Gengive infiammate
Gentili Dottori,
sono stata un paio di giorni fa ad effettuare una visita di controllo e una pulizia dei denti dal dentista.
Il dentista mi ha detto che sui denti inferiori centrali si era accumulato un po' di tartaro, sia davanti che dietro, e ciò ha portato ad un'infiammazione delle gengive. In effetti i "triangolini" di gengiva tra un dente e l'altro risultano arrossati e un po' gonfi, e quando lavavo i denti sanguinavano subito.
Inoltre, mi sembra che i denti inferiori centrali siano un po' più scoperti, cioè che le gengive si siano leggermente ritirate.
Il dentista mi ha detto di fare una panoramica della bocca, e che converrebbe fare una sorta di pulizia approfondita delle gengive inferiori (non mi ricordo come ha chiamato il procedimento). Se questo non dovesse bastare, le gengive andranno "aperte chirurgicamente" per poter pulire bene.
La domanda è questa: adesso che ho effettuato la pulizia dei denti, occorre comunque eseguire i procedimenti di cui mi parlava il dentista?
A cosa servono, se ormai il tartaro visibile è stato tolto?
Non c'è modo che l'infiammazione delle gengive vada via da sola o quanto meno utilizzando qualche prodotto specifico?
Ho notato che da quando ho pulito i denti le gengive sanguinano molto meno, anche se sono ancora infiammate. Può darsi che tornino pian piano a ricoprire le parti di dente da cui si sono ritirate?
Il tipo di pulizia che il dentista vuole effettuare sulle gengive è abbastanza costoso (sui 500 euro), vorrei farlo solo se strettamente necessario...
Grazie per la disponibilità,
cordiali saluti
sono stata un paio di giorni fa ad effettuare una visita di controllo e una pulizia dei denti dal dentista.
Il dentista mi ha detto che sui denti inferiori centrali si era accumulato un po' di tartaro, sia davanti che dietro, e ciò ha portato ad un'infiammazione delle gengive. In effetti i "triangolini" di gengiva tra un dente e l'altro risultano arrossati e un po' gonfi, e quando lavavo i denti sanguinavano subito.
Inoltre, mi sembra che i denti inferiori centrali siano un po' più scoperti, cioè che le gengive si siano leggermente ritirate.
Il dentista mi ha detto di fare una panoramica della bocca, e che converrebbe fare una sorta di pulizia approfondita delle gengive inferiori (non mi ricordo come ha chiamato il procedimento). Se questo non dovesse bastare, le gengive andranno "aperte chirurgicamente" per poter pulire bene.
La domanda è questa: adesso che ho effettuato la pulizia dei denti, occorre comunque eseguire i procedimenti di cui mi parlava il dentista?
A cosa servono, se ormai il tartaro visibile è stato tolto?
Non c'è modo che l'infiammazione delle gengive vada via da sola o quanto meno utilizzando qualche prodotto specifico?
Ho notato che da quando ho pulito i denti le gengive sanguinano molto meno, anche se sono ancora infiammate. Può darsi che tornino pian piano a ricoprire le parti di dente da cui si sono ritirate?
Il tipo di pulizia che il dentista vuole effettuare sulle gengive è abbastanza costoso (sui 500 euro), vorrei farlo solo se strettamente necessario...
Grazie per la disponibilità,
cordiali saluti
[#1]
Dentista
gentile utente, se il suo problema è limitato alla sola gengiva marginale, la seduta di pulizia dei denti è sufficente, non ci sarà più sanguinamento e la gengiva non sarà più gonfia. Se invece oltre alla gengiva marginale c'è pure una infammazione più profonda per accumulo di tartaro sottogengiva con formazione di tasche parodontali oltre alla pulizia dei denti è indicato fare la levigatura radicolare, fino ad aprire un lembo gengivale nelle zone più profonde.
La gengiva che presenta una recessione non torna spontaneamente nella sua posizione originale.
Per quanto riguarda i costi non possiamo dare per nostre regole un parere.
La gengiva che presenta una recessione non torna spontaneamente nella sua posizione originale.
Per quanto riguarda i costi non possiamo dare per nostre regole un parere.
[#2]
Gentile Paziente,
in genere la levigatura radicolare è un procedimento riservato a delle forme diciamo più gravi di malattia parodontale come la parodontosi e non alla gengivite.
