Su questa tac di mio padre
buonasera!! volevo avere un consulto su questa tac di mio padre.
grazie mille di vero cuore.
Esame eseguito con tecnica spirale multistrato prima e dopo somministrazione di mdc e.v. e dopo
opacizzazione delle anse intestinali con gastrografin.
TORACE:
Presenza di port-a-cath a destra.
Si osservano 8 tenui addensa menti nodulariformi delle dimensioni massime di 1-1,2 cm,
rispettivamente 6 a destra ( segmento apicale del lobo superiore,segmento posteriore del lobo
superiore, segmento anteriore del lobo inferiore, segmento posterolaterale del lobo inferiore, segmento
posterobasale del lobo inferiore) e 2 a sinistra (segmento anteriore del lobo inferiore).
Presenza di 3-4 linfonodi subcentimetrici in sede pre e paratracheale.
Assenza di versamento pleurico.
ADDOME-PELVI
Fegato di dimensioni nei limitidella norma.
A carico dell' VIII-IV segmento si osserva una voluminosa lesione a contorni policiclìci,marcatamente
ipodensa come per contenuto prevalentemente fluido corpuscolato compatibile in prima ipotesi con
lesione solidaneoformata completamente necrotica e/o ascessualizzata, delle dimensioni massime di
7,8 x 6,3 cm circa; tale lesione mostra un cercine periferico iperdenso post-contrastografico.
Concomita dilataziooe delle vie biliari intraepatiche di sinistra e la presenza di multipe formazione
ipodense perilesionali, a struttura simile alla lesione maggiore, con alone iperdenso periferico, delle
dimensioni comprese tra 5 e 16 mm, prevalentemente localizzate a carico del lobo sinistro,
verosimilmente di significato analogo, ripetitivo. Appare opportuno approfondimento con RMepaticacolangio-
RM e caratteri:zzazione bioptica.
Colecisti normodistesa, apPéJrentemente alitiasica.
Vie biliari di destra ed epatocoledoco non dilatati.
Vena porta pervia e di calibro regolare.
Pancreas di dimensioni e densità parenchimale regolari; Wirsung non dilatato.
Stomaco, milza, reni (2 cisti renali semplici a sinistra, la maggiore delle quali delle dimensioni massime
di 4 cm circa a livello del polo superiore)e surrene destro di morfologia e dimensioni nella norma.
Si segnala aumento volumetrico della porzione laterale del surrene di sinistra che presenta un'area
nodualariforme con centro ipodenso nel suo contesto, delle dimensioni massime di 1,7 x 1,4 cm circa.
Esiti di pregresso intervento di gastroenteroanastomosi. Atale livello,subito al di sotto dell'anastomosi,
in prossimità dell'ànsa digiunale anastomotica sottogastrica, si osserva un tessuto solido ipodenso
francamente cavitato e comunicante con un'ansa digiunale adicente che appare fortemente distorta,
angolata e con pareti ispessite; tale formazione. cavitata misura circa 7.6 x 8 cm e si associa a 4-5
noduli ipodensi a bassa densità con cercirie periferico iperdenso localizzati più inferiormente, nel
tessuto adiposo mesenterico. Altri 2 noduli ipoden.si sono localizza.ti rispettivamente a livello della
parete addominale anteriore, anteriormente al fegato (Dm 2,6x2,4 cm circa) e nel retroperitoneo in prossimità del pilastro diaframmatico di sinistra (1.5 cm)
Prostata di dimensioni nei limiti,e (
Vescica ipodistesa .
Segni di aterosclerosi del tratto più distale dell’aorta addominale, in prossimità della biforcazione iliaca.
Assenza di versamento addomino-pelvico.
Presenza di 3-4 linfonodi delle dimensioni massime di 1,2 cm circa in sede inguinalef bilateralmente.
Grazie il vostro è un servizio unico
grazie mille di vero cuore.
