Problema cervicale, vari sintomi come mal di testa, tremori palpebra e stitichezza

Buongiorno,
da mesi penso di aver problemi alla cervicale, in quanto sento un leggero fastidio al centro della schiena e nella zona collo; al mattino per esempio mi sveglio un po' dolorante alla zona collo e con pressioni ai denti SX (probabilmente bruxismo).

I vari sintomi riscontrati sono:
mal di testa (che passano con un OKI)
se volgo lo sguardo verso l' alto per un breve lasso di tempo mi comincia a girare molto la testa (vertigini) per vari secondi (anche 1 minuto)
le palpebre ogni tanto tremano (soprattutto in certe posizioni da seduto.

non so se può essere collegato, ma soffro di stitichezza (va e viene, dipende dai momenti)
sento come un muscolo destro del collo tirare se provo a muovere la testa
acufeni da tempo (io la causa a questi la ho data alla mia mandibola che scricchiola data dal bruxismo)

Tengo a precisare che usualmente porto il bite, ma negli ultimi mesi non lo ho messo.


Volevo sapere che cosa potrebbero esser le cause (sto molto seduto a lavoro davanti al pc e anche a casa, e la mia postura ammetto che non è quella ideale); non vorrei che ci fosse patologie gravi ecco; e che specialista dovrei visitare (io stavo pensando a un osteopatato / chiropratico, ma non sono sicuro sia la scelta giusta)

Grazie in anticipo.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, ha già altre volte consultato gli specialisti di questo sito, ma la sua cefalea continua a crearle problemi .
Mi incuriosisce il fatto che lei sia portatore, peraltro incostante, di bite. In considerazione dei sintomi che lamenta, che si estendono alla "mandibola che scricchiola" e ai denti, la prescrizione di un bite, in un caso come il suo è probabilmente corretta, ma dire "un bite" é come dire "una pillola" : rappresenta un trattamento assolutamente individuale i (diffido dei preconfezionati che si vendono in farmacia), e , come una pillola consiste nello sbocco terapeutico di una diagnosi che deve essere corretta, e corretta deve essere anche la modalità di assunzione, (e solo a queste condizioni la pillola può risolvere la patologia), così il bite rappresenta la configurazione tecnica e artigianale di un ragionamento diagnostico e di una ipotesi terapeutica formulata dal dentista-gnatologo che lo prescrive e fa realizzare: è quest’ultima, cioè la prestazione culturale che il paziente acquista, non l'oggetto artigianale che qualunque tecnico realizza in un'ora di lavoro, e che è di infimo valore venale se disgiunto dalla prima.
Se, ad esempio, un bite è stato prescritto per non bruxare la notte , è molto probabile che il Collega non abbia inteso considerare altri sintomi lamentati anche più importanti (nel suo caso cefalea, vertigini, disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare-ATM), che, sottolineo, non sono presenti solo di notte.
Se il caso presenta le indicazioni e se la conformazione del bite é adatta, gli effetti sono solitamente rapidi, a meno di grandi presenze di aspetti aggravanti, che spesso sono l'esito del lungo perdurare del problema.
I sintomi da lei segnalati possono essere riferibili ad una disfunzione dell'ATM; peraltro l'insuccesso terapeutico con il bite (che, se non sbaglio, lei porta da almeno un anno) dovrebbe eliminare questa ipotesi: se dopo alcuni mesi di bite non si arriva ad un risultato, delle due l'una: o i suoi problemi non dipendono dall'occlusione e dall'ATM, oppure il bite dovrebbe essere erfeziuonato o, infine, non è stato prescritto con le caratteristiche adeguate al suo caso, forse perché i suoi problemi non rientravano negli obiettivi.
E' probabile che lei presenti una incoordinazione Condilo- Meniscale all'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM). Nel normale, i condili mandibolari di entrambi i lati sono in rapporto con la parete antero superiore della cavità articolare ( Cavità Glenoide) ; fra le superfici articolari è interposto un menisco . Condilo e menisco dovrebbero muoversi in sinergia ogni volta che muoviamo la bocca, come , ad esempio , nella masticazione. Accade però che, per vari motivi, in parte congeniti, in parte per un anomalo sviluppo scheletrico, per la irregolare eruzione degli elementi dentari decidui e permanenti (malocclusione), alle quali cause è bene aggiungere anche i traumi che il soggetto può subire, i condili possono dislocarsi in una zona più arretrata, perdendo il contatto con il menisco, che , a bocca chiusa, risulta dislocato davanti al condilo. Ogni volta che , aprendo la bocca, il condilo si sposta in avanti, ricattura il menisco , e ciò provoca il tipico rumore di schiocco, più o meno acusticamente percepibile: nel chiudere la bocca ,però , il menisco torna a dislocarsi , per lo più in avanti.
Si tratta di un problema spesso sottovalutato, ma che alla lunga tende ad evolvere in degenerazioni artrosiche del condilo e del menisco, quando non a blocchi della mandibola (locking) che possono farne precipitare la gravità.
Sui rumori di scroscio o click all''ATM può avere qualche ulteriore informazione entrando nel mio sito internet. Alla pagina Patologie trattate- Patologia dell’Articolazione Temporo Mandibolare .
Ovviamente quanto sopra ha valore del tutto relativo, non potendosi avere via rete gli indispensabili riscontri di una visita diretta: oltre a consultare un neurologo (a parte i consulti on line, si è mai fatto visitare?), suggerirei una seconda opinione in quello gnatologico: è importante che il dentista al quale si rivolge sia esperto in problemi dell'ATM: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità, che prende il nome di Gnatologia (scienza dell’Occlusione).
Le suggerirei di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, che possono illustrarle, dal punto di vista gnatologico, il perché dei sintomi che lamenta. Se si ritrova nelle problematiche descritte, eventualmente mi faccia sapere. Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufene-e-mandibola-quando-il-fischio-nelle-orecchie-dipende-dall-articolazione-temporo-mandibolare.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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