Quello che mi lascia perplesso è che il collega le abbia richiesto unortopanoramica, quando è risaputo che l'esame più idoneo a valutare se non altro i danni già causati dalla malattia e l'eventuale presenza di tartaro sottogengivale è il cosiddetto full-endorale, vale a dire una serie di piccole radiografie eseguite dente per dente.
Inoltre bisognerebbe eseguire un "sondaggio parodontale", bisognerebbe cioè misurare con un chiamiamolo righello gengivale l'entità del riassorbimento osseo.
Come diceva il collega che mi ha preceduto generalmente le gengive non riprendono mai la loro posizione che avevano prima dell'instaurarsi della malattia, fatta eccezione per un modesto fenomeno assolutamente non predicibile, che prende il nome di creeping attachment, che comporta un minimo riarrampicarsi della gengiva lungo la superficie radicolare perfettamente detersa e levigata.
Quanto ai costi capisce bene che dipenono da diversi fattori (la piazza in cui opera il collega, la sua esperienza, la sua professionalità, la sua competenza, la gravità della malattia) per cui non mi posso esprimere in merito.
Cordialmente
in genere la levigatura radicolare è un procedimento riservato a delle forme diciamo più gravi di malattia parodontale come la parodontosi e non alla gengivite.
Quello che mi lascia perplesso è che il collega le abbia richiesto unortopanoramica, quando è risaputo che l'esame più idoneo a valutare se non altro i danni già causati dalla malattia e l'eventuale presenza di tartaro sottogengivale è il cosiddetto full-endorale, vale a dire una serie di piccole radiografie eseguite dente per dente.
Inoltre bisognerebbe eseguire un "sondaggio parodontale", bisognerebbe cioè misurare con un chiamiamolo righello gengivale l'entità del riassorbimento osseo.
Come diceva il collega che mi ha preceduto generalmente le gengive non riprendono mai la loro posizione che avevano prima dell'instaurarsi della malattia, fatta eccezione per un modesto fenomeno assolutamente non predicibile, che prende il nome di creeping attachment, che comporta un minimo riarrampicarsi della gengiva lungo la superficie radicolare perfettamente detersa e levigata.
Quanto ai costi capisce bene che dipenono da diversi fattori (la piazza in cui opera il collega, la sua esperienza, la sua professionalità, la sua competenza, la gravità della malattia) per cui non mi posso esprimere in merito.
Cordialmente
Dott. Giuseppe Marano - Odontoiatra -
Specialista in Chirurgia Odontostomatologica
http://www.giuseppemarano.it
[#3]
Ex utente
Vi ringrazio per le risposte, e per la rapidità.
Il dentista mi ha proprio detto che andrà fatta la levigatura radicolare, ma non ha effettuato alcun esame per accertare la presenza di tartaro sottogengivale.
Ha solo effettuato la pulizia dei denti, mi ha prescritto la panoramica per verificare la necessità di altri lavori e mi ha detto di prendere intanto appuntamento per iniziare con la levigatura, che richiederà almeno 4 sedute.
Io non posso in effetti stabilire con certezza la presenza o meno di tartaro sottogengivale, e a questo punto mi chiedo come abbia fatto il collega a stabilirla con certezza senza aver fatto alcun esame specifico.
Io vedo che i triangolini di gengiva tra un dente e l'altro sono leggermente gonfi e arrossati, e che sanguinavano abbastanza prima della pulizia; ma vedo anche che da quando ho pulito i denti sanguinano poco o niente e nemmeno mi fanno male, e mi chiedevo se vale la pena aspettare di vedere se le gengive a poco a poco si sgonfiano da sole, o magari con l'ausilio di qualche risciacquo con prodotti specifici.
Come mi consigliate di procedere a questo punto?
Aspettare, utilizzare prodotti specifici o subito la levigatura? La panoramica cosa dirà di più?
E poi l'altra cosa che mi chiedevo è questa: una volta risolto il problema (da solo o con la levigatura, o come diceva il dentista addirittura con la chirurgia) potrà crearmi problemi il fatto che i denti sono un po' più scoperti dalle gengive o se la situazione generale e l'igiene orale vengono tenuti sotto controllo la situazione rimarrà stabile?
