Carcinoma anale verrucoso in 34enne

Buon giorno,
al mio fidanzato (34 anni) è stato diagnosticato da poco un carcinoma anale. Sintetizzo al massimo i pregressi: lui ha iniziato a presentare condilomi anali ad aprile 2008. Una forma particolarmente aggressiva, con continue recidive nonostante:
1. utilizzo di Aldara per sei/otto settimane seguito da
2. due interventi di rimozione tramite laser seguiti da
3. due interventi chirurgici di rimozione dei condilomi nel frattempo diffusi all'interno (nel retto).

Dopo pochi giorni dagli interventi, si ripresentavano sempre. Un incubo che ci ha demoliti anche psicologicamente. Il 24 dicembre la notizia: l'esame istologico ha dato esito positivo, con diagnosi di K anale verrucoso. Riporto nel dettaglio:

REFERTO ESAME ISTOLOGICO:

materiale analizzato:NEOFORMAZIONI MULTIPLE CANALE ANALE

notizie cliniche:PAZIENTE CON PREGRESSA EXERESI DI CONDILOMI ANALI

descrizione macroscopica:TRE FRAMMENTI BIANCASTRI DI CM 2 X 1.5 X 0.5. SI INCLUDE IN TOTO (RT)

diagnosi:FRAMMENTI DI CARCINOMA VERRUCOSO ESTESO AI MARGINI LATERALI DI ESCISSIONE.

in seguito è stata effettuata ECO DELE PARTI MOLLI:
"ESAME ESEGUTITO IN COMPARATIVA AI DISTRETTI INGUINALI. BILATERALMENTE NUMEROSI LINFONODI VARIABILI, DI DIAM. DA UN MINIMO DI 4 A UN MASSIMO DI 12 MM NEL LORO DIAMETRO LONGITUDINALE. TUTTI PRESENTANO CARATTERISTICHE REATTIVE. ESCLUDIBILI LINFONODI SOSPETTI".

Esito della PET TC TOTAL BODY (18 FDG 308 MBq)

QUESITO DIAGNOSTICO: VALUTAZIONE IN PAZIENTE CON CARCINOMA DEL CANALE ANALE. PESO: 80 KG

LA TOMOGRAFIA PER EMISSIONE DI POSITRONI CON TRACCIANTE DEL METABOLISMO GLUCIDICO, ESEGUITA CON SCANSIONI DALLA BASE CRANICA AL TRATTO PROSSIMALE DEGLI ARTI INFERIORI MEDIANTE TOMOGRAFO IBRIDO IMPLEMENTATO CON TC AI FINI DELLA CORREZIONE DELL'ATTENUAZIONE E DELLA LOCALIZZAZIONE ANATOMO-STRUTTURALE DEI FOCI DI AUMENTATO METABOLISMO, EVIDENZAI UN'AREA DI ELEVATO METABOLISMO GLUCIDICO IN CORRISPONDENZA DEL CANALE ANALE (SUV MAX 11.2)

NON EVIDENTI LESIONI AD ELEVATO METABOLISMO GLUCIDICO NEI RESTANTI DISTRETTI CORPOREI ESAMINATI.

SI SEGNALANO PICCOLO NODULO POLMONARE AL LOBO MEDIO E PICCOLO ISPESSIMENTO PLEURICO AL CAMPO MEDIO DI DESTRA SENZA SEGNI DI IPERMETABOLISMO.

CONCLUSIONI: ELEVATO METABOLISMO GLUCIDICO IN CORRISPONDENZA DELLA LESIONE NOTA A LIVELLO DEL CANALE ANALE.

Mi permetto a questo punto alcune domande:
1. So che il carcinoma anale verrucoso è legato all’HPV: ma ci sono altri fattori predisponenti? Forse rapporti omosessuali, promiscuità sessuale, abitudini alimentari?
1. l'oncologo del ns ospedale ha consigliato radioterapia diffusa (non localizzata al solo tumore ma ampliata in quanto - ha detto - la PET non ha un grado di definizione del 100 percento e non si può escludere la presenza di cellule tumorali non evidenziate), tutti i giorni per sei settimane. Possibile (non certa - ha detto) conseguenza, la sterilità permanente (ci ha quindi consigliato di depositare il seme).
Anche Voi pensate che sia necessaria una terapia così invasiva, alla luce dell'esito che vi ho sopra riportato?
2. Secondo Voi quante probabilità ci sono di una sterilità permanente? Ed è vero che, conclusa la radioterapia, anche se non dovesse esserci sterilità, bisognerà comunque aspettare almeno un anno per “disintossicare” il suo corpo prima di provare ad avere un bambino?
3. Non abbiamo capito se sia preoccupante o meno la presenza segnalata del nodulo polmonare... non abbiamo chiesto perchè avevamo già fatto tante domande.., ma vorrei una rassicurazione.. che cosa significa?