Esame eseguito con tecnica spirale multistrato prima e dopo somministrazione di mdc e.v. e dopo
opacizzazione delle anse intestinali con gastrografin.
TORACE:
Presenza di port-a-cath a destra.
Si osservano 8 tenui addensa menti nodulariformi delle dimensioni massime di 1-1,2 cm,
rispettivamente 6 a destra ( segmento apicale del lobo superiore,segmento posteriore del lobo
superiore, segmento anteriore del lobo inferiore, segmento posterolaterale del lobo inferiore, segmento
posterobasale del lobo inferiore) e 2 a sinistra (segmento anteriore del lobo inferiore).
Presenza di 3-4 linfonodi subcentimetrici in sede pre e paratracheale.
Assenza di versamento pleurico.
ADDOME-PELVI
Fegato di dimensioni nei limitidella norma.
A carico dell' VIII-IV segmento si osserva una voluminosa lesione a contorni policiclìci,marcatamente
ipodensa come per contenuto prevalentemente fluido corpuscolato compatibile in prima ipotesi con
lesione solidaneoformata completamente necrotica e/o ascessualizzata, delle dimensioni massime di
7,8 x 6,3 cm circa; tale lesione mostra un cercine periferico iperdenso post-contrastografico.
Concomita dilataziooe delle vie biliari intraepatiche di sinistra e la presenza di multipe formazione
ipodense perilesionali, a struttura simile alla lesione maggiore, con alone iperdenso periferico, delle
dimensioni comprese tra 5 e 16 mm, prevalentemente localizzate a carico del lobo sinistro,
verosimilmente di significato analogo, ripetitivo. Appare opportuno approfondimento con RMepaticacolangio-
RM e caratteri:zzazione bioptica.
Colecisti normodistesa, apPéJrentemente alitiasica.
Vie biliari di destra ed epatocoledoco non dilatati.
Vena porta pervia e di calibro regolare.
Pancreas di dimensioni e densità parenchimale regolari; Wirsung non dilatato.
Stomaco, milza, reni (2 cisti renali semplici a sinistra, la maggiore delle quali delle dimensioni massime
di 4 cm circa a livello del polo superiore)e surrene destro di morfologia e dimensioni nella norma.
Si segnala aumento volumetrico della porzione laterale del surrene di sinistra che presenta un'area
nodualariforme con centro ipodenso nel suo contesto, delle dimensioni massime di 1,7 x 1,4 cm circa.
Esiti di pregresso intervento di gastroenteroanastomosi. Atale livello,subito al di sotto dell'anastomosi,
in prossimità dell'ànsa digiunale anastomotica sottogastrica, si osserva un tessuto solido ipodenso
francamente cavitato e comunicante con un'ansa digiunale adicente che appare fortemente distorta,
angolata e con pareti ispessite; tale formazione. cavitata misura circa 7.6 x 8 cm e si associa a 4-5
noduli ipodensi a bassa densità con cercirie periferico iperdenso localizzati più inferiormente, nel
tessuto adiposo mesenterico. Altri 2 noduli ipoden.si sono localizza.ti rispettivamente a livello della
parete addominale anteriore, anteriormente al fegato (Dm 2,6x2,4 cm circa) e nel retroperitoneo in prossimità del pilastro diaframmatico di sinistra (1.5 cm)
Prostata di dimensioni nei limiti,e (
Vescica ipodistesa .
Segni di aterosclerosi del tratto più distale dell’aorta addominale, in prossimità della biforcazione iliaca.
Assenza di versamento addomino-pelvico.
Presenza di 3-4 linfonodi delle dimensioni massime di 1,2 cm circa in sede inguinalef bilateralmente.
Grazie il vostro è un servizio unico
[#1]
Perdoni ma non comprendo bene il suo interrogativo.
Ritengo che vista la presenza di port-a-cath suo padre sia giù stato sottoposto a chemioterapia, verosimilmente per neoplasia dell'apparato digerente, ma sarebbe più corretto avere dei dettagli sulla sua storia pregressa.
