Piccole lesioni gengive

Buongiorno, da un pò di tempo mi capita che, a intervalli di mesi, si forma una piccola lesione sulla gengiva tra un dente e l'altro, in genere sempre nello stesso posto, dolorante solo durante e dopo essermi lavata i denti. Quando capita faccio dei cicli di "laser"d al mio dentista e la cosa si risolve. Siccome è la 4° o 5° volta che mi capita in 2 anni vorrei sapere a cosa può essere dovuto e gli eventuali provvedimenti da prendere. Il mio dentista mi cura ma non mi sa dire come mai mi capita!!grazie
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Attivo dal 2010 al 2010
Dentista
Caro Signore...non si risolve perchè il laser in Parodontologia serve poco o niente! ... anzi può essere adirittura nocivo se per disgrazia "toccasse" l'osso poichè è necrotizzante su di esso....si tratta certamento di un interessamento patologico del Parodonto = Gengiva ed Osso = il tessito che sostiene il dente e potrebbe essere una semplice Gengivite o qualcosa di più seri tipo la Parodontite per cui sarebbe il caso che si facesse visitare da un Parodontologo .........le spiego ......:.....:............la Parodontite è una infiammazione come le spiego più sotto…le rispondo nel modo in cui spiego ai miei pazienti in studio, cosa sia una tasca parodontale e come si arriva ad una diagnosi e come si imposta una terapia…ecco: " Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto, nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l’osso che sta sotto intorno al dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente, Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente all’osso e l’Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale". In pratica è come se fosse una ferita e come ogni ferita tenta di guarire facendo "granuleggiare" un tessuto che appunto si chiama di Granulazione, che cerca di chiudere questa ferita, ma non lo può fare per vari motivi che non sto a spiegare. La caratteristica di tutte le Parodontiti è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto "anarchico". Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no! È importante sapere che esistono vari tipi di Parodontiti, ma comune denominatore è quanto ho spiegato sopra. Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che ho usato prima durante la visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenza e leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà!. Se la malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane…il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro, compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Ora è intuibile per Lei, quello che devo fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling, in anestesia per contatto (basta uno Spray di anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi! IL Curettage e Scaling è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni, dalla lucidatura dei denti. Si fa tutto in una seduta … molti preferiscono in più sedute. Io preferisco una sola seduta, lunga anche un paio d’ore o poco più, ma il tessuto infetto viene portato via in una sola volta, non rischia così la reinfezione delle tasche, se passa troppo tempo dalla prima all’ultima. Questo sotto copertura Antibiotica. Tenga presente che un Curettage fatto bene abbassa la carica batterica dell’95-98 % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm, può bastare il Curettage e Scaling, magari ripetuto più volte, per "guarire" ma anche per l’organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", in questo caso le Tasche Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a distanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione! In quella sede che chiameremo Seconda Visita Parodontale, dopo questa preparazione iniziale, prenderò visione degli altri dati diagnostici raccolti in questa parte chiamata di Preparazione Iniziale Parodontale, ossia le Rx indorali, i modelli di studio che avrò rilevato con delle impronte e montato su un aricolatore che riproduce i movimenti della sua bocca! Così potrò studiare le gengive, i rapporti dei denti tra di loro, anche per decidere un eventuale molaggio selettivo per togliere i precontatti." In questa sede si procederà anche alla pianificazione della eliminazione di tutto ciò che di irrazionale è in bocca ( restauri conservativi e protesici irrazionali, necessità di immobilizzazione temporanea o definitiva di denti con mobilità superiore al 1°, pianificazione della risoluzione di eventuali disgnazie (per le quali si segnerà una ulteriore serie di Visite anche per lo studio Cefalometrico), pianificazione di tutta la conservativa, endodonzia, chirurgia orale, Gengiviti e solo alla fine si pianificherà la "parte di riabilitazione Chirurgica Parodontale!........Arriveremo