Adenocarcinoma polmone sx
Buonasera, l’11 agosto mio padre (75 anni e NON fumatore) è stato operato c/o l’ospedale Sant’Andrea di Roma, per un adenocarcinoma di circa 5cm (definito dal Professore in fase iniziale) LSS (asportato completamente). Lui è in totale ripresa. Si sente molto bene (ma anche prima... il tumore è stato scoperto grazie ad una carotide chiusa). Solo un pó di tosse (che prima non c’era) e un pó di dolore all’altezza della ferita ma internamente... prosegue toradol come prescritto. Siamo in attesa dell’esame istologico che ovviamente ci preoccupa. Premetto che dalla Pet/Tc, Tc cranio e Rm non risultano metastasi. Al termine dell’operazione il chirurgo ci ha detto che l’operazione era andata meglio del previsto (sono entrati convinti che per la posizione del tumore avrebbero tolto tutto il polmone... invece solo il lobo superiore) e di aver asportato dei linfonodi. Telegrafico. Cosa dobbiamo aspettarci? Pochi istanti prima dell'operazione ci hanno solo detto che sarebbe stata un'operazione importante (proprio perchè pensavano di dover togliere tutto il polmone) e che dalla Pet un linfonodo vicino al tumore sembrava un pó sveglio ma hanno sottolineato una cosa: che sia chiaro non ci sono metastasi. La mia domanda è questa: dalla Pet, i linfonodi come quelli mediastinici, ilari e/o di altro tipo, fondamentali per definire la stadizione, si sarebbero visti?
Grazie a chi sarà così cortese di rispondermi.
Cordiali saluti.
Grazie a chi sarà così cortese di rispondermi.
Cordiali saluti.
[#1]
Gentile Utente,
da quello che scrive ed in mancanza ancora di esame istologico post-operatorio si può dire giusto questo:
a) Il tumore è stato resecato, anche con un intervento più limitato di quanto programmato. questo vuol dire che sicuramente non c'erano metastasi (nè fuori dal torace e neppure controlaterali) ed anche l'estensione nel polmone di origine non era marcata.
b) la PET aveva già stabilito che il tumore fosse localizzato e probabilmente il solo linfonodo "prossimo" al polmone appariva captare il tracciante ma in modo limitato (localizzazione tumorale minima o infiammazione?).
c) la malattia quindi non appariva aver interessato in modo rilevante i linfonodi regionali. L'esame istologico definitivo dirà molte cose, tra cui se vi era interessamento di linfonodi oppure no (per regola si asportano un certo numero di linfonodi prossimi al tunore, proprio per stabilire se siano interessati, anche solo microscopicamente).
Quello che può cambiare, in funzione della positività o meno dei linfonodi, sarà la necessità o meno di una chemioterapia post-operatoria precauzionale (adiuvante).
In conclusione, la situazione sembra incoraggiante ed ogni ulteriore indicazione sarà sicuramente data al momento in cui si avrà l'esito istologico definitivo.
Cordiali