Melanoma avanzato
Mia madre 66 anni operata di melanoma dorsale IV stadio di clark nel 97 e successivo svuotamento ascellare nel 2007 presso il suo centro rileva nella tc di pochi giorni fa:
Formazione nodulare solida di 2x1,5cm in sede ascellare media dx che mostra impregnazione di mdc (localizzazione secondaria?)
Fegato aumentato di volume, a densità disomogenea per la presenza, in corrispondenza sel III segmento, di una grossolana formazione espansiva di 7x4 cm con enhacement del verosimile tipo secondario a parziale sviluppo esifitico in regione epigastrica.
Presenza di multiple, grossolane tumefazioni linfonodali in sede celiaco-mesenterica di 4,4 e 3 cm,ed in sede intetercavoaortica e periaortica, da 1 a 3 cm. Area di addensamento a carico del soma di D8, del peduncolo destro di D11, di L3 del sacro, dell'ala iliaca di sinistra, di verosimile natura secondaria.
1)Il punto interrogativo relativo al nodulo in sede ascellare rivela il dubbio di metastasi legate ad un nuovo tumore presente in tale zona e non al melanoma?
2)sta per iniziare il secondo dei due cicli previsti con temodal (110mg)+ cisplatino è corretta cone scelta chemioterapica? cosa dobbiamo ragionevolmente aspettarci da una nuova tac
3)siamo in attesa di poter accedere all'uso dell'ipilimumab o nel caso dovesse essere positiva alla mutazione V600 del Braf al farmaco adeguato.
4) la metastasi al fegato, a quanto dice l'oncologo, è esterna, ma vicina ad esso, è un tentativo di tranquillizzarci?l'oncologo è fiducioso, ma io documentandomi su internet ho i brividi, sopratutto perchè ho il dubbio che la sua fiducia sia ostentata nel tentativo di non pemettere a mia madre di mollare e di spingerla a lottare. mia madre è asintomatica.
grazie a chiunque mi aiuti
Formazione nodulare solida di 2x1,5cm in sede ascellare media dx che mostra impregnazione di mdc (localizzazione secondaria?)
Fegato aumentato di volume, a densità disomogenea per la presenza, in corrispondenza sel III segmento, di una grossolana formazione espansiva di 7x4 cm con enhacement del verosimile tipo secondario a parziale sviluppo esifitico in regione epigastrica.
Presenza di multiple, grossolane tumefazioni linfonodali in sede celiaco-mesenterica di 4,4 e 3 cm,ed in sede intetercavoaortica e periaortica, da 1 a 3 cm. Area di addensamento a carico del soma di D8, del peduncolo destro di D11, di L3 del sacro, dell'ala iliaca di sinistra, di verosimile natura secondaria.
1)Il punto interrogativo relativo al nodulo in sede ascellare rivela il dubbio di metastasi legate ad un nuovo tumore presente in tale zona e non al melanoma?
2)sta per iniziare il secondo dei due cicli previsti con temodal (110mg)+ cisplatino è corretta cone scelta chemioterapica? cosa dobbiamo ragionevolmente aspettarci da una nuova tac
3)siamo in attesa di poter accedere all'uso dell'ipilimumab o nel caso dovesse essere positiva alla mutazione V600 del Braf al farmaco adeguato.
4) la metastasi al fegato, a quanto dice l'oncologo, è esterna, ma vicina ad esso, è un tentativo di tranquillizzarci?l'oncologo è fiducioso, ma io documentandomi su internet ho i brividi, sopratutto perchè ho il dubbio che la sua fiducia sia ostentata nel tentativo di non pemettere a mia madre di mollare e di spingerla a lottare. mia madre è asintomatica.
grazie a chiunque mi aiuti
[#1]
Gentile Utente,
si tratta di una condizione di malattia assai assai seria. La terapia impostata è idonea, quantomeno per contenere la malattia e renderla stabile il meglio ed il più a lungo possibile. Il melanoma risente assai favorevolmente del controllo da parte del sistema immunitario ed in quest'ottica suggerirei di affiancare alle terapie in corso delle applicazioni di ipertermia capacitiva profonda ed ipertermia total body (vedi sito www.ipertermiaroma.it ). Utile una scintigrafia ossea total body per verificare nel dettaglio e con accuratezza lo stato dello scheletro.