Infine, volevo chiedervi un parere sull'utilizzo casalingo di un idropulsore per l'igiene orale, so che consente la pulizia approfondita tra un dente e l'altro, ma ho sentito pareri discordanti sul suo utilizzo.
Grazie ancora, sono un po' preoccupata perchè proprio in questo periodo mia madre, che è ancora giovane, mi raccontava che ha la piorrea e che non può fare nulla per fermarla, vorrei evitare di arrivare a quel punto o cercare di prevenire o ritardare in ogni maniera possibile situazioni come quella...
Cordiali saluti
P.S. Sul costo della levigatura di 500 euro non mi pronuncio, quello che intendevo dire è che è un costo un po' alto per ME, per le mie possibilità, e dal momento che sicuramente ci sarà qualche altro lavoro da fare (ad esempio qualche carietta) mi chiedevo se è proprio necessaria la levigatura o se magari il problema se risolverà da solo.
Grazie di cuore :)
Il dentista mi ha proprio detto che andrà fatta la levigatura radicolare, ma non ha effettuato alcun esame per accertare la presenza di tartaro sottogengivale.
Ha solo effettuato la pulizia dei denti, mi ha prescritto la panoramica per verificare la necessità di altri lavori e mi ha detto di prendere intanto appuntamento per iniziare con la levigatura, che richiederà almeno 4 sedute.
Io non posso in effetti stabilire con certezza la presenza o meno di tartaro sottogengivale, e a questo punto mi chiedo come abbia fatto il collega a stabilirla con certezza senza aver fatto alcun esame specifico.
Io vedo che i triangolini di gengiva tra un dente e l'altro sono leggermente gonfi e arrossati, e che sanguinavano abbastanza prima della pulizia; ma vedo anche che da quando ho pulito i denti sanguinano poco o niente e nemmeno mi fanno male, e mi chiedevo se vale la pena aspettare di vedere se le gengive a poco a poco si sgonfiano da sole, o magari con l'ausilio di qualche risciacquo con prodotti specifici.
Come mi consigliate di procedere a questo punto?
Aspettare, utilizzare prodotti specifici o subito la levigatura? La panoramica cosa dirà di più?
E poi l'altra cosa che mi chiedevo è questa: una volta risolto il problema (da solo o con la levigatura, o come diceva il dentista addirittura con la chirurgia) potrà crearmi problemi il fatto che i denti sono un po' più scoperti dalle gengive o se la situazione generale e l'igiene orale vengono tenuti sotto controllo la situazione rimarrà stabile?
Infine, volevo chiedervi un parere sull'utilizzo casalingo di un idropulsore per l'igiene orale, so che consente la pulizia approfondita tra un dente e l'altro, ma ho sentito pareri discordanti sul suo utilizzo.
Grazie ancora, sono un po' preoccupata perchè proprio in questo periodo mia madre, che è ancora giovane, mi raccontava che ha la piorrea e che non può fare nulla per fermarla, vorrei evitare di arrivare a quel punto o cercare di prevenire o ritardare in ogni maniera possibile situazioni come quella...
Cordiali saluti
P.S. Sul costo della levigatura di 500 euro non mi pronuncio, quello che intendevo dire è che è un costo un po' alto per ME, per le mie possibilità, e dal momento che sicuramente ci sarà qualche altro lavoro da fare (ad esempio qualche carietta) mi chiedevo se è proprio necessaria la levigatura o se magari il problema se risolverà da solo.
Grazie di cuore :)
[#4]
Gentile Signora,
ribadisco la mia perplessità circa i metodi diagnostici utilizzati. La cura della malattia parodontale, se di questo si tratta, richiede un approccio diagnostico dicerto più approfondito di quanto non lo possa essere una semplice ortopanoramica. Anche le recenti acquisizioni in merito alla terapia della stesa prevedono di eseguire le levigature al massimo in due sedute distanti l'una dall'altra non più di 48 ore.
Capirà da se che per noi del forum è assolutamente impossibile formulare una diagnosi circa la necessità o meno di ulteriori terapie basandoci esclusivamente sulla descrizione dei suoi sintomi.
In merito poi al mantenimento dei risultati ottenuti, questo è un auspicio; voglio dire che l'importante è mantenerli e non farli peggiorare: in questo modo i suoi denti sono al sicuro da altre patologie parodontali.
