Mal di testa

Gentili Dottori,
sono un ragazzo di 22 anni.

Da qualche anno soffro di mal di testa che si sono via via intensificati (sia per frequenza sia per sintomatologia) fino ad arrivare alla situazione odierna dove mi trovo a dover prendere 5-6 volte al mese un qualche farmaco per farmeli passare.
Gli attacchi sono forti (a volte di più a volte di meno) con dolore prevalentemente all'occhio sx che talvolta negli attacchi più forti diventa diffuso (non saprei indicare con precisione la zona); il dolore talvolta ma non sempre è pulsante "a ritmo del cuore" soprattutto se mi muovo, e comunque anche quando non è pulsante il dolore peggiora con il movimento; questi mal di testa mi vengono indipendentemente sia durante la giornata sia mi ci sveglio, e delle volte invece mi sveglio in piena notte poichè sono molto forti e necessito di prendere un farmaco.
Negli attacchi più forti ho anche nausea e conati di vomito.
Normalmente mi vengono 2 volte al mese e mi durano un paio di giorni e in quei giorni devo prendere sempre farmaci uno dietro l'altro non appena finisce l'effetto (per questo arrivo a 5-6 farmaci al mese), ma delle volte anche singolarmente arrivando quindi a un totale dai 2 ai 4 attacchi al mese.

I farmaci che ho provato sono Tachipirina, Brufen 600, Voltaren, Oki e non hanno effetto (o scarso), trovavo solo sollievo nell'uso di Contramal ma che purtroppo sta perdendo efficacia e sono preoccupato.
Proprio per questo motivo mi trovo a chiedere consiglio, potrebbero questi mal di testa nascondere qualcosa di serio?
Devo fare qualche esame particolare?


Cordiali saluti
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Ragazzo,

la prima cosa da fare è la visita neurologica, infatti nella maggioranza dei casi è possibile fare una diagnosi corretta solo con l'anamnesi e la visita. Solo in pochi casi è necessario ricorrere ad esami di neuroimaging (TC e RM).
Fatta la diagnosi, in base alla frequenza degli attacchi, è possibile prescrivere anche una terapia di prevenzione, nel Suo caso sembrerebbe indicata.
Ritornando alle caratteristiche che Lei descrive, un’ipotesi che si potrebbe avanzare è la forma emicranica, senza potere escludere un'associata componente tensiva.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
dopo
Attivo dal 2016 al 2021
Ex utente
La ringrazio dott. Ferraloro per la celere e gentile risposta.
Secondo lei devo affidarmi al centro cefalee di riferimento della mia zona o posso fare una visita neurologica normale? Lo chiedo poichè attualmente il centro cefalee ha la lista chiusa.

Inoltre in attesa di fare una visita, come posso fare per affrontare i mal di testa che mi vengono nel frattempo? Ieri ho avuto un altro attacco forte con nausea e conati e non mi passava con niente, mi sono preoccupato molto e ho dovuto "stra-usare" alcuni farmaci.
Cordiali saluti
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Ragazzo,

può effettuare ovviamente anche una visita neurologica al di fuori di un Centro Cefalee, è l'eventualità più frequente.
Riguardo la terapia dell'attacco acuto, è vietato consigliarla a distanza, deve rivolgersi al Suo medico curante.
Non abusi con antidolorifici.
Quando l'attacco doloroso è severo invece di provare o "stra-usare" alcuni farmaci può utilizzare un antidolorifico per via intramuscolare la cui efficacia spesso è maggiore dei farmaci per via orale. Sul farmaco da utilizzare deve chiedere al medico di base.

Cordialmente
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dopo
Attivo dal 2016 al 2021
Ex utente
Gentile dott. Ferraloro,

la ringrazio per la risposta.
Quali sarebbero i vantaggi di essere visitati da un Centro Cefalee piuttosto che da un neurologo al di fuori?
Eventualmente sarebbe possibile per il regolamento del sito, tramite messaggio privato consigliare uno specialista affidabile nella mia zona (Umbria), o un buon Centro Cefale? Vorrei fare il massimo per stare bene.
Contatterò il mio medico di base per i farmaci da assumere per via intramuscolare, la ringrazio moltissimo per il consiglio.

Cordiali saluti
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

se il neurologo esterno è esperto in cefalee non vedo nessuna differenza.
Noi in questo sito non possiamo inviare messaggi privati agli utenti, non abbiamo proprio questa funzione e ritengo che sia pure corretto per evitare comportamenti deontologicamente poco corretti da parte dei medici verso gli utenti.

Cordialità
[#6]
dopo
Attivo dal 2016 al 2021
Ex utente
Gentile dott. Ferraloro,

comprendo assolutamente i limiti deontologici e mi scuso per la richiesta non opportuna.

Poichè non so proprio come funzionano queste cose, secondo lei è appropriato prenotare una visita presso il reparto di neurologia dell'ospedale della città (universitario) oppure devo andare privatamente per accertare che il neurologo sia esperto di cefalee?

Inoltre, quali sono secondo lei i "campanelli d'allarme" ai quali dovrei stare attento e magari andare al pronto soccorso? Ultimamente ho questi attacchi molto forti con nausea e conati di vomito che non vorrei io stessi trascurando ma fossero segno di qualcos'altro.

Cordiali saluti
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

sì, può prenotare anche presso la Neurologia dell’ospedale universitario della Sua città.
Gli attacchi severi di cefalea associati a nausea e vomito sono indicativi di emicrania.
Campanelli d’allarme? Un mal di testa che non ha più le caratteristiche di prima, che è cambiato.

Cordiali saluti
[#8]
dopo
Attivo dal 2016 al 2021
Ex utente
Gentile dott. Ferraloro,
la ringrazio per i consigli. Ho prenotato una visita neurologica presso un ospedale universitario sempre in regione ma un po' lontano dalla mia città. Proprio per questa distanza le volevo chiedere se ci fossero degli esami o altro che sarebbe bene portare alla prima visita per agevolare il medico e permettermi di non dover fare ulteriormente altra strada (purtroppo non ho la macchina) che potrebbe essere evitata.
C'è qualcosa di preciso che il neurologo mi chiederà alla prima visita che posso già "prepararmi"? Descrizione del dolore ecc.

Inoltre riguardo i "campanelli d'allarme"..glielo chiedo poichè soffro di ipertensione (non completamente controllata dalla terapia e con talvolta picchi di crisi ipertensiva per esempio 200/120 l'ultimo) e non vorrei che questo avesse creato qualche danno. Sarebbe possibile? Quali sono i rischi a livello cerebrale per un ragazzo giovane iperteso?
La ringrazio tanto per la disponibilità.

Cordiali saluti
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

un esame che può essere utile in alcuni casi di cefalea è la RM encefalica ma spesso non occorre, quindi farla prima della visita neurologica è poco razionale.
Le domande che facciamo sono semplici e non necessita preparazione per la risposta.
La pressione arteriosa va mantenuta sotto controllo, un picco ipertensivo può non causare nulla ma potrebbe anche lasciare segni vascolari.

Cordialmente
[#10]
dopo
Attivo dal 2016 al 2021
Ex utente
Gentile dott. Ferraloro,

Le scrivo per aggiornarla. Ho fatto una visita neurologica dove mi è stata diagnosticata una emicrania oftalmica, esame neurologico dove è solamente segnalata "diffusa accentuazione dei ROT". Mi è stata consigliata una RM.