Cari saluti
si tratta di una condizione di malattia assai assai seria. La terapia impostata è idonea, quantomeno per contenere la malattia e renderla stabile il meglio ed il più a lungo possibile. Il melanoma risente assai favorevolmente del controllo da parte del sistema immunitario ed in quest'ottica suggerirei di affiancare alle terapie in corso delle applicazioni di ipertermia capacitiva profonda ed ipertermia total body (vedi sito www.ipertermiaroma.it ). Utile una scintigrafia ossea total body per verificare nel dettaglio e con accuratezza lo stato dello scheletro.
Cari saluti
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#2]
Utente
Grazie infinite per la risposta
ho letto che all'AZIENDA OSPEDALIERA S. ANNA E S. SEBASTIANO di Caserta praticano terapia itertermica, domani provo a telefonare. Penso di dover accennare di questa terapa all'oncologo che ha in cura mia madre da anni. Ho letto dell'esistenza di un fungo "maitake" che ha buone proprietà immunologiche, lei cosa ne pensa? Mia madre è una persona forte e disposta a lottare, questo, l'aiuterà. Mi chiedo però come sia possibile in sei mesi (dall'ltima tac che non rilevava asolutamente nulla) una situazione così radicalmente cambiata. A cosa servono i controlli periodici e costanti a cui i pazienti si sotttopongono se in soli sei mesi la situazione è suscettibile di un peggioramento così radicale? perchè i tempi per poter accedere all'immunoterapia sono così lunghi (siamo in attesa da quasi due mesi) quando in gioco c'è una vita umana?
scusi lo sfogo e il disturbo, ma comprenda la mia condizione psicologica.
ho letto che all'AZIENDA OSPEDALIERA S. ANNA E S. SEBASTIANO di Caserta praticano terapia itertermica, domani provo a telefonare. Penso di dover accennare di questa terapa all'oncologo che ha in cura mia madre da anni. Ho letto dell'esistenza di un fungo "maitake" che ha buone proprietà immunologiche, lei cosa ne pensa? Mia madre è una persona forte e disposta a lottare, questo, l'aiuterà. Mi chiedo però come sia possibile in sei mesi (dall'ltima tac che non rilevava asolutamente nulla) una situazione così radicalmente cambiata. A cosa servono i controlli periodici e costanti a cui i pazienti si sotttopongono se in soli sei mesi la situazione è suscettibile di un peggioramento così radicale? perchè i tempi per poter accedere all'immunoterapia sono così lunghi (siamo in attesa da quasi due mesi) quando in gioco c'è una vita umana?
scusi lo sfogo e il disturbo, ma comprenda la mia condizione psicologica.
[#3]
Gentile Utente,
è possibile chiamare l'Associazione Europea di Ipertermia oncologica (www.assie.it) per verificare qual'è il centro di ipertermia più vicino al proprio domicilio. Certamente è opportuno coinvolgere l'oncologo curante nel percorso complementare di ipertermia (a maggior ragione per il fatto che è terapia riconosciuta dal SSN seppur poco conosciuta e praticata). I controlli periodici servono per cogliere una eventuale ripresa di malattia il prima possibile; talvolta purtroppo la crescita delle cellule tumorali è imprevedibilmente tumultuosa. Per quanto riguarda i tempi di attesa per l'immunoterapia non saprei cosa dire: occorre parlarne con l'istituto erogante la terapia.
cari saluti
è possibile chiamare l'Associazione Europea di Ipertermia oncologica (www.assie.it) per verificare qual'è il centro di ipertermia più vicino al proprio domicilio. Certamente è opportuno coinvolgere l'oncologo curante nel percorso complementare di ipertermia (a maggior ragione per il fatto che è terapia riconosciuta dal SSN seppur poco conosciuta e praticata). I controlli periodici servono per cogliere una eventuale ripresa di malattia il prima possibile; talvolta purtroppo la crescita delle cellule tumorali è imprevedibilmente tumultuosa. Per quanto riguarda i tempi di attesa per l'immunoterapia non saprei cosa dire: occorre parlarne con l'istituto erogante la terapia.