così ad una diagnosi esatta, ad emettere una Prognosi, ed infine ad un ulteriore colloquio col paziente che sarà reso edotto su tutti i suoi problemi (sottolineando complicazioni, tempi, possibilità di recidive etc.). la "terapia parodontale", spesso,per la sua importanza e complessità, coinvolge tutta l’Odontoiatria. Per rispondere in modo completo alla sua domanda, cercherò di spiegarle brevemente in cosa consista la ……..TERAPIA PARODONTALE………………………. Essa consiste nel ricostruire ciò che la malattia parodontale ha distrutto: osso e gengiva ed ottenere una rigenerazione di questi tessuti, ossia la neoformazione di nuovo osso, nuovo, nuovo ligamento parodontale, nuova gengiva che si attacchi a nuovo cemento radicolare con un attacco epiteliale corto e non lungo…nel primo caso si ha una rigenerazione….quello che gli Statunitensi chiamano New Attachment = con Le metodiche rivoluzionarie GBR (Guided Bone Regeneration = Rigenerazione ossea guidata) GTR (Guided Tissue Regeneration = Rigenerazione tissutale guidata), che impedendo la proliferazione cellulare di elementi indesiderati e stimolando quelli desiderati, portano ad una rigenerazione parodontale profonda nel secondo caso si ha una ricostruzione, sempre biologicamente valida, ma molto più "fragile" e soggetta a recidive. Questa terapia la si fa con membrane, PRP, PRF (Piastrine ottenute dal sangue centrifugato, prelevato dal paziente stesso, in passato prima dell’avvento dell’HIV si usava la colla di fibrina umana omologa = Nel PRP le piastrine sono integre e vengono iniettate nel sito chirurgico, senza l’avvenuta degranulazione, in quanto non attivate col Cloruro di Calcio e solo lì, per la superficie ruvida del sito, che si rompono e rilasciano i Grow factors = fattori di crescita…… nel PRF è avvenuta la degranulazione, per rottura delle piastrine durante la centrifugazione tale che il risultato ottenuto è il coagulo di fibrina, che viene innestato a mo di membrana) , amelogenine, Acido Ialuronico, solfato di calcio, fosfati di calcio etc, osso autogeno, osso omologo, meno bene eterologo ed artificiale, usati a seconda della situazione, della profondità ed ubicazione dei difetti ossei e delle tasche parodontali…..................Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Grazie della veloce ed esaustiva risposta.
Vorrei sapere le cause che portano alla gengivite e poi alla parodontite. E come mai passano anche parecchi mesi tra un episodio e l'altro (nel mio caso).Le allego una foto (se riesco), spero si riesca a vedere. Come si può stabilire se si tratta di gengivite o se c'è qualcosa di +??grazie mille
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Attivo dal 2010 al 2010
Dentista
Caro Signore...è l’infiammazione della Gengiva Marginale Libera e La Gengiva Marginale Libera è costituita dai margini convessi della gengiva (quelli che circondano i denti), dal solco gengivale (che è quella parte di gengiva che si addossa al dente e nel cui fondo, in genere 1-2 mm., la gengiva si "attacca" al dente), dalle papille interdentali. Non il dolore che sente lei...però non è detto se l'infiammazione avesse coinvolto anche il cemento della radice! Come si cura? Con L’Igiene Orale, la Ablazione del Tartaro e il curettage e scaling (veda nei miei articoli cliccando il mio nome ed entrando nel mio profilo)Se non curata porta alla Tasca Parodontale (veda nei miei articoli cliccando il mio nome ed entrando nel mio profilo) è l’espressione patologica della Parodontite, nota con il nome volgare (nel senso che lo usava il volgo, il popolo) di Piorrea e che indica a sua volta il sintomo più evidente della Parodontite: lo 'scolo di pus', ossia l’ascesso Parodontale il cui termine medico è 'Parulide', propria degli stadi acuti e spesso terminali della malattia, con 'espulsione dei denti' e che si forma proprio per la presenza della 'famigerata Tasca Parodontale'. L’origine infiammatoria spiega gli effetti benefici e preventivi dell’Igiene Orale che diminuisce i microbi eliminando la Placca Batterica dei quali essa è "infarcita" Oltre ai microbi si sovrappongono cause ben più complesse nella formazione (Eziologia) della Parodontite, come il sistema immunitario e, in particolare, l’interazione tra batteriologia (microbi) ed immunologia...........LA PARODONTITE l'ho abbondantemente descritta nel precedente post di risposta .... Cordialmente
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Attivo dal 2008 al 2011
Dentista
Gentile utente,
il suo problema può avere una duplice origine.
Bisogna valutare la vitalità dei denti contigui alla lesione per capire se è di natura endodontica (per intenderci per un problema interno del dente) o di natura parodontale.

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