Cheratouveite

Salve,

ho 30 anni, sono sia miope che astigmatica e da anni uso le lenti a contatto. Due settimane fa, a seguito di forti bruciori, arrossamento e fotofobia all'occhio sinistro mi sono recata al pronto soccorso dell'Ospedale oftalmico di Roma dove mi hanno diagnosticato una Cheratouveite che al momento sto ancura curando con colliri antibiotici (Genticol, Nettacin, Colbiocin,Optaquix) Atropina e Deltacortene.
All'ultimo controllo di ieri la situazione, mi hanno detto, è notevolmente migliorata ma io continuo a vedere ancora notevolmete sfocato con l'occhio sinistro. E' dovuto al fatto che la mia pupilla è ancora dilatata per via dei colliri midriatici o devo considerare il rischio di aver peggiorato irreversibilmente la mia capaacità visiva?
Al momento ho interrotto definitivamente l'utilizzo di lenti a contatto e non credo di ritornare più ad utilizzarle.
Tuttavia non so se riuscirò ad abituarmi all'idea di portare sempre gli occhiali che, non nascondo, non mi sono mai piaciuti.
Mi chiedo allora se fosse comunque possibile ricorrere nuovamente all'utilizzo della Lac una volta guarita, anche solo per brevi periodi e se sì quale tipo ti lente è consigliabile.
Oppure, se volessi sottopormi ad un intervento di chirurgia refrattiva per risolvere definitivamente i miei difetti visivi, potrebbe costituire un problema alla buona riuscita dell'intervento l'aver avuto una patologia come quella che mi è stata riscontrata?

Grazie per la disponibilità.

Serena.