Infine non mi trova d'accordo sull'uso dell'idropulsore: se usato male può creare più danni che benefici
Al suo posto userei uno spazzolino elettrico di ultima generazione.
Non esiti a contattarmi x ulteriori chiarimenti.
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ribadisco la mia perplessità circa i metodi diagnostici utilizzati. La cura della malattia parodontale, se di questo si tratta, richiede un approccio diagnostico dicerto più approfondito di quanto non lo possa essere una semplice ortopanoramica. Anche le recenti acquisizioni in merito alla terapia della stesa prevedono di eseguire le levigature al massimo in due sedute distanti l'una dall'altra non più di 48 ore.
Capirà da se che per noi del forum è assolutamente impossibile formulare una diagnosi circa la necessità o meno di ulteriori terapie basandoci esclusivamente sulla descrizione dei suoi sintomi.
In merito poi al mantenimento dei risultati ottenuti, questo è un auspicio; voglio dire che l'importante è mantenerli e non farli peggiorare: in questo modo i suoi denti sono al sicuro da altre patologie parodontali.
Infine non mi trova d'accordo sull'uso dell'idropulsore: se usato male può creare più danni che benefici
Al suo posto userei uno spazzolino elettrico di ultima generazione.
Non esiti a contattarmi x ulteriori chiarimenti.
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[#5]
Dentista
Il tartaro sottogengiva il suo curante lo nota sondando i solchi gengivali e poi anche con le punte di ablazione durante la seduta di igiene orale.
Se ci sono delle tasche profonde da 5 mm in poi la sola I.O. risulta insufficente.
La panoramica la consideri come una foto di gruppo, invece se uno vuole vedere i personoggi in primo piano bisogna fare come ha detto il collega Marano delle rx piccole per singoli denti o piccoli gruppi di denti. Comunque si nota nelle radiografie se c'e perdita di osso e la tipologia di perdita (orizontale o verticale).
Se lei mantiene una buona igiene orale la retrazione si arresta.
Le consiglio vivamente l'uso del filo interdentale, non trovo per mia personale esperienza molto utile l'idropulsore.
Se ci sono delle tasche profonde da 5 mm in poi la sola I.O. risulta insufficente.
La panoramica la consideri come una foto di gruppo, invece se uno vuole vedere i personoggi in primo piano bisogna fare come ha detto il collega Marano delle rx piccole per singoli denti o piccoli gruppi di denti. Comunque si nota nelle radiografie se c'e perdita di osso e la tipologia di perdita (orizontale o verticale).
Se lei mantiene una buona igiene orale la retrazione si arresta.
Le consiglio vivamente l'uso del filo interdentale, non trovo per mia personale esperienza molto utile l'idropulsore.
[#6]
Ex utente
Che gentili e veloci, Dottori!
Ho un po' di difficoltà nell'utilizzare il filo interdentale sui denti inferiori centrali perchè nella parte retrostante ho un piccolo apparecchietto di ferro (in realtà è proprio una strisciolina) che mi era stato messo per evitare che i denti, una volta terminate le cure con gli apparecchi, potessero nuovamente spostarsi.
Farò del mio meglio, e a questo punto una volta fatta la panoramica chiederò anche il parere ad un secondo specialista.
Tanto per rendervi uno pochino meglio l'idea della mia situazione, cliccando sul link sottostante potete vedere una foto delle mie gengive allo stato attuale:
http://a.imageshack.us/img294/2460/fotogengive.jpg
A me sembrano un pochino meno gonfie, sto lavando i denti con molta cura e faccio dei risciacqui al mattino con il collutorio e alla sera con acqua e sale.
Cosa ne pensate?
Grazie ancora, siete sempre gentilissimi e disponibili!
Ho un po' di difficoltà nell'utilizzare il filo interdentale sui denti inferiori centrali perchè nella parte retrostante ho un piccolo apparecchietto di ferro (in realtà è proprio una strisciolina) che mi era stato messo per evitare che i denti, una volta terminate le cure con gli apparecchi, potessero nuovamente spostarsi.
Farò del mio meglio, e a questo punto una volta fatta la panoramica chiederò anche il parere ad un secondo specialista.
Tanto per rendervi uno pochino meglio l'idea della mia situazione, cliccando sul link sottostante potete vedere una foto delle mie gengive allo stato attuale:
http://a.imageshack.us/img294/2460/fotogengive.jpg
A me sembrano un pochino meno gonfie, sto lavando i denti con molta cura e faccio dei risciacqui al mattino con il collutorio e alla sera con acqua e sale.
