Distacco vitreo?

Egr. dottori, sono a chiederVi consiglio in merito a quanto mi è successo.
Nella serata di lunedì in seguito ad una pallonata all'occhio sinistro (l'impatto è avvenuto dal basso verso l'altro sulla parte più esterna dell'occhio) mi sono recato al pronto soccorso in quanto avevo la vista abbagliata. Già nell'attesa di essere curato la vista si è ristabilita e mi è stato detto di mettere del ghiaccio sulla palpebra (che è tutt'ora nera) e di recarmi dall'oculista in caso di necessità [anamnesi: trauma contusivo occhio sin, non emorragia, non disturbi del visus, compenso di circolo - a domicio: ghiacci locale e valutazione oculistica se permangono disturbi]. La notte seguente mi sono accorto al buoi di vedere una strana macchia opaca nell'occhio colpito, una specie di "sipario grigio" che si trovava alla base del cono visivo; alla luce però spariva tutto. Recatomi nuovamente al pronto soccorso mi veniva detto che poteva essere un probabile distacco vitreo e di fare una visita specialistica il giorno seguente. [anamnesi: contusione facio oculare sin, piccolo ematoma palpebra superiore, minima anisociglia, buona miosi alla luce, non segni palpatori evidenti di ipertono oculare , neurologiacamente indenne - a domicilio: pz valutato e impostata terapia dal consulente oculista].
L'oculista da cui mi sono recato, peraltro davvero gentile (ci tengo a precisarlo), mi ha fatto una visita attenta (mi ha visto all'interno dell'occhio dopo avermi dilatato la pupilla, penso sia la visita del fondo oculare) affermando che l'occhio non aveva avuto complicanze ma era in ottimo stato. Diagnosi ed esito: vosn 10/10 saos: piccola emorragia palp diottri trasparenti ca in quiete - pupilla reagente alla luce - teos: 12 mmhg - Foo: polo post nella norma - Retina ovunque in piano.
Stanotte i disturbi erano comunque ancora presente anche se mi sto facendo l'abitudine. A cosa possono essere quindi associati? L'oculista mi ha detto ri recarmi al pronto soccorso in caso si manifestassero nuovi disturbi tipo flash ecc. Questo "sipario opaco" se ne andrà prima o poi?
Infine: posso fare attività sportiva? (per me una componente importante della mia vita, perdonatemi la frase).
Scusandomi se mi sono dilungato, Vi ringrazio anticipatamente e porgo i più cordiali saluti.
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 575 314
mio caro amico sembrerebbero fenomeni di razione vitreo retinica, visto che la retina è stata perfettamente esplorata...
le allego un mio mininforma, ma per ora per come ci racconta il quadro clinico può fare quello che desidera.
Degenerazioni retiniche periferiche
Sono alterazioni degenerative specifiche della periferia retinica.
La causa principale è una progressiva insufficienza di vascolarizzazione retinica della periferia retinica, concause sono le trazioni vitreo-retiniche periferiche e la miopia medio – elevata .
Le degenerazioni retiniche periferiche si presentano a tutte le età, più frequentemente nei soggetti miopi e nei soggetti adulti che praticano attività sportiva o attività lavorative pesanti e a volte negli anziani.
Lei degenerazioni sono più presenti generalmente nel settore retinico supero temporale.
Fra queste, quelle a palizzata, a bava di lumaca ed il pigmento focale sono le più pericolose, e la patologica aderenza vitreo-retinica presente in questi casi può causare una rottura retinica a seguito di fenomeni di trazione .
Le degenerazioni retiniche periferiche sono generalmente asintomatiche.
Se associate a trazioni vitreoretiniche periferiche, la trazione vitreale su di esse provoca la stimolazione del tessuto retinico periferico con formazione di fotopsie (lampi), alla periferia del campo visivo.
L’acuità visiva centrale non è mai interessata.
In pazienti sintomatici in presenza di fotopsie, è indispensabile l’esame biomicroscopico della periferia retinica con lente di Goldmann a tre specchi.
La degenerazione a palizzata si presenta come un’area fusiforme di assottigliamento retinico con un reticolo di strie biancastre filiformi;
al suo interno si possono trovare microfoni retinici.
La degenerazione a bava di lumaca si presenta come una area con aspetto biancastro simile alla brina.
Il pigmento focale si presenta come una chiazza di iperpigmentazione retinica.
La retinoschisi degenerativa si presenta come una area di lesioni cistiche con sdoppiamento del tessuto retinico che può progredire in senso circonferenziale.
L’esame biomicroscopico della periferia del fondo oculare ci consente di porre una corretta diagnosi. Deve comunque essere posta diagnosi differenziale fra le varie forme di degenerazioni retiniche periferiche per riconoscere ed eventualmente trattare quelle regmatogene, ossia quelle che possono dar luogo ad una rottura retinica e successivo distacco di retina. La prognosi è funzionalmente buona, a patto che vengano seguite ed eventualmente trattate con il LASER o con la CRIOTERAPIA le lesioni più pericolose.
Non vi è terapia efficace per limitare la progressione nel tempo delle degenerazioni retiniche periferiche. Vi è però una terapia profilattica efficace per prevenire un distacco di retina confinando ed isolando le degenerazioni retiniche a maggior rischio regmatogeno.
Ciò si ottiene appunto con la terapia LASER r o con crioapplicazioni, che creano una cicatrice adesiva attorno alle degenerazioni pericolose, impedendo il distacco della retina.
La terapia chirurgica vitreo retinica è da prendere in considerazione nei casi di presenza di aree di degenerazione retiniche periferiche multiple e molto estese.

LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO centralino tel 02 583951 / CUP 02 50030013