cari saluti
[#4]
Utente
Gentilissimo dottore
ho provato a chiamare, ma al centro più vicino per mancanza di personale, la macchina non è operativa, ci sono altri centri, ma come posso spostare mia madre, che domani ricomincerà un nuovo ciclo di chemio, con una certa frequenza? si muore dottore, non solo per la malattia, ma anche per i ritardi, le mancanze del SSN a volte. Stiamo pensando di rivolgerci ad un centro privato, ma riusciremo, materialmente a sostenere la spesa? Sa una cosa? in tutta questa vicenda, l'unica persona davvero dedita al suo lavoro è l'oncologo: sempre pronto a dar forza, ad infondere speranza almeno a mia madre.
La ringrazio tanto per il tempo che mi dedica perchè, mi creda non è così frequente trovare persone che fanno qualcosa per nulla.
Grazie
ho provato a chiamare, ma al centro più vicino per mancanza di personale, la macchina non è operativa, ci sono altri centri, ma come posso spostare mia madre, che domani ricomincerà un nuovo ciclo di chemio, con una certa frequenza? si muore dottore, non solo per la malattia, ma anche per i ritardi, le mancanze del SSN a volte. Stiamo pensando di rivolgerci ad un centro privato, ma riusciremo, materialmente a sostenere la spesa? Sa una cosa? in tutta questa vicenda, l'unica persona davvero dedita al suo lavoro è l'oncologo: sempre pronto a dar forza, ad infondere speranza almeno a mia madre.
La ringrazio tanto per il tempo che mi dedica perchè, mi creda non è così frequente trovare persone che fanno qualcosa per nulla.
Grazie
[#6]
Utente
Gentile dottore
mia madre ha terminato il terzo ciclo di chemioterapia con temodal più cisplatino. La nuova tac ha come referto esattamente lo stesso della vecchia (nessuna progressione, nessuna regressione) l'oncologa ha tenuto il cd perchè dalle lastre rileva delle zone necrotiche al fegato non evidenziate dal referto.Asserisce inoltre che la massa nodulare al seno, ben evidente alla palpazione in passato, nn si avverte più anche se evidenziata dalla tac, darà una risposta certa al prossimo incontro dopo un controllo attento. come devo considerare queste considerazioni?io ho fiducia nell'oncologa (alla quale però non posso fare domande dirette perchè mia madre è presente e non voglio turbarla) com'è possibile una tale leggerezza da parte di un centro diagnostico?è positiva una non progressione della malattia anche se non c'è regressione? quanto tempo durano gli effetti della chemio (nel senso di ostacolare una eventuale progressione)? al prossimo incontro mia madre inizierà ipilimumab per 4 cicli ogni 21 giorni, cosa devo aspettarmi al termine? perchè non è possibile resecare almeno la metastasi al fegato che è quella di dimensioni maggiori?
la ringrazio tanto per il tempo che mi dedicherà.
mia madre ha terminato il terzo ciclo di chemioterapia con temodal più cisplatino. La nuova tac ha come referto esattamente lo stesso della vecchia (nessuna progressione, nessuna regressione) l'oncologa ha tenuto il cd perchè dalle lastre rileva delle zone necrotiche al fegato non evidenziate dal referto.Asserisce inoltre che la massa nodulare al seno, ben evidente alla palpazione in passato, nn si avverte più anche se evidenziata dalla tac, darà una risposta certa al prossimo incontro dopo un controllo attento. come devo considerare queste considerazioni?io ho fiducia nell'oncologa (alla quale però non posso fare domande dirette perchè mia madre è presente e non voglio turbarla) com'è possibile una tale leggerezza da parte di un centro diagnostico?è positiva una non progressione della malattia anche se non c'è regressione? quanto tempo durano gli effetti della chemio (nel senso di ostacolare una eventuale progressione)? al prossimo incontro mia madre inizierà ipilimumab per 4 cicli ogni 21 giorni, cosa devo aspettarmi al termine? perchè non è possibile resecare almeno la metastasi al fegato che è quella di dimensioni maggiori?
la ringrazio tanto per il tempo che mi dedicherà.
