Metasasi epatiche dopo k utero/isteroannissiectomia/chemio e radio

Scrivo per la mamma con la disperazione dell'unica figlia. Non ho altri parenti.

Nel febbraio 1997 la mamma fu colpita da scoppio aneurisma cerebrale, il clippaggio portò a emiplegia sx. Dopo anni di microematuria, indirizzata solo verso indagini urologiche, si identifica un K utero.
10/03/2011 Valutazione NCH: 2 aneurismi a livello carotide interna in prossimità di comunicante posteriore. Rischio rottura 1% annuo.
13/04/2011 Isteroannessiectomia bilaterale resezione appendici epiploiche a livello del sigma: adenocarcimona siero papillifero dell'endometrio pT3aNxM1.Postivo per cellulale adenocarcinomatose il washing peritoneale e postivo per infiltrazione da adocarcinoma le appendici epiploiche del sigma.
Eseguita RMN prima dell'intervento, nessun controllo radiologico dopo.
Giu-ago 2011 3 cicli chemio con taxolo 175mg/mq e carboplatino AUC 5 ( 50% dose per età). Eseguita RT sulla pelvi 45 Gy e boost endocavitario 10Gy da agoa metà ottobre 2011. Da fine ottobre a metà dicembre riprende chemio stessi farmaci per tre cicli.
31/01/2011: primo controllo Tac post operatorio confrontabile solo con UroTC del 02/04/2011. Al controllo epatico sono comparse multiple ( più di 20) e diffuse formazioni ipodense compatibili con lesioni secondarie variabili da pochi millimetri a 13 mm; i noduli di maggiori dimensioni si localizzano all'VIII e al IV segmento quest'ultimo in sede sottoglissoniana. Invariato per dimensioni e caratteristiche angioma atipico già segnalato. Multiple formazioni solide ad aspetto disomogeneo ed impregnazione contrastografica prevelentamente periferica sono evidenti in sede di tessuto adiposo mesenteriale medialmente al colon ascendente, anteriormente alla anse di tenue e lateralmente al colon discendente lungo la fascia lateroconale con dimansioni massime fino a 17mm e aspetto compatibile con linfonodi patologici. Invariati altri reperti, non lesioni a carico id reni, surreni, pancreas e milza. Non versamento addominale. Non laterazioni ossee sospete.
Viene proposta terapia di seconda linea con Caelyx (palliativo, credo) , preceduta da elettrocardiografia.
La mamma ha 74 anni e pesa 69 kg. Non ha mai fumato, nè bevuto alcool.

Sono molto delusa dai tempi necessari per addivenire al'intervento (100 giorni); dalla mancanaza di un controolo radiografico post intervento; dagli esiti di Chemio e RT, fatte con scarsa attenzione (in particolare la RT). Nonché dell'atteggiamento compassionevole dei medici nei miei confronti.
Vivo in una piccola città e chiedo un'indicazione circa i centri ove siano possibili le migliori possibilità di un consulto qualificato e di eventuale cura delle metastasi in essere.

Ringrazio in anticipo.

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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

in effetti la condizione patologica è assai seria. Si potrebbe pensare di abbinare all'antraciclina liposomiale (Caelyx) il topotecan (Hycamtin) e dell'ipertermia. Questo ovviamente esami ematochimici e condizioni generali permettendo. Il tutto avrebbe comunque lo scopo di migliorare la qualità di vita e sperabilmente la sopravvivenza.

un caro saluto

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

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dopo
Utente
Utente
Ringrazio sinceramente per la Sua risposta. I medici, nonostante la mia richiesta esplicita e motivata da questioni legali complese che ho rappresentato loro, non si sono pronunciati sull'aspetttativa di vita. Non è nè bello chiederlo, posso convenire, nè lo si fa a cuor leggero, ma io dovrei saperlo.
In compenso l'abbraccio compassionevole sì, a quello ho avuto diritto, ma nulla più.

In apparenza la mamma sta bene, mangia volentieri, appare un po' affaticata, ma niente che faccia pensare ad una fine prossima.

Immagino che Lei non posa dirmi di più, non avendola mai visitata. Ma non l'hanno fatto neppure gli oncologi qui.

Grazie davvero per le Sue indicazioni.