Cosa ne pensate?
Grazie ancora, siete sempre gentilissimi e disponibili!
[#7]
Non sarà certo la foto a permettermi di fare diagniosi...
Quanto all'uso del filo interdentale questo può essere ovviato usando degli scovolini molto piccoli ovvero, ancora meglio, usando il Superfloss dell'OralB.
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Quanto all'uso del filo interdentale questo può essere ovviato usando degli scovolini molto piccoli ovvero, ancora meglio, usando il Superfloss dell'OralB.
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[#8]
Ex utente
Gent.le Dr. Marano,
ho seguito il suo consiglio e sto utilizzando il Superfloss dell'OralB, così riesco a pulire bene anche tra i denti dietro cui ho l'apparecchio.
Adesso, in attesa di effettuare la panoramica, sto lavando i denti con molta cura, utilizzo sempre il filo interdentale e faccio dei risciacqui con il collutorio a base di clorexidina.
Solo un paio di cose: ho notato che su uno dei denti su cui dovrei effettuare la levigatura si vede un filino nero, dove il dente si congiunge alla gengiva; non viene via lavandolo, potrebbe trattarsi di tartaro? E' difficile da vedere bene, perchè si trova un po' sotto la gengiva.
E poi l'altra cosa che volevo chiedere è questa: ho visto che da quando lavo i denti con molta cura a volte mi fanno un po' male le gengive, specie appena dopo mangiato e prima di lavare i denti: può essere per il fatto che il mangiare si infila nelle gengive o per qualche altro motivo?
Grazie mille, cordiali saluti
ho seguito il suo consiglio e sto utilizzando il Superfloss dell'OralB, così riesco a pulire bene anche tra i denti dietro cui ho l'apparecchio.
Adesso, in attesa di effettuare la panoramica, sto lavando i denti con molta cura, utilizzo sempre il filo interdentale e faccio dei risciacqui con il collutorio a base di clorexidina.
Solo un paio di cose: ho notato che su uno dei denti su cui dovrei effettuare la levigatura si vede un filino nero, dove il dente si congiunge alla gengiva; non viene via lavandolo, potrebbe trattarsi di tartaro? E' difficile da vedere bene, perchè si trova un po' sotto la gengiva.
E poi l'altra cosa che volevo chiedere è questa: ho visto che da quando lavo i denti con molta cura a volte mi fanno un po' male le gengive, specie appena dopo mangiato e prima di lavare i denti: può essere per il fatto che il mangiare si infila nelle gengive o per qualche altro motivo?
Grazie mille, cordiali saluti
[#9]
Salve,
il filino nero che vede potrebbe essere del tartaro sottogengivale oppure una pigmentazione da clorexidina.
In entrambe i casi solo l'igiene professionale è in grado di rimuoverlo.
Quanto ai fastidi che avverte potrebbero essere legati all'utilizzo di uno spazzolino troppo duro o ad un non corretto uso del filo.
Le ricordo che il filo va utilizzato una sola volta al giorno (a meno che non ci siano dei grossolani residui di cibo da rimuovere) e semplicemente accarezzando i denti senza eseguire alcun movimento "a seghetto".
Non esiti a contattarmi per ulteriori chiarimenti.
La saluto cordialmente
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il filino nero che vede potrebbe essere del tartaro sottogengivale oppure una pigmentazione da clorexidina.
In entrambe i casi solo l'igiene professionale è in grado di rimuoverlo.
Quanto ai fastidi che avverte potrebbero essere legati all'utilizzo di uno spazzolino troppo duro o ad un non corretto uso del filo.
Le ricordo che il filo va utilizzato una sola volta al giorno (a meno che non ci siano dei grossolani residui di cibo da rimuovere) e semplicemente accarezzando i denti senza eseguire alcun movimento "a seghetto".
Non esiti a contattarmi per ulteriori chiarimenti.
La saluto cordialmente
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Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 15.4k visite dal 29/08/2010.
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Approfondimento su Salute orale
Igiene dentale, carie, afte e patologie della bocca: tutto quello che devi sapere sulla salute orale e sulla prevenzione dei disturbi di denti e mucosa boccale.