Quadro PET-TC
Buongiorno,
trasmetto per un Vs. parere il responso ricevuto appartenente ad una mia amica. Se non ho capito male sono captate metastasi? Domani dobbiamo andare al consulto al Gemelli ma vorrei andarci preparata in quanto la mia amica, se così fosse, avrebbe deciso di interrompere ogni tipo di cura, visto che questi sono gli esiti dopo una isterectomia e trattamenteo radio/chemio.
Ringrazio anticipatamente e porgo, cordiali saluti
"Attiv.somm.270 MBq Glicemia 84 mg/dì
Metodologia:
In corso di visita medico-nucleare è statqa verificata l'appropriatezza della richiesta.
L'acquisizione PET è stata eseguita dopo circa 60 minuti dalla somministrazione endovenosa del radiofarmaco ed in modalità 3D. L'acquisizione TAC è stata eseguita con tecnica spirale multistrato low-dose ed i dati ottenuti sono stata utilizzati anche per la correzione dell'attenuazione.
QUADRO PET-TC:
L'esame globale corporeo, refertato a confronto con la precedente indagine di ottobre 2015, ha messo in evidenza la comparsa di un'area focale di aumentata attività metabolica (SUV massimo 10.8) in corrispondenza della parete vaginale sinistra. Due ulteriori aree focali di aumentata attività metabolica si evidenziano in corrispondenza del margine inferiore-laterale dell'emisarco di destra dove si apprezza minuta alterazione litica, e dell'emisoma destro di D12, dove si apprezza sfumata alterazione addensante. Debole captazione del tracciante metabolica, di non sicuro significato patologico, si evidenzia inoltre a livello dell'osso iliaco di sinistra e della branca ischio-pubica omolaterale.
Debole attività metabolica è inoltre evidente in corrispondenza di una formazione linfonodale del diametro di circa 1cm localizzata in sede inguinale destra (ulteriore localizzazione di malattia?)
Si conferma debole captazione del tracciante metabolica in corrispondenza della nota formazione nodulare localizzata nella mammella destra, invariata.
Aumentata captazione del tracciante metabolico nel mediastino superiore e in sede laterocervicale, sovraclaveare e paraverterbrale bilateralmente, in rapporto ad attivazione del "grasso bruno".
Debole e diffusa captazione del tracciante metabolico in corrispondenza di un tessuto localizzato in sede mediastinica anteriore., compatibile con iperplasia timica.
Aumentata captazione del tracciante matabolico in sede orofaringea , a livello del cavo orale e din sede gastrica, di significato flogistico.
Aumentata captazione del tracciante metabolico in sede laringea, di significato funzionale.
Non si rilevano ulteriori anomalie di distribuzione del tracciante metabolico a carico delle restanti regioni corporee esaminate.
CONCLUSIONI
I reperti descritti n sede vaginale e scheletrica sono compatibili con localizzazioni di malattia. "
trasmetto per un Vs. parere il responso ricevuto appartenente ad una mia amica. Se non ho capito male sono captate metastasi? Domani dobbiamo andare al consulto al Gemelli ma vorrei andarci preparata in quanto la mia amica, se così fosse, avrebbe deciso di interrompere ogni tipo di cura, visto che questi sono gli esiti dopo una isterectomia e trattamenteo radio/chemio.
Ringrazio anticipatamente e porgo, cordiali saluti
"Attiv.somm.270 MBq Glicemia 84 mg/dì
Metodologia:
In corso di visita medico-nucleare è statqa verificata l'appropriatezza della richiesta.
L'acquisizione PET è stata eseguita dopo circa 60 minuti dalla somministrazione endovenosa del radiofarmaco ed in modalità 3D. L'acquisizione TAC è stata eseguita con tecnica spirale multistrato low-dose ed i dati ottenuti sono stata utilizzati anche per la correzione dell'attenuazione.
