Diametro trattamento prk

Gentili Dottori , sono stato operato di PRK in OO il giorno 11/12/2012 per la correzione di un difetto refrattivo così quantificabile : OD sf - 5,00 cyl -1,25 ax 180 ; OS sf -6,00 cyl -1,00 ax 180. A distanza di circa 18 mesi , il residuo astigmatico è pari a -0,75 in OD e -1,00 in OS. Quello che mi preoccupa maggiormente però è la visione notturna : nonostante l'ausilio di occhiali con correzione dell'astigmatismo suddetto, ho problemi di raggi intorno alle fonti luminose, leggeri aloni e sdoppiamento. In sede di ultima visita , il 24/04/2014, mi è stato consigliato l'uso di Pilocarpina allo 0,5% da usare al tramonto . Premesso che , anche con pupilla in condizione mesopica la situazione migliora ma le aberrazioni restano, il medico della mia città mi ha consigliato di richiedere la cartella clinica presso l'Ospedale di Chieti , la struttura nella quale ho subito l'intervento. L'intento era quello di verificare l'ampiezza della zona trattata e della sua corrispondenza ad un diametro pupillare che , in condizione scotopica, raggiunge i 6,5 mm. Ho chiamato la struttura per avviare la richiesta ma mi è stato risposto che non esiste cartella clinica o documentazione da rilasciare in copia al paziente per la chirurgia refrattiva . Ora , mi chiedo innanzitutto se corrisponda a verità una simile affermazione ed , in secondo luogo, se sia possibile ricavare il diametro del trattamento dalla sola topografia corneale. Il mio medico ha inoltre sconsigliato l'utilizzo del farmaco in quanto , a suo giudizio, rischioso per possibili distacchi vitreali. La pachimetria residua si aggira intorno ai 412 um ; nessuna presenza di haze o complicanze dopo l'intervento ; utilizzo rigoroso di protezione dai raggi solari e continua idratazione della cornea con sostituti lacrimali; visione buona ed apparentemente priva di difetti soltanto con piena luce solare. RingraziandoVi anticipatamente per la cortese attenzione , gradirei una Vostra opinione in merito.
Andrea.