[#7]
Gentile Utente,
la stabilizzazione di malattia può considerarsi un parziale risultato: sicuramente migliore di una progressione che con questo tipo di aggressiva patologia si può verificare. Se vi sono poi degli elementi di necrosi anche questo è un dato positivo. Impossibile stabilire quanto durerà la stabilizzazione e concordo con l'opportunità di impiegare il nuovo trattamento. La resecabilità di una sola delle lesioni non modifica la prognosi generale in questa condizione clinica.
un caro saluto
la stabilizzazione di malattia può considerarsi un parziale risultato: sicuramente migliore di una progressione che con questo tipo di aggressiva patologia si può verificare. Se vi sono poi degli elementi di necrosi anche questo è un dato positivo. Impossibile stabilire quanto durerà la stabilizzazione e concordo con l'opportunità di impiegare il nuovo trattamento. La resecabilità di una sola delle lesioni non modifica la prognosi generale in questa condizione clinica.
un caro saluto
[#8]
Utente
Grazie di cuore
è possibile che la formazione nodulare solida in sede ascellare sia presente nelle stesse dimensioni pur non essendo più individuabile alla palpazione? e perchè per la seconda volta nel referto compare quel punto di domanda?( la relazione recita:Formazione nodulare solida di 2x1,5cm in sede ascellare media dx che mostra impregnazione di mdc (localizzazione secondaria?)qual'è il senso del punto di domanda?)
come fare per richiedere un appuntamento con lei? in quale centro lei opera?
è possibile che la formazione nodulare solida in sede ascellare sia presente nelle stesse dimensioni pur non essendo più individuabile alla palpazione? e perchè per la seconda volta nel referto compare quel punto di domanda?( la relazione recita:Formazione nodulare solida di 2x1,5cm in sede ascellare media dx che mostra impregnazione di mdc (localizzazione secondaria?)qual'è il senso del punto di domanda?)
come fare per richiedere un appuntamento con lei? in quale centro lei opera?
[#9]
Gentile Utente,
se la formazione era prima palpabile ed ora non più è evidente che ha subito una riduzione. Il punto di domanda è legato alle caratteristiche radiologiche suggestive per localizzazione secondaria ma che non consentono di avere certezza che lo sia (dirimente sarebbe solo un ulteriore biopsia locale). I miei riferimenti sono sul sito www.ipertermiaitalia.it
Cari saluti
se la formazione era prima palpabile ed ora non più è evidente che ha subito una riduzione. Il punto di domanda è legato alle caratteristiche radiologiche suggestive per localizzazione secondaria ma che non consentono di avere certezza che lo sia (dirimente sarebbe solo un ulteriore biopsia locale). I miei riferimenti sono sul sito www.ipertermiaitalia.it
Cari saluti
[#10]
Utente
mi scusi dottore
mia madre avverte una forte pressione allo stomaco,a volte dolore. sono ancora gli effetti della chemio anche se l'ha terminata da 15 giorni o è la massa al fegato a provocare la pressione e se si come mai prima non l'avvertiva ora si anche se la situazione è invariata? possono essere le terminazioni nervose in prossimità della massa tumorale che subisce l'azione chemioterapica?lei che ne pensa? mi scusi ancora
mia madre avverte una forte pressione allo stomaco,a volte dolore. sono ancora gli effetti della chemio anche se l'ha terminata da 15 giorni o è la massa al fegato a provocare la pressione e se si come mai prima non l'avvertiva ora si anche se la situazione è invariata? possono essere le terminazioni nervose in prossimità della massa tumorale che subisce l'azione chemioterapica?lei che ne pensa? mi scusi ancora
[#11]
Gentile Utente,
impossibile dirlo senza visitare la paziente. L'addome merita di essere esplorato attentamente prima di formulare una diagnosi. In linea generale propenderei per un infiammazione del tratto gastroenterico ma restiamo nel campo delle ipotesi.
Cari saluti
impossibile dirlo senza visitare la paziente. L'addome merita di essere esplorato attentamente prima di formulare una diagnosi. In linea generale propenderei per un infiammazione del tratto gastroenterico ma restiamo nel campo delle ipotesi.
Cari saluti
[#12]
Utente
Gentile dottor
son quì ancora a chiederle... domani mia madre eseguirà l'ultimo dei cicli previsti con ipilimumab, seguirà una tac che ci dirà la situazione.
In questi mesi ha alternato momenti di apparente condizione di salute buona ad altri in cui è stata meno bene. I sintomi che periodicamente si son manifestati son stati di pressione e dolore epigastrico, nausea, stanchezza. questi sintomi son stati tenuti sotto controllo con plasil e cortisone. Solo qualche giorno fa sembrava rinata, ma da ieri avverte una forte astenia che non le permette di stare in piedi. Le analisi effettuate qualche giorno fa rivelano valori normali tranne che per le gamma gt un pò mosse e per i valori del cortisolo molto bassi (0.91 alle 8 del mattino). Cosa misura il cortisolo? su internet capisco sia un ormone prodotto dal surrene, ma come è legato alla malattia di mia madre? perchè è così basso? valori così bassi dipendono dalla terapia con ipilimumab? da un presumibile aggravarsi della malattia?
Io la ringrazio davvero tanto e mi scuso se ancora una volta approfitto.
son quì ancora a chiederle... domani mia madre eseguirà l'ultimo dei cicli previsti con ipilimumab, seguirà una tac che ci dirà la situazione.
In questi mesi ha alternato momenti di apparente condizione di salute buona ad altri in cui è stata meno bene. I sintomi che periodicamente si son manifestati son stati di pressione e dolore epigastrico, nausea, stanchezza. questi sintomi son stati tenuti sotto controllo con plasil e cortisone. Solo qualche giorno fa sembrava rinata, ma da ieri avverte una forte astenia che non le permette di stare in piedi. Le analisi effettuate qualche giorno fa rivelano valori normali tranne che per le gamma gt un pò mosse e per i valori del cortisolo molto bassi (0.91 alle 8 del mattino). Cosa misura il cortisolo? su internet capisco sia un ormone prodotto dal surrene, ma come è legato alla malattia di mia madre? perchè è così basso? valori così bassi dipendono dalla terapia con ipilimumab? da un presumibile aggravarsi della malattia?
Io la ringrazio davvero tanto e mi scuso se ancora una volta approfitto.
[#13]
Gentile Utente,
l'ipilimumab può portare una diminuzione dell'attività surrenalica. La diminuzione del cortisolo, ormone surrenale che regola il metabolismo glicidico ed interagisce con l'assetto endocrino dell'organismo nonchè con il suo benessere, esita in astenia. E' possibile mettere in atto una terapia sostitutiva dopo un attento esame dell'assetto endocrinologico. Gli accertamenti radiologici ci diranno la condizione della malattia e l'eventuale sospensione del farmaco gioverà sui livelli ormonali.
un caro saluto
l'ipilimumab può portare una diminuzione dell'attività surrenalica. La diminuzione del cortisolo, ormone surrenale che regola il metabolismo glicidico ed interagisce con l'assetto endocrino dell'organismo nonchè con il suo benessere, esita in astenia. E' possibile mettere in atto una terapia sostitutiva dopo un attento esame dell'assetto endocrinologico. Gli accertamenti radiologici ci diranno la condizione della malattia e l'eventuale sospensione del farmaco gioverà sui livelli ormonali.
un caro saluto
[#16]
Utente
Dottore
mia madre ha terminato i cicli di ipilimumab e all'ultima tac rileva
FEGATO DI DIMENSIONI NEI LIMITI CON EVIDENZA DI SEMPLICE AREOLA CISTICA A LIVELLO DEL VIII SEGMENTO; IL IV ED IN PARTE IL LOBO SINISTRO APPARE INTERESSATO DA UNA DISCRETA COMPONENTE ETEROPRODUTTIVA INFILTRATIVA MAL DISCERNIBILE DA UN GROSSOLANO CONGLOBATO LINFONODALE RIPETITIVO OCCUPANTE IL COMPARTO PERITALE EPATICO, IL DISTRETTO SOVRAPANCREATICO, QUELLO CELIACO MESENTERICO CON DIMENSIONI GLOBALI MASSIME TRASVERSALI DI CIRCA 8X6.4 CM. TALE MASSA SOLIDA INFILTRA E STENOTIZZA SIGNIFICATIVAMENTE IL TRONCO COMUNE, LA BRANCA SINISTRA DELLA PORTA ED ANCHE L'EPATICA DI DESTRA CON SCARSO PIANO DI CLIVAGGIO CON LA MARGINALE VENTRALE DELLA TESTA PANCREATICA. GROSSOLANA NODULAZIONE RIPETITIVA è DEFINIBILE A LIVELLO DEL COMPARTO INFERIORE DEL LOBO SINISTRO EPATICO DELLE DIMENSIONI DI CIRCA 76X40 MM. GROSSOLANE LINFOADENOPATIE OCCUPANTI I DISTRETTI INTERCAVOPAERAORTICI, PARAORTICO SENISTRA NEL PIANO SOVRARENALE. L'oncologo e il medico radiologo asserivano che la situazione fosse migliorata sulla base del fatto che son scomparse le altre metastasi..
ora siamo in attesa al pronto soccorso dell'ospedale, in seguito ad un colorito giallo l'oncologo ha chiesto urgentemente esami e riscontrando che i valori epatici son tutti fuori norma ha suggerito di far così.. "sono probabilmente i dotti biliari ostruiti è necessario uno stend" mi dà una mano dottore.. a capire.. io la ringrazio
mia madre ha terminato i cicli di ipilimumab e all'ultima tac rileva
FEGATO DI DIMENSIONI NEI LIMITI CON EVIDENZA DI SEMPLICE AREOLA CISTICA A LIVELLO DEL VIII SEGMENTO; IL IV ED IN PARTE IL LOBO SINISTRO APPARE INTERESSATO DA UNA DISCRETA COMPONENTE ETEROPRODUTTIVA INFILTRATIVA MAL DISCERNIBILE DA UN GROSSOLANO CONGLOBATO LINFONODALE RIPETITIVO OCCUPANTE IL COMPARTO PERITALE EPATICO, IL DISTRETTO SOVRAPANCREATICO, QUELLO CELIACO MESENTERICO CON DIMENSIONI GLOBALI MASSIME TRASVERSALI DI CIRCA 8X6.4 CM. TALE MASSA SOLIDA INFILTRA E STENOTIZZA SIGNIFICATIVAMENTE IL TRONCO COMUNE, LA BRANCA SINISTRA DELLA PORTA ED ANCHE L'EPATICA DI DESTRA CON SCARSO PIANO DI CLIVAGGIO CON LA MARGINALE VENTRALE DELLA TESTA PANCREATICA. GROSSOLANA NODULAZIONE RIPETITIVA è DEFINIBILE A LIVELLO DEL COMPARTO INFERIORE DEL LOBO SINISTRO EPATICO DELLE DIMENSIONI DI CIRCA 76X40 MM. GROSSOLANE LINFOADENOPATIE OCCUPANTI I DISTRETTI INTERCAVOPAERAORTICI, PARAORTICO SENISTRA NEL PIANO SOVRARENALE. L'oncologo e il medico radiologo asserivano che la situazione fosse migliorata sulla base del fatto che son scomparse le altre metastasi..
ora siamo in attesa al pronto soccorso dell'ospedale, in seguito ad un colorito giallo l'oncologo ha chiesto urgentemente esami e riscontrando che i valori epatici son tutti fuori norma ha suggerito di far così.. "sono probabilmente i dotti biliari ostruiti è necessario uno stend" mi dà una mano dottore.. a capire.. io la ringrazio
Questo consulto ha ricevuto 17 risposte e 11.6k visite dal 15/05/2011.
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Approfondimento su Melanoma
Il melanoma (tumore maligno della pelle) è una forma di cancro molto aggressiva, che si sviluppa dalle cellule della pelle che producono melanina (melanociti).