QUADRO PET-TC:
L'esame globale corporeo, refertato a confronto con la precedente indagine di ottobre 2015, ha messo in evidenza la comparsa di un'area focale di aumentata attività metabolica (SUV massimo 10.8) in corrispondenza della parete vaginale sinistra. Due ulteriori aree focali di aumentata attività metabolica si evidenziano in corrispondenza del margine inferiore-laterale dell'emisarco di destra dove si apprezza minuta alterazione litica, e dell'emisoma destro di D12, dove si apprezza sfumata alterazione addensante. Debole captazione del tracciante metabolica, di non sicuro significato patologico, si evidenzia inoltre a livello dell'osso iliaco di sinistra e della branca ischio-pubica omolaterale.
Debole attività metabolica è inoltre evidente in corrispondenza di una formazione linfonodale del diametro di circa 1cm localizzata in sede inguinale destra (ulteriore localizzazione di malattia?)
Si conferma debole captazione del tracciante metabolica in corrispondenza della nota formazione nodulare localizzata nella mammella destra, invariata.
Aumentata captazione del tracciante metabolico nel mediastino superiore e in sede laterocervicale, sovraclaveare e paraverterbrale bilateralmente, in rapporto ad attivazione del "grasso bruno".
Debole e diffusa captazione del tracciante metabolico in corrispondenza di un tessuto localizzato in sede mediastinica anteriore., compatibile con iperplasia timica.
Aumentata captazione del tracciante matabolico in sede orofaringea , a livello del cavo orale e din sede gastrica, di significato flogistico.
Aumentata captazione del tracciante metabolico in sede laringea, di significato funzionale.
Non si rilevano ulteriori anomalie di distribuzione del tracciante metabolico a carico delle restanti regioni corporee esaminate.
CONCLUSIONI
I reperti descritti n sede vaginale e scheletrica sono compatibili con localizzazioni di malattia. "
[#1]
Gentile signora il referto della TAC PET indica che vi sono due aree particolarmente sospette per ripresa della malattia a livello vaginale e scheletrico vertebrale (D12). Possibile un interessamento anche linfonodale inguinale destro. Nel mediastino non vi sono segni patologici significativi. E' indubbio che vi sia una ripresa di malattia, ma sarebbe sbagliato rinunciare a fare approfondimenti e a fare le cure necessarie, perchè la malattia non si ferma e quindi la signora andrebbe in contro ad un aggravamento che si potrebbe evitare. Quindi la consigli di seguire le indicazione dell'oncologo perchè non esiste solo la cura che ha fatto, ve ne sono altre sicuramente utili in questa situazione. Cari saluti
Prof.Giorgio Enrico Gerunda Professore Ordinario di Chirurgia Generale Università di Modena e Reggio Emilia
[#2]
Utente
Egr. Prof. Gerunda,
ringrazio per la Sua pronta e gentile risposta. Si è parlato di chemioterapia e radioterapia. Siamo in attesa di effettuare una risonanza magnetica per il consulto con i radioterapisti, e sto cercando di reperire i nomi dei medicinali che hanno indicato per la chemioterapia, allo scopo di potermi confrontare con Lei, sempre che sia possibile reiterare una richiesta di chiarimenti. Si è anche parlato di una percentuale molto bassa di risposta positiva alle cure, circa il 10%, e sarà complicato trovare argomentazioni valide, ma per il momento gli appuntamenti sono riuscita a farglieli prendere, spero solo che non facciano passare troppo tempo per convocarla così da non darle modo di ragionare troppo sulla cosa.
Ringrazio nuovamente e porgo i miei più cordiali saluti.
ringrazio per la Sua pronta e gentile risposta. Si è parlato di chemioterapia e radioterapia. Siamo in attesa di effettuare una risonanza magnetica per il consulto con i radioterapisti, e sto cercando di reperire i nomi dei medicinali che hanno indicato per la chemioterapia, allo scopo di potermi confrontare con Lei, sempre che sia possibile reiterare una richiesta di chiarimenti. Si è anche parlato di una percentuale molto bassa di risposta positiva alle cure, circa il 10%, e sarà complicato trovare argomentazioni valide, ma per il momento gli appuntamenti sono riuscita a farglieli prendere, spero solo che non facciano passare troppo tempo per convocarla così da non darle modo di ragionare troppo sulla cosa.
Ringrazio nuovamente e porgo i miei più cordiali saluti.
