Carcinoma mammario, test fish, chemioterapia
Gent.mi dottori,
la vostra grande disponibilità e umanità mi ha invogliato a scrivervi.Il probema riguarda mia mamma.Ha 53 anni,non ancora in menopausa e a dicembre le è stato diagnosticato un carcinoma alla mammella di 0,7cm.L'intervento è andato bene e il linfonodo sentinella è risultato negativo.I medici all'inizio hanno escluso la chemio,optando per la radio intraoperatoria.Riassumo in breve le informazioni utili:
Diagnosi:Carcinoma mammella sx;Familiarità: Si, I grado;Patologie associate:no;Precedenti anamnestici:11/12/2008 ABM sx(o8-C-004828): C5; 31/1/09: BLS in anestesia locale sx:negativo (0/3);11/02/2009:quadrantectomia radioguidata della mammella sx+radioterapia intraoperatoria 21Gy;Carcinoma duttale a medio grado di differenziazione adiacente a fibroadenoma;Stadio complessivo: pT1b (0.7cm) pNSent Neg(0/3) G2 Invasione vascolare assente; Recettori ormonali: ER 90% PgR 90% Ki-67 12% c-erbB2:debole completa nel 40%.Presenza di amplificazione del gene Her-2/neu valutata medante FISH. Ca 15-3: 13.8 u/ml; Esami di stadiazione: Rx torace: nella norma;Eco addome eco T/V dacompletare.
I dubbi sul da farsi sono sorti pochi giorni fa perché i dottori hanno manifestato una certa incertezza sulla terapia post operatoriaa causa della positività del fish test.Ci hanno proposto 2 opzioni,lasciando a mia madre la decisione: 1)terapia endocrina con LH-RH analogo(Zoladex o in alternativa Enantone oppure Decapeptyl)associato a tamoxifene 20 mg/die per 2 anni seguito da trattamento con inibitore aromatasi a completamento di 5 anni con monitoraggio di estradiolo;2)chemioterapia con scherma AC per 4 cicli a seguire la terapia endocrina sopra indicata+trastuzumab per 1 anno.I dottori hanno comunque espresso la loro preferenza perla terapia endocrina perchè la chemio,essendo il nodulo asportato inferiore a 1 cm,non è al momento pienamente supportata dall’evidenza scientifica.Da figlia,sono molto preoccupata,soprattutto perché è lei a dover scegliere(estremamente imbarazzante).Non sonoesperta ma sono a conoscenza di molti effetti collaterali della chemio.mia madre per timore di una ricaduta si sta convincendo per farla,io in parte nn sono d'accordo.ci chiediamo quanto possa essere efficace(avendo linfonodo negativo e nodulo moltopiccolo),se potrebbe generare ulteriori danni all’organismo dato che non ci sono metastasi,e quindi cosa andrebbe a colpire?organi/cellule sane?(èvero che c’è una correlazione positiva tra la chemio ela probabilità che si manifestino infuturo metastasi alle ossa?); potrebbero essere di più i vantaggi o gli svantaggi della chemio preventiva sul suo fisico in futuro? sempre nel suo caso, si potrebbe evitare la chemio nonostante la positività del test e optare per la cura endocrina(considerando anche il livello alto dei recettori ormonali)?chiedo scusa per le mille domande ma sento il bisogno di essere rassicurata perchè i dubbi sono tanti e un vostro parere potrebbe aiutare mia mamma a scegliere con serenità la strada giusta. Grazie mille davvero
la vostra grande disponibilità e umanità mi ha invogliato a scrivervi.Il probema riguarda mia mamma.Ha 53 anni,non ancora in menopausa e a dicembre le è stato diagnosticato un carcinoma alla mammella di 0,7cm.L'intervento è andato bene e il linfonodo sentinella è risultato negativo.I medici all'inizio hanno escluso la chemio,optando per la radio intraoperatoria.Riassumo in breve le informazioni utili:
Diagnosi:Carcinoma mammella sx;Familiarità: Si, I grado;Patologie associate:no;Precedenti anamnestici:11/12/2008 ABM sx(o8-C-004828): C5; 31/1/09: BLS in anestesia locale sx:negativo (0/3);11/02/2009:quadrantectomia radioguidata della mammella sx+radioterapia intraoperatoria 21Gy;Carcinoma duttale a medio grado di differenziazione adiacente a fibroadenoma;Stadio complessivo: pT1b (0.7cm) pNSent Neg(0/3) G2 Invasione vascolare assente; Recettori ormonali: ER 90% PgR 90% Ki-67 12% c-erbB2:debole completa nel 40%.Presenza di amplificazione del gene Her-2/neu valutata medante FISH. Ca 15-3: 13.8 u/ml; Esami di stadiazione: Rx torace: nella norma;Eco addome eco T/V dacompletare.