Scusate se mi sono dilungata, un tumore a questa età ti toglie la terra da sotto i piedi sembra che non esista più un futuro..
Grazie a chi vorrà rispondermi..
Mary



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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
La radioterapia, o meglio la radiochemioterapia, è la terapia standard delle lesioni tumorali dell'ano.
Quando parla di RT diffusa, il suo oncologo forse non è stato ben capito(o si è espresso meno bene): infatti viene effettuata una radioterapia a dosi più alte sulla sede macroscopica, realmente attiva alla PET, dove c'è la lesione visibile(boost o sovradosaggio sul campo ridotto). Ad essa inoltre si associa una radioterapia su un campo più ampio in modo da coinvolgere precauzionalmente le stazioni linfonodali della pelvi e degli inguini a dosi più basse, per sterilizzare eventuali residui microscopici di malattia pelvica.
La radioterapia per aumentare la sua efficacia locale e ridurre anche il rischio di metastasi a distanza si associa solitamente alla chemioterapia (es. Mitomicina C e oxaliplatino o altri farmaci), al prezzo di aumentare purtroppo gli effetti collaterali (diarrea, bruciore anale, vescicale, cutaneo, ecc).
Il rischio di sterilità è un rischio importante ma va valutato in base alle dosi ai testicoli, non ponderabili se non dopo la effettuazione del piano di cura di RT.
Bisogna ad ogni modo considerare il rapporto rischio/beneficio di tutto. Al momento penserei alle possibilità di gurarigione, che sono buone. Poi si valuterà l'eventuale impatto sulla possibile sterilità. Si consiglia comunque la preservazione del seme prima dei trattamenti.
Relativamente alla sua domanda sulle cause, in realtà non ci sono cause ma fattori favorenti l'incidenza della malattia. C'è un collegamento diretto con i condilomi come fattore predisponente al carcinoma squamoso anale. Inoltre i condilomi sono più frequenti con rapporti anali.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

[#2]
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Utente
Utente
Grazie dott. Alongi per la Sua risposta, tempestiva e chiara. Sono contenta che mi abbia risposto un radioterapista (vedo dalla sezione Oncologia), infatti avevo pubblicato la mia richiesta anche in Radioterapia, sezione che non sapevo esistesse su questo portale.
Quando noi siamo andati a discutere la terapia con l'oncologo dell'ospedale della nostra città, ci ha parlato di tre possibili strade: la radioterapia localizzata (l'ha definita proprio così, immagino per farci comprendere il concetto), una soluzione che potrebbe essere sufficiente, stando a quanto rilevato dalla PET, ma senza margini di sicurezza che invece è meglio avere. Come seconda soluzione, la radioterapia "diffusa" (ora Lei mi ha spiegato he cosa significa), strada ch il nostro oncologo predilige ci ha consigliato; in terza battuta, una radioterapia associata a chemio, che però il dottore ritiene eccessiva in rapporto allo stato del carcinoma, sostenendo che il rapporto costi-benefici gli pare inopportuno. Ci ha quindi indirizzti sulla seconda strada, ma sia Lei che il primario di un altro ospedale che abbiamo interpellato mi parlate di radio-chemio..
Sono confusa, se noi venissimo all'ospedale nel quale Lei opera con il referto istologico e la PET forse ci darebbe indicazioni più precise? Che cosa mi consiglia?
Tenga conto che proprio stamattina il mio fidanzato è stato chiamato dall'ospedale: deve rifare la TC per le centrature (effettuata ieri) perchè è stati "centrato" anche il pene, e invece va escluso.. Che cosa significa? Ho paura mi dia un consiglio e mi dica sinceramente se ritiene che, visitando il paziente, si possa pensare a una strada più sicura...
Grazie