[#4]
Utente
Egr. Prof. Gerunda,
grazie della Sua disponibilità. Il protocollo che ci hanno illustrato sarà costituito da chemioterapia con Navelbine, radio terapia (qualora sia possibile) e un trattamento con Zoometa. Allo scadere del primo ciclo di sedute, che saranno fatte ogni 21 gg., rifaranno gli esami per accertarsi che la risposta ai trattamenti sia valida. Una sola cosa non capisco, perchè hanno scartato l'ipotesi iniziale di operare e togliere la massa formatasi in vagina? Inizialmente si era parlato di rimozione con eventuale ricostruzione della vescica, ora invece sembra che non si possa più asportare e che per sopperire alla sua difficoltà ad urinare l'unica alternativa sarà quella di mettere il catetere. Che senso ha lasciare una formazione maligna che a quanto pare è fonte di tutto il resto? Perchè non eliminare il problema alla base e poi eventualmente procedere con i trattamenti radio chemioterapici? E' vero che in qualsiasi ospedale sul territorio Italiano i protocolli sono identici, o c'è la possibilità che rivolgendosi ad altra struttura ci vengano prospettate alternative? So per certo che prima che la sottomettessero ad una biopsia in narcosi, che oltre tutto non è riuscita perchè hanno prelevato solo tessuto necrotizzato, la malattia non aveva interessato altri organi e il nostro timore è che quella inutile operazione non abbia fatto altro che contribuire all'estendersi della malattia facendo partire metastasi, motivo per cui la fiducia da noi riposta nei medici che la hanno in cura si è drasticamente ridotta.
Grazie mille per il Suo interessamento.
Cordiali Saluti
grazie della Sua disponibilità. Il protocollo che ci hanno illustrato sarà costituito da chemioterapia con Navelbine, radio terapia (qualora sia possibile) e un trattamento con Zoometa. Allo scadere del primo ciclo di sedute, che saranno fatte ogni 21 gg., rifaranno gli esami per accertarsi che la risposta ai trattamenti sia valida. Una sola cosa non capisco, perchè hanno scartato l'ipotesi iniziale di operare e togliere la massa formatasi in vagina? Inizialmente si era parlato di rimozione con eventuale ricostruzione della vescica, ora invece sembra che non si possa più asportare e che per sopperire alla sua difficoltà ad urinare l'unica alternativa sarà quella di mettere il catetere. Che senso ha lasciare una formazione maligna che a quanto pare è fonte di tutto il resto? Perchè non eliminare il problema alla base e poi eventualmente procedere con i trattamenti radio chemioterapici? E' vero che in qualsiasi ospedale sul territorio Italiano i protocolli sono identici, o c'è la possibilità che rivolgendosi ad altra struttura ci vengano prospettate alternative? So per certo che prima che la sottomettessero ad una biopsia in narcosi, che oltre tutto non è riuscita perchè hanno prelevato solo tessuto necrotizzato, la malattia non aveva interessato altri organi e il nostro timore è che quella inutile operazione non abbia fatto altro che contribuire all'estendersi della malattia facendo partire metastasi, motivo per cui la fiducia da noi riposta nei medici che la hanno in cura si è drasticamente ridotta.
Grazie mille per il Suo interessamento.
Cordiali Saluti
[#5]
Gentilissimo Signore mi è difficile dare un giudizio sul problema da lei posto. Se hanno deciso di non fare più l'intervento può essere legato a due ordini di motivi: 1) la malattia è già diffusa ai linfonodi ed allo scheletro e quindi può essere preferibile valutare l'efficacia della chemioterapia per aggredire in un secondo momento la zona con speranza di maggior efficacia. 2) la situazione appare più complicata dal punti di vista chirurgico di quanto fosse possibile ipotizzare in precedenza e quindi è meglio soprassedere per il momento. In ogni modo non è possibile che la biopsia possa aver peggiorato la situazione favorendo le metastasi. In ogni modo per avere un parere completo sulla situazione l'unico posto dove può rivolgersi è senza dubbio l'IEO (istituto Europeo di Oncologia ) a Milano portando tutta la documetazione di sua moglie. Cari saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 11.2k visite dal 24/10/2016.
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