sono sforzata ma non muovevo neppure le dita dei piedi. La cosa è durata qualche minuto il tempo di svegliarmi per bene e a poco a poco ho incominciato a rimuovere le dita dei piedi e via via la caviglia e il resto. così ho richiuso gli occhi per dormire e appena mi rilassavo nuovamente la stessa paralisi. il tutto è durato per 4 volte di fila. poi mi sono seduta nel letto chiamato qualcuno a casa e mentre spiegavo cosa era successo massaggiando il piede e il polpaccio mi formicolavano.
Dunque, il formicolio c'è da dire che l'ho avuto dal primo giorno di dimissioni dall'ospedale solo in questa gamba, la destra. un formicolio che si accentuava inizialmente quando camminavo muovevo nel letto e che rimaneva sopito quando era a riposo. poi man mano questo formicolio con i giorni sta diminuendo ho comunque 3 o 4 lividi dietro il polpaccio credo dovuti alla postura operatoria, gonfi al tatto e pruriginosi. questi loividi sono sopra la caviglia e il formicolio è localizzato proprio nel polpaccio la paralisi l'ho avvertita principalmente in caviglia e dita dei piedi (non ricordo se anche il ginocchio fosse bloccato) era tutto come ingessato ieri notte. ora la mia domanda è: potrebbero essere stati 4 casi in sequenza di tia dovuti a protrombina alterata, sedentarietà, operazione, nonostante abbia preso l'eparina per 6 giorni? magari era insufficiente?

ricordo che sono molto sottopeso visto l'intervento e debole, ho un prolasso moderato alla valvola mitralica e ho la scoliosi inoltre la cerazette l'ho sospesa prima dell'operazione e non l'ho ancora ripresa.

Spero mi possa chiarire le idee e aiutare come sempre, la ringrazio per la sua gentilissima disponibilità.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

l'ipotesi TIA non la possiamo escludere ma dalle caratteristiche e dalle modalità d'insorgenza e di regressione del problema, dalla postura operatoria e dai lividi che riferisce sembrerebbe maggiormente un fatto compressivo sul nervo, ovviamente è solo un'ipotesi a distanza.
Ne parlerei con un neurologo e col chirurgo che l'ha operata.

Cordialità