Sospetta ischemia cerebrale?

Gentili medici,
mio padre di 69 anni, con un problema di ipertensione (moderata) e un problema cronico/ricorrente di artrosi alla spalla sinistra (causato da acidi urici che tiene sotto controllo con adenuric), intorno alle 6 del pomeriggio di ieri (24 aprile) ha avvertito questi disturbi: una sensazione di addormentamento di parte del labbro, del palato e della gengiva (lato sinistro esteso pressappoco a tre denti). Lo ha descritto come una sensazione simile a quella che si prova quando il dentista fa una normale anestesia. Circa mezz'ora dopo gli è comparso anche del formicolio alle dita della mano sinistra (non al braccio intero, ma solo alle dita della mano).

Ha chiamato il suo medico di fiducia (medico curante che lo ha avuto come mutuato per una vita, prima di andare in pensione).
Visto che non aveva mal di testa o altri sintomi più significativi, il medico gli ha detto che secondo lui poteva trattarsi di una reazione allergica che (da quanto ho capito) poteva aver interessato qualche innervatura. Gli ha detto di prendere del cortisone e di attendere un'oretta per vedere se la sintomatologia diminuiva. Dato che i sintomi sono rimasti è andato al pronto soccorso, dove malgrado lo abbiano ammesso in codice verde, lo hanno visitato con tempestività.

Gli hanno fatto un controllo ecografico della carotide che è sembrato abbastanza normale (c'è un lieve restringimento, ma non grave). Gli hanno fatto esami ematici e poi la TAC.
Gli esami ematici non evidenziano nulla di particolare.
La TAC risulta negativa.

Comunque, lo hanno ricoverato in neurologia, dove lo hanno sottoposto a monitoraggio con la diagnosi di sospetta ischemia cerebrale.

Hanno detto che l'ischemia cerebrale non è immediatamente leggibile dalla TAC, che andranno a ripetere nell'arco delle successive 24-48 ore o forse di più.

Al reparto di neurologia gli hanno fatto la visita neurologica. Lui non ha senso di pesantezza alle braccia, né cali di forza (stretta di mano, braccia e gambe alzate in modo bi- e mono-laterale, muscoli facciali). Quando gli è stato richiesto di toccarsi la punta del naso con un dito a occhi chiusi, con la mano sinistra ha avuto solo un lievissimo deficit di mira (insomma, su decine di volte che ha ripetuto, con la mano sinistra la punta del naso se l'è toccata con meno precisione che con la destra: una sola volta si è toccato sotto le narici). Scusate la pedanteria. Non presenta alla vista niente di anomalo (linguaggio, deambulazione, espressioni facciali). Non ha mal di testa. Ha detto solo che scendendo dalla macchina per andare al pronto soccorso ha come avvertito un senso di lieve vertigine o qualcosa di simile.

Mi chiedo se sia possibile che un'ischemia si presenti solo con i sintomi descritti e con il risultato della TAC negativo (TAC eseguita a circa 6 ore dalla comparsa dei fastidi)? Non si potrebbe pensare piuttosto a un problema legato alla cervicale (magari per posture sbagliate assunte per compensare il mal di spalla)? Ovviamente, vista la potenziale delicatezza del problema è bene fare tutti gli accertamenti e non sottovalutare nulla, ma mi chiedevo quale fosse la vostra opinione a riguardo e in particolare sull'esito della TAC.

Grazie infinite
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

una TC encefalica eseguita dopo 6 ore non può escludere un’ischemia cerebrale, pertanto i tempi che Le hanno detto in ospedale per ripetere l’esame sono corretti.
Anche un TIA è possibile e non sempre visibile alla TC a causa della sua breve durata, in questi casi la diagnosi è clinica, cioè si basa sull'esito della visita neurologica e sul racconto del paziente e/o dei parenti.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro