Una neoplasia infiltrante nel colon

Salve, di recente a mio padre ( 65 anni, 170 cm 75kg ) è stata diagnosticata con colonscopia una neoplasia infiltrante nel colon a 10 cm dal retto di cca 5 cm di diametro. L'esame istologico parla di neoplasia infiltrante moderatamente diversificata. Il bello è che mio padre ha fatto questo esame perchè si trovava li e perchè lo stava facendo mia madre. Dunque no dolori, no sangue o altri sintomi ( se non quello che da un paio di mesi ha la sensazione di dover andare spesso in bagno ). Premetto che giusto un mese fa mio padre per routine aveva effettuato gli esami del sangue ( tutto ok ) con eco addominale completo ( tutto ok ). Premetto inoltre che lo stato di salute generale è ottimo, addirittura è ingrassato e non ha per nulla perdita di appetito o cali di morale etc.
La patologa ha detto che questo polipo se non curato potrebbe malignare ( il che vorrebbe dire che al momento è benigno??? ). Per risolvere il problema è stata consigliata quindi un'operazione ( il punto in cui si trova il polipo è favorevole ) con cui verrà asportata questa porzione di colon interessata ( una ventina di cm al max ). So che la colonscopia e l'istologico non bastano, ma bisognerà fare la tac e la scentigrafia...ma dato quanto ho detto, che probabilità ci sono che questo tumore sia già in metastasi ( magari ai polmoni o altro )? inoltre sarà necessaria una chemio o una radio?
Grazie infinite
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Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signore,
per poter essere precisi e rispondere alle sue domande è prima necessario conoscere la risposta dell'esame istologico definitivo, che otterrà dopo l'asportazione della neoplasia. Tuttavia le dimensioni della formazione impongono la sua asportazione. Dalla risposta dell'esame istologico si potrà anche scoprire se la neoformazione ha già superato la parete del colon o meno e se ha dato metastasi linfonodali o a distanza. Sempre in base all'esame istologico ed al reperto operatorio si potrà capire se c'è indicazione a terapie integrate o meno.
Cordiali saluti

Dr. F. Nardacchione
NB: qualunque sia il consulto la visita medica rimane imprescindibile

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta. In realtà mi serviva per l'appunto sapere secondo lei qual è la probabilità - date le condizioni - che si sia già espanso....scusi la domanda, ma differenziato significa che non è totalmente maligno no? poi gli esami ok e l'eco all'addome ( quindi fegato etc ) a posto, lo stato generale ottimo etc. non sono sintomo che è il problema è locale?
Infine mi domando: non è la TAC a dare l'eventualità di metastasi?
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Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signore,
purtroppo non esistono percentuali o probabilità attendibili sulla propagazione di un tumore. Parlare di un tumore moderatamente differenziato vuol dire che le sue cellule pur essendo maligne hanno un grado di aggressività intermedia. (Sarebbe stato peggio e più invasivo un tumore indifferenziato). Lo stato di benessere generale purtroppo non è sufficiente per escludere metastasi.
Gli esami per accertare metastasi, a seconda della sede iniziale del tumore, sicuramente prevedono l'esecuzione di ecografia epatica, la TAC, la PET, la scintigrafia scheletrica. Tuttavia alcune lesioni subcentimetriche (ad es. carcinosi peritoneali) possono sfuggire alla visualizzazione di questi esami ed essere repertate durante l'intervento chirurgico con una visione diretta. Ecco perchè fino alla esecuzione dell'intervento e dei successivi esami previsti non è purtroppo possibile fornire una risposta precisa alle sue domande.

Cordiali saluti
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