Tvp e tamoxifene

Buonasera,
mia mamma di 81 anni ha subìto l'anno scorso un intervento di quadrantectomia dx per un carcinoma duttale moderatamente differenziato, infiltrante, di dimensioni 21x17 mm. Svuotamento del cavo ascellare, linfonodi tutti negativi.

Esame istologico definitivo: carcinoma duttale invasivo della mammella destra, margini chirurgici liberi da neoplasia, non evidenza di metastasi ai linfonodi ascellari.
pT2(2.5 cm) N-(0/16) G3 ER+++, PgR+, Hertest neg

Dopo l'operazione ha fatto radioterapia e ha preso Tamoxifene fino a pochi giorni fa, quando le e' stato sospeso dall'oncologo a causa di una TVP dopo 7 mesi dall'inizio dell'assunzione del Tamoxifene.
Dopo 2 mesi di anticoagulanti al controllo doppler la trombosi non e' passata e non danno speranze che passi, quindi proseguire ad oltranza con anticoagulanti (iniezioni o pastiglie).

La mia domanda e': non e' rischioso sospendere il Tamoxifene ed e' necessario proseguire con gli anticoagulanti per sempre ?

Oltre a queste iniezioni di Clexane 8000 due volte al giorno, mia mamma prende mezza pastiglia di Zestoretic, mezza di Zyloric e un gastroprotettore. Se puo' servire ha anche un'iperglicemia in regime dietetico.
Grazie, cordiali saluti
M.

[#1]
Dr. Ugo Bertoldo Chirurgo vascolare, Chirurgo generale, Chirurgo d'urgenza 152 1
Buona sera,

effettivamente tra gli effetti collaterali del Tamoxifene esiste la trombosi venosa profonda degli arti inferiori, come è avvenuto con la sua mamma. In effetti alcuni oncologi associano fin dall'inizio della terapia il tamoxifene con la cardioaspirina, che ha un'azione di antiaggregante piastrinico, e quindi di profilassi della TVP.
Lei non ci ha specificato quali vene del circolo venoso profondo sono interessate dalla trombosi, e comunque raramente dopo solo due mesi di terapia la TVP va incontro a risoluzione.
Un altro elemento da chiarire è perchè la mamma stia facendo la Seleparina 8000 x 2 già da due mesi, e non sia ancora passata alla terapia con anticoagulanti orali. (probabilmente la TVP interessa solo alcuni segmenti delle piccole vene profonde del polpaccio?)
Quest'ultima terapia in genere va continuata per parecchi mesi ed a volte per anni; tutto dipende dall'estensione della TVP e quindi dal tempo necessario per la ricanalizzazione della vena, cioè per la "guarigione" della trombosi.

Siamo a sua disposizione, se ci fa avere ulteriori precisazioni.

Prof. UGO BERTOLDO

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie infinite per la risposta.
Il primo doppler in presenza del gonfiore era: A sinistra circolo venoso profondo pervio e comprimibile con flusso fasico agli atti respiratori. A destra presenza di materiale iperecogeno a livello della v.poplitea che ne condiziona la comprimibilità.pervie e comprimibili la v.femorale superficiale e comune dx con flusso fasico agli atti respiratori.
Il risultato del secondo doppler dopo i 2 mesi di Clexane 8000 (due iniezioni al giorno il primo mese e una al giorno il secondo mese) e' il seguente: tvp femorale superficiale e della polplitea sottogenuale a pieno lume in fase di cronicizzazione fibrosa, a sinistra tvp di vecchia data calcifica della poplitea sottogenuale con canalizzazione del 40% del lume a sinistra. A destra lume obliterato. Resto del circolo pervio senza ulteriori tvp. Vene gemellari comprimibili. Vircolo iliaco femorale pervio bilateralmente. Circolo safenico interno ed esterno bilateralmente pervio e continente. Non varici nella gamba.
Il medico di base suggerisce visita chirurgica vascolare per stabilire cura appropriata (propone clopidogrel). Nel frattempo proseguire con Clexane 8000, una iniezione al giorno.
Grazie di nuovo, cordiali saluti.
M.
[#3]
Dr. Ugo Bertoldo Chirurgo vascolare, Chirurgo generale, Chirurgo d'urgenza 152 1
Buongiorno,
penso che l'idea del suo medico curante di inviarla dal chirurgo vascolare sia un'ottima idea e la sollecito in tal senso, prima di intraprendere nuove terapie.

Cordialità

Ugo Bertoldo
[#4]
dopo
Utente
Utente
Buonasera Dottore,
ecco il risultato della visita dal chirurgo vascolare:

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TVP femoro-poplitea destra. Ad ecoDoppler presenza di TVP organizzata a sinistra.

Pregresso K mammario non piu' in terapia.

Attualmente in terapia con Clexane 8000 UI 1/die

data la genesi mista della TVP, data la presenza di TVP pregressa ma non databile, consiglio:
-Collant II classe di compressione
-Seledie 0,8 1/die per 2 mesi poi ricontrollo ecoDoppler e valutazione introduzione TAO
-Utile screening trombofilico data la genesi incerta.
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Le mie domande e i miei dubbi sono:

1) Nel foglio illustrativo delle iniezioni c'e' scritto: "nadroparina non deve essere usata in modo intercambiabile con altre eparine a basso peso molecolare nel corso del trattamento", e' quindi corretto cambiato farmaco o e' rischioso ?
Seledie ha forse proprieta' migliori di Clexane, a parte che ne basta una al giorno al posto di due? Tra una e l'altra eparina deve passare del tempo o si cambia da un giorno all'altro ?

2) Sempre nel foglio illustrativo viene raccomandato: "Per tutta la durata del trattamento con nadroparina si deve effettuare il monitoraggio della conta piastrinica", ma il medico non l'ha prescritta, va fatta o no ? In cosa consiste ?

3) Inoltre nel foglio illustrativo viene indicato come tempo di terapia: "Un’iniezione al giorno per 10 giorni alla dose di 171 U.I. antiXa/Kg", i dottori invece indicano da 2 a 6 mesi di iniezioni, qual e' quindi il tempo corretto ?

Ringrazio in anticipo per la risposta, non vorrei incorrere come per il Tamoxifene in ulteriori complicazioni, magari evitabili.

Cordiali saluti
M.

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