Innesto gengivale

Buongiorno,

circa 4 mesi fa ho fatto un intervento chirurgico per rimediare a una lieve recessione gengivale nell'incisivo inferiore. Per risolvere definitivamente il problema, Il mio dentista mi ha suggerito l'innesto gengivale, ovvero mi ha prelevato un pezzo di tessuto dal palato e me l'ha cucito nel colletto scoperto. Prima di fare questo mi ha però fatto un'otturazione (almeno credo che possa definirisi cosi) perchè mi ha detto che lo smalto era eroso. Purtroppo per un errore suo (o mio non lo so) nel post operatorio ho perso un punto di sutura mandando all'aria tutto l'intervento, che dovrò ripetere tra poche settimane. Durante questi mesi ho letto un pò di cose su internet tra le quali una che mi spaventa. Su un forum simile a questo, un dentista scrive che un innesto gengivale non può essere assolutamente fatto su un dente che ha un'otturazione perchè afferma che l'innesto non avrebbe alcun successo in quanto la gengiva aggiunta non aderirebbe in un dente che ha una "patina artificiale". Ora mi chiedo, sono nelle mani di uno squilibrato incompetente?

Qualcuno mi aiuti perchè io non ci dormo la notte al pensiero di rovinarmi la bocca.


Ringrazio per la collaborazione e la disponibilità.
[#1]
Dr. Maurizio Macrì Dentista, Gnatologo 433 13 2
Gentile paziente , prima di procedere ad un innesto gengivale libero è fondamentale la diagnosi e la classificazione della lesione.
Importante stabilire se la recessione interessi o meno la gengiva aderente per stabilire entità del prelievo palatale ed anche tecnica chirurgica da eseguire.
Se, ad esempio, lei non soffre di problemi parodontali e la recessione si presenta singola sull'incisivo e non interessa il margine muco-gengivale (Classe I di Miller -inferiore ai 4 mm) , l'nnesto libero di mucosa (FGG) è indicato nel suo caso come tecnica chirurgica elettiva per coprire la recessione.

La guarigione di un FGG avviene normalmente senza complicazioni se l'innesto , circa 1 mm di spessore, contiene insieme all'epitelio (0,5 mm circa) anche parti di lamina propria.

Dopo circa due giorni vanno in necrosi alcuen parti dell'epitelio e l'innesto ha , infatti , un aspetto necrotico.

La riuscita non è determinata dall'epitelio del FGG ma dal suo connettivo sottoepiteliale. Una nuova epitelizzazione avviene dal bordo gengivale del "letto ricevente" .

Dopo una settimana l'innesto è definitivamente guarito ed è ricoperto da un nuovo e sottile strato epiteliale.

La completa cheratinizzazione avviene dopo circa quattro settimane.

Sono possibili insuccessi
se il FGG viene erroneamente posto sul letto ricevente dalla parte dell'epitelio,
se si forma un coagulo spesso tra il FGG e il letto,
se nei primi due giorni l'innesto viene spostato meccanicamente,
se si interpone materiale da otturazione sul colletto e l'innesto.

Talvolta si rende necessario smussare con il trapano il bordo tagliente alla base del colletto per non interferire con l'innesto.

Difficile, per lei , stabilire in quali di queste complicanze è incappata.

Cordiali saluti

Dr. Maurizio Macrì
Odontoiatra

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio Dr. Macrì.
Purtroppo non riesco a darle dettagli maggiori sul mio caso e per me è ovviamente difficile capire. Ma secondo lei, si può comunque fare l'innesto anche se ho questa otturazione (sperando che vada bene)? Io l'ho sempre avute perchè già nel 2010 un altro dentista avevo ritenuto opportuno proteggere il colletto.

La ringrazio

[#3]
Dr. Armando Ponzi Dentista, Anatomopatologo, Gnatologo, Medico estetico 2.1k 56 18
Gentile paziente
Tecnicamente è preferibile rimuovere le vecchie otturazioni e far combaciare l'innesto alla radice opportunamente condizionata e curettata.
Ne parli in modo più approfondito col suo dentista, poi come le dice il collega Macrì, è FONDAMENTALE la corretta diagnosi secondo Miller (le varie classi hanno diversi margini di successo, dal 100% al 20% circa)
Cordiali saluti

Dr. Armando Ponzi
www.sgfmedical.it

[#4]
Dr. Maurizio Macrì Dentista, Gnatologo 433 13 2
Gentile paziente,
un innesto su di una otturazione non si esegue in quanto non si attaccherebbe al materiale artificiale che è anche destinato a contaminazione batterica e modifiche strutturali nel tempo; si formerebbe , inoltre, una tasca parodontale in corrispondenza dell'otturazione ove mai parzialmente attecchisse l'innesto.

Prima si procede alla chirurgia mucogengivale, poi ,a guarigione ottenuta, si possono curare piccole erosioni scoperte del colletto in modo conservativo con materiali adesivi .


Cordiali saluti
[#5]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Ponzi, la ringrazio per il suo intervento. Quando andrò dal mio dentista chiederò esattamente cosa mi ha fatto prima dell'innesto (la vecchia otturazione l'avevo persa e me ne ha fatto un'altra poco prima dell'intervento). In realtà non so se sia esattamente un otturazione ma credo di si perchè, dopo avermi messo una sorta d'impasto, mi hanno puntato quella luce/laser per qualche minuto!!!

Temo di rimetterci in tutta questa storia!

Grazie ancora
[#6]
Dr. Marco Capozza Dentista, Ortodontista, Gnatologo 634 18 3
L'innesto gengivale richiede una valutazione accurata del sito ricevente, dove è presente il difetto. L'innesto non ha una propria capacità vitale e non si può paragonare ai trapianti. Richiede insomma una buona preparazione del sito purchè ne esistano le condizioni.
E' meglio chiedere al dentista quali risultati intende ottenere in modo che non ci siano aspettative poco verosimili. Inoltre è meglio chiedere al dentista quali possibilità di successo si aspetta anche per quel risultato.
La presenza di ricostruzioni sul sito ricevente impedisce la buona riuscita dell'intervento. Si vedono in letteratura interventi riusciti nonostante otturazioni ma non li considero lo standard. Se l'otturazione è sul dente ma lontana, non costituisce un problema.
Saluti

Dott. Marco Capozza
https://www.dentista.lecce.it/

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