Cellophane e vitrectomia

Salve . Ho 51 anni e lo scorso dicembre ho subito una rottura della retina con versamento (emovitreo ). L'intervento chirirgico è consistito in cerchiaggio,vitrectomia e laser. L'esito sembrava soddisfacente ( notevole peggioramento della miopia ,ma comunque - con lenti a contatto il visus era sui 10/10). Purtroppo la situazione è peggiorata e ora -oltre a cataratta - è stata rilevata la presenza di " cellophane" con riduzione del visus a 8/10 . In effetti vedo piu' opacizzato e con doppi contorni il che mi crae già problemi ad es con i cartelli stradali . Il chirurgo che mi ha operato mi ha detto di attendere e vedere se eventualmente in futuro potranno esssere eseguiti i due interventi assieme ( cataratta e cellophane ). Sono veramente depresso : mi spaventa attendere fino a quando il visus sarà di soli 2-3/10 , ma so che l'operazione è difficile . Avrei alcune domande da fare :
- avendo già effettuato la vitrectomia , dovrò rifarla ? ( scusate l'ignoranza !!)
-nei forum si leggedella necessità di effettuare l'intervento al piu' presto (entro 6 mesi dal rilevamento ) per non compromettere la funzionalità dell'occhio e sperare in un parziale recupero , ma nello stesso tempo si dice di non eseguirlo con visus superiore a 2/10 . Sono confuso , quale è la via corretta da seguire ?
- E' vero che l'intervento puo' essere eseguito con strumenti microinvasivi ( dove?)ed in anestesia locale
Ringrazio per ogni suggerimento e conforto che potrò ricevere .
saluti G D
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Dr. Filippo Nocera Oculista 794 24
Caro signore,
1) non dovra' rifare la vitrectomia se e' gia' stata eseguita in maniera sufficiente e quindi questo comportera' una minore durata dell'intervento.
2) il momento in cui eseguire l'intervento e' una decisione solo clinica che va presa insieme all'oculista, quindi non ci sono paletti fissi dell'acuita' visiva ( di solito si esegue anche con visus superiore ai 210) e inoltre va valutata anche la qualita' visiva e non solo basarsi sulla quantita' (cioe' l'acuita' visiva); il limite temporale e' anch'esso relativo: es. se i suoi 810 rimangono tali per i prossimi 2 anni di certo non e' conveniente sottoporsi prima all'intervento!
3) l'intervento di solito si esegue con tecnica microinvasiva 25 Gauge e si puo' tranquillamente eseguire in anestesia locale.
Un caro saluto.

Dr. Filippo Nocera
Oculista malattie della retina e chirurgia vitreoretinica
http://www.reteimprese.it/filipponocera
Tel. 0254114910

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dottore ,
grazie tante per la sua sollecita ed esaustiva risposta ! Sono veramente sorpreso anche dall'efficacia di questo forum per me nuovo ! Scusi se abuso ...
-Mi hanno parlato di uno spessore di chellophana di circa 20 micron ; la riduzione del visus potrebbe anche essere data dalla cataratta non ancora " pronta " ma già presente ?
- Non dovendo eseguire la vitectromia , in cosa consiste la vera difficoltà dell'intervento ? Penso nell'adesione della pellicola alla retina che perciò puo' essere facilmente danneggiata , corretto ? ( scusi l'insistenza ma ho anche 2 bimbi abbastanza piccoli e sono preoccupato per la mia " efficienza " futura )
La saluto caramente e la ringrazio ancora
[#3]
Dr. Filippo Nocera Oculista 794 24
Caro utente,
la cataratta puo' influire sicuramente nella riduzione del visus, bisogna solo capire clinicamente di quanto ( molto poco, poco, il 50% etc.).
La difficolta' sta in un intervento in cui bisogna entrare nel bulbo oculare e separare la membrana epiretinica spessa solo 20 micron dalla regione maculare, che e' la regione piu' importante della retina per la visione.
In defininiva pero', come anche detto nella precedente risposta, se la sua acuita' visiva attuale e' di 810 io non farei niente e aspetterei....
Un caro saluto.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie ancora per la Sua cortesia
Cari saluti
G.D.
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