Adenocarcinoma colon IV stadio..operato

Salve, ho 40 anni e circa un anno e mezzo fa purtroppo ho scoperto di avere un adenocarcinoma al colon/sigma al IV stadio metastatizzato al fegato e al peritoneo, ovviamente inoperabile (MSS, Her2 negativo, all Ras e Braf Wt). Ho iniziato un durissimo protocollo chemioterapico di 10 cicli di Folfoxiri più Panitumumab (non ho il kras mutato). Dopo questi 10 cicli, la malattia è costantemente regredita tanto che, dopo aver fatto Tac, Rm e addirittura una laparoscopia il peritoneo è il risultato del tutto pulito pertanto si è potuto procedere con un approccio Liver First cioè un intervento di resezione epatica (mi hanno tolto il 60% del fegato) e successivamente, a distanza di un mese, sono intervenuti sul colon asportandomi quanto dovuto. Ho fatto l’intervento al fegato poco tempo fa, ed è andato tutto bene, nonostante il post operatorio sia stato durissimo comunque i valori sono stati fin da subito tutti nella norma, ora mi sono abbastanza ripreso. Dall’esame istologico di quanto asportato al fegato ho avuto una risposta eccezionale ossia il risultato è stato che quanto asportato era totalmente privo di malattia.. . la risposta istologica di quanto asportato al colon invece è stata una risposta parziale ad ogni modo l'intervento è stato più che radicale, l'ansa intestinale adesa al tratto di colon con il tumore non è risultata essere infiltrata (buon segno), tutti i linfonodi asportati (24 linfonofi) sono puliti (altro buon segno), accanto al tumore che coinvolgeva quasi tutta la parete del colon i patologici hanno riscontrato un piccolo deposito tumorale e un piccolo ispessimento del peritoneo vicino al colon con cellule tumorali che hanno risposto quasi completamente alla chemio. I chirurghi che mi hanno operato a Torino sono stati molto esaustivi ma anche cauti sulla mia situazione ventilandomi certo possibilità di recidive data la situazione sistemica di partenza della malattia ma molto ottimisti data l’ottima risposta dell’istologico al fegato. Dovrò seguire un follow up che prevede ogni tre mesi l’alternanza di tac e ecografia addome completo. Questo è il quadro della mia situazione clinica e spero di essere stato abbastanza esaustivo. . . Avrò almeno un anno di tregua o di pace secondo voi? Io ovviamente mi sono affidato ai validi medici preso dall’entusiasmo di essere diventato un caso operabile ma alle volte mi domando se la soluzione migliore magari non fosse stata lasciare tutto com’era e continuare con le terapie palliative che avevo fatto finora. Attendo vostri ragguagli e opinioni. Grazie anticipatamente per la vostra disponibilità
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Dr. Mirco Bindi Oncologo, Radioterapista 283 13 8
Gentile signore, Lei ha 40 anni, età in cui i tumori del colon metastatico erano una eccezione 40 anni fa. Oggi tutti i cancri si sviluppano in età sempre più giovane e in un numero più elevato. L'iter che ha seguito a Torino è quello classico: Chemioterapia intensa, interventi chirurgici demolitivi. Attualmente non ci sono residui tumorali macroscopici. Lei ha ottenuto una Risposta Completa (RC) a fronte di una sofferenza pesante chiamata tossicità iatrogena, ma al tempo stesso utile in quanto ha azzerato il tumore. Dato che non ha il gene mutato Lei dovrebbe chiedersi la causa della sua malattia, perché le è venuto il cancro. Che cosa la distingue dagli altri? Quali sono gli elementi che hanno creato cellule degenerate nel suo corpo? Oggi la risposta la da l'Epigenetica. Io stesso ho scritto un libro su questo argomento nuovo e al tempo stesso non conosciuto da molti specialisti. Le consiglierei di leggere un altro mio libro "L'alimentazione nella prevenzione del cancro" in cui apprenderà le nozioni base che servono per mantenersi in salute. Oggi i consigli che le hanno dato sono di fare solo i controlli ogni tre mesi. I medici la controlleranno per trovare la prima recidiva su cui intervenire. Lei può cooperare attivando le sue potenzialità per evitare che la recidiva si formi o per potenziare le cure necessarie. cordiali saluti

Prof. Mirco Bindi, www.mircobindi.com
specialista in Oncologia, Radioterapia, Patologia generale

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