La TC da sola senza un'anamnesi (raccolta dati del paziente) potrebbe orientare verso una patologia secondaria...
Attendiamo notizie.
Ritengo che vista la presenza di port-a-cath suo padre sia giù stato sottoposto a chemioterapia, verosimilmente per neoplasia dell'apparato digerente, ma sarebbe più corretto avere dei dettagli sulla sua storia pregressa.
La TC da sola senza un'anamnesi (raccolta dati del paziente) potrebbe orientare verso una patologia secondaria...
Attendiamo notizie.
Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)
[#2]
Ex utente
grazie per la sua celere risposta!
mio padre è stato operato per la prima volta a novembre 2006 per un polipo trovato nell'intestino e con l'intervento chirurgico è stato riscontrato un tumero con metastasi meglio definito dall'esame istologico "adenocarcinoma addominale scarsamente differenziato" e in seguito è stato sottoposto a molti cicli di chemioterapia e le cose sembravano andare meglio. E' stato sottoposto a un secondo intervento chirurgico a gennaio 2008 per l'asportazione di una massa tumorale che cresceva sempre di piu', l'intervento è andato bene ma l'esame istologico è sempre uguale al precedente. Dopo qualche giorno l'operazione mio padre non riusciva piu' a mangiare praticamete niente e cosi' è stato ricoverato venti giorni fa per accertamenti perchè si era indebolito troppo e da li' il disastro della tac. Oggi forse iniziava un nuovo ciclo di chemio e dico forse perche in questi giorni ha avuto la febbre molto alta (39).
ho scritto a voi perche il professore che ha eseguito la tac ci ha detto che non c'è piu' niente da fare mentre l'oncologo che lo sta seguendo da più di un anno prova comunque a fare la chemioterapia visto che le prime volte aveva reagito bene e il tumore stava regredendo. volevo da voi un consiglio e un vostro parere!!
grazie
mio padre è stato operato per la prima volta a novembre 2006 per un polipo trovato nell'intestino e con l'intervento chirurgico è stato riscontrato un tumero con metastasi meglio definito dall'esame istologico "adenocarcinoma addominale scarsamente differenziato" e in seguito è stato sottoposto a molti cicli di chemioterapia e le cose sembravano andare meglio. E' stato sottoposto a un secondo intervento chirurgico a gennaio 2008 per l'asportazione di una massa tumorale che cresceva sempre di piu', l'intervento è andato bene ma l'esame istologico è sempre uguale al precedente. Dopo qualche giorno l'operazione mio padre non riusciva piu' a mangiare praticamete niente e cosi' è stato ricoverato venti giorni fa per accertamenti perchè si era indebolito troppo e da li' il disastro della tac. Oggi forse iniziava un nuovo ciclo di chemio e dico forse perche in questi giorni ha avuto la febbre molto alta (39).
ho scritto a voi perche il professore che ha eseguito la tac ci ha detto che non c'è piu' niente da fare mentre l'oncologo che lo sta seguendo da più di un anno prova comunque a fare la chemioterapia visto che le prime volte aveva reagito bene e il tumore stava regredendo. volevo da voi un consiglio e un vostro parere!!
grazie
[#3]
Aldilà del dato morfologico (sedi e numero di lesioni secondarie), la scelta di eseguire o meno un'ulteriore ciclo di terapia, dipende molto dalle condizioni generali di suo padre; pertanto è l'oncologo che lo segue a dover effettuare tale valutazione.
Ad oggi sono un bel pò i farmaci disponibili per poter "cronicizzare" la malattia neoplastica, con la speranza che essa sia sensibile alla terapia e che gli effetti collaterali non siano superiori agli ipotetici benefici.
Ad oggi sono un bel pò i farmaci disponibili per poter "cronicizzare" la malattia neoplastica, con la speranza che essa sia sensibile alla terapia e che gli effetti collaterali non siano superiori agli ipotetici benefici.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 11.7k visite dal 25/03/2008.
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