I dubbi sul da farsi sono sorti pochi giorni fa perché i dottori hanno manifestato una certa incertezza sulla terapia post operatoriaa causa della positività del fish test.Ci hanno proposto 2 opzioni,lasciando a mia madre la decisione: 1)terapia endocrina con LH-RH analogo(Zoladex o in alternativa Enantone oppure Decapeptyl)associato a tamoxifene 20 mg/die per 2 anni seguito da trattamento con inibitore aromatasi a completamento di 5 anni con monitoraggio di estradiolo;2)chemioterapia con scherma AC per 4 cicli a seguire la terapia endocrina sopra indicata+trastuzumab per 1 anno.I dottori hanno comunque espresso la loro preferenza perla terapia endocrina perchè la chemio,essendo il nodulo asportato inferiore a 1 cm,non è al momento pienamente supportata dall’evidenza scientifica.Da figlia,sono molto preoccupata,soprattutto perché è lei a dover scegliere(estremamente imbarazzante).Non sonoesperta ma sono a conoscenza di molti effetti collaterali della chemio.mia madre per timore di una ricaduta si sta convincendo per farla,io in parte nn sono d'accordo.ci chiediamo quanto possa essere efficace(avendo linfonodo negativo e nodulo moltopiccolo),se potrebbe generare ulteriori danni all’organismo dato che non ci sono metastasi,e quindi cosa andrebbe a colpire?organi/cellule sane?(èvero che c’è una correlazione positiva tra la chemio ela probabilità che si manifestino infuturo metastasi alle ossa?); potrebbero essere di più i vantaggi o gli svantaggi della chemio preventiva sul suo fisico in futuro? sempre nel suo caso, si potrebbe evitare la chemio nonostante la positività del test e optare per la cura endocrina(considerando anche il livello alto dei recettori ormonali)?chiedo scusa per le mille domande ma sento il bisogno di essere rassicurata perchè i dubbi sono tanti e un vostro parere potrebbe aiutare mia mamma a scegliere con serenità la strada giusta. Grazie mille davvero
[#1]
Gentile utente,
poichè le opzioni terapeutiche proposte sono corrette cosa altro si può aggiungere ?
Queste decisioni vanno prese "guardandosi negli occhi" e non tramite Internet con il suo oncologo curante con il quale dovrà percorrere un percorso di condivisione.
Mi dispiace ma questo è un limite dello strumento telematico.
Non condivido che sia stata lasciata alla paziente tutta
la responsabilità della scelta terapeutica.
Cordiali saluti
poichè le opzioni terapeutiche proposte sono corrette cosa altro si può aggiungere ?
Queste decisioni vanno prese "guardandosi negli occhi" e non tramite Internet con il suo oncologo curante con il quale dovrà percorrere un percorso di condivisione.
Mi dispiace ma questo è un limite dello strumento telematico.
Non condivido che sia stata lasciata alla paziente tutta
la responsabilità della scelta terapeutica.
Cordiali saluti
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 21.1k visite dal 06/03/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Tumore al seno
Il tumore al seno è il cancro più diffuso in Italia: quali sono i fattori di rischio e come fare prevenzione? Sintomi, diagnosi e cura del carcinoma mammario.