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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
La chemioradioterapia concomitante è lo standard. In alcuni casi la RT da sola può essere utilizzata(problemi organizzativi con la chemioterapia, ecc)
Sul fatto di centrare il "pene" non capisco cosa significhi. La TC di centratura viene utilizzata per definire, scansione su scansione, i volumi di trattamento da irradiare. Il pene non fa parte degli organi da coinvolgere: anche se può comparire nelle immagini TC di centratura, non significa che verrà compreso nel piano di trattamento.
Di tutti questi dubbi ne parli con il radioterapista che vi segue: è lui che dà la prescrizione ed effettua, con il personale dei fisici, il piano di cura.
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Utente
Utente
Cercherò di chiedere al radioterapista perchè debba essere ripetuta la TAC e al nostro oncologo di riferimento come mai non sia prevista chemioterapia. Un'ultima domanda, sperando di non essere inopportuna: se richiedo un appuntamento per un confronto presso un'altra struttura (per esempio proprio il San Raffaele) lo devo chiedere con un oncologo o direttamente con un radioterapista (al quale forniremmo gli esiti degli esami effettuati finora)?
Io mi sento abbandonata, forse l'ansia mi sta giocando brutti scherzi, ma un paziente oncologico (di soli 34 anni!) non può esser trattato come un paziente con l'appendicite. Mi dia un consiglio su come possimao fare perchè il mio fidanato riceva le migliori cure anche se non siamo di Milano siamo disposti a spostarci.
Grazie ancora per la Sua disponibilità e chiarezza.
Mary
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Il radioterapista o l'oncologo, in molte strutture di riferimento sono figure professionali che viaggiano su binari paralleli, seguendo le linee guida comuni in base allo stadio. Quindi uno vale l'altro e la decisione è sempre, in caso di chemioterapia concomitante, discussa, anche se brevemente, da entrambi.
Prima però di entrare nel panico si rivolga la radioterapista che vi segue, che non è il mero esecutore della terapia radiante, ma uno specialista in RADIOTERAPIA ONCOLOGICA con competenze tali da potere rispondere ai suoi quesiti. L'oncologo medico può consigliare se aggiungere o meno la chemioterapia e sulla strategia generale, ma il discorso dei campi, dosi e soprattutto dei dettagli tecnici sui quali il vostro oncologo vi ha illustrato particolari discutibili(TC di centratura, radioterapia diffusa, locale, ecc), non è sicuramente di sua pertinenza.
Ma poi, mi scusi, non ha fatto la prima visita di radioterapia prima della centratura?avrà parlato con un mio collega?
[#6]
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Utente
Utente
Grazie ancora per l disponibilità dottore...
La prima volta che il mio fidanzato (io non potevo essere presente per impegni di lavoro) è entrato in contatto con il radioterapista è stata ieri, in occasione della TAC per le centrature.., che dovrà, come le dicevo, essere ripetuta lunedì. Io non ho mai sentito parlare di visite di radioteria prima di ieri.. non so che dire, a questo punto è meglio se sentiamo un altro specialista perchè ho la sensazione che qualcosa non stia andando come dovrebbe, anche se normalmente io sono una persona che ha fiducia nei medici, sempre e comunque. Le pongo un'ultima domanda se non le rubo troppo tempo. Devono trascorrere dei giorni tra la TAC effettuata per le centrature e la raccolta del seme? Forse lo sperma può essere in qualche modo inficiato dalla TAC? Mi perdoni per l'insistenza, non le ruberò altro tempo
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Le radiazioni di una TC sono, a questo punto, di ridotto impatto, rispetto a quelle previste per la terapia.
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dopo
Utente
Utente
Capisco.. non ho parole, cercheremo di avere un appuntamento in un altra struttura. Non ha risposto ala mia domanda sulla raccolta del seme? Dalla TAC quanto deve passare?
Grazie e congratulazioni per questo servizio
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Non ho risposto perchè è un valore non quantificabile.
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Utente
Utente
Mi sembra di capire che più giorni passano meglio è.
Grazie per il tempo che mi ha dedicato.
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Di niente, in bocca al lupo.
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