Per la profilassi dell'emicrania mi è stata prescritta una compressa di Topamax 25mg la sera per 7gg per poi passare a una compressa da 25mg la mattina e una sempre da 25mg la sera. Ho letto gli effetti indesiderati del farmaco ed ho visto che sono piuttosto comuni e anche invalidanti (tali magari da sospenderlo), volevo sapere se secondo lei anche a questo dosaggio c'è un'alta possibilità di manifestare effetti collaterali?
La ringrazio

Cordiali saluti
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

Le premetto che non esiste un farmaco che non presenta effetti collaterali, tuttavia questi non si manifestano in tutti i soggetti ma solo in una percentuale di casi e sono altamente individuali, pertanto non è possibile prevederli.
Un accorgimento può essere quello di iniziare come mezza cpr da 25 e dopo alcuni giorni passare ad una intera e così anche per la seconda somministrazione (prima mezza e poi una), ricordandole che può anche non avere nulla.

Cordialità
[#12]
dopo
Attivo dal 2016 al 2021
Ex utente
Gentile dott. Ferraloro,

la ringrazio per la risposta. Certamente sono cosciente del fatto che tutti i farmaci hanno effetti indesiderati e della soggettività di questi, ma mi chiedevo se ci fossero appunto precauzioni per limitare per quanto possibile il rischio che si verifichino, cosa che lei mi ha confermato e per cui la ringrazio molto.
Non so se questa domanda va oltre i limiti del sito, ma secondo lei potrei fare quindi 5gg 12,5mg la sera, 5gg 25mg la sera, 5gg 12,5mg la mattina+25mg la sera, e poi partire "a pieno regime" con 25mg la mattina e 25mg la sera (quindi aumentare di mezza compressa ogni 5gg? Secondo lei potrebbe essere un buon modo per diminuire per quanto possibile il rischio di effetti collaterali?

Cordiali saluti
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Ragazzo,

sì, è una buona possibilità.
[#14]
dopo
Attivo dal 2016 al 2021
Ex utente
Gentile dott. Ferraloro,
se possibile, le chiederei un'ultima delucidazione. Il neurologo mi ha detto di fare questa terapia per 3 mesi (dicendo che prima dei quali non si possono vedere risultati certi riguardo l'efficacia), poi fare una visita di controllo. Volevo sapere se generalmente se non ci sono problemi, questa terapia si protrae per un tempo limitato (mesi? Anni?), oppure dura per tutta la vita?

Cordiali saluti
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Queste terapie vanno protratte per alcuni mesi , poi si sospendono gradualmente e si aspetta.
Se dopo un certo periodo ritorna l’emicrania si può prendere in considerazione iniziare un nuovo ciclo.

Cordiali saluti
[#16]
dopo
Attivo dal 2016 al 2021
Ex utente
Gentile dott. Ferraloro,
la ringrazio nuovamente per la risposta.
Le chiedo un ultimo quesito sperando di non abusare della sua disponibilità. E' da diverso tempo che mi capita (non le saprei dire da quando, ma credo da più di un anno) che ho la sensazione che quando guardo per esempio il telefono, io abbia un problema agli occhi. Nello specifico vedo sovrapposte due immagini diverse, di due parti diverse della stanza, ma ciò non mi crea nè eccessivo fastidio nè dolore, ma delle volte mi porta a chiudere un occhio per compiere la suddetta attività, per poter fissarmi solo sull'immagine giusta. Oggi per curiosità ho deciso di farmi una foto con il telefono quando ho avvertito questa sensazione ed ho scoperto che mentre l'occhio destro guarda "dove deve guardare", l'occhio sinistro guarda verso l'esterno. Secondo lei questo è un fenomeno fisiologico oppure dovrei farmi vedere (e in caso, è un problema neurologico, oculistico o di un altro specialista?) Sottolineo che non mi porta grandi fastidi (solo pesantezza), però visto che ho notato questa cosa, se è indice di un problema oppure magari di qualcosa che si può risolvere vorrei agire. Infine, potrebbe essere correlato all'emicrania oftalmica? Le aggiungo che ho una miopia di -3 ad entrambi gli occhi corretta con occhiali con cui mi trovo bene.

Cordiali saluti
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

faccia una visita oculistica per avere un parere diretto.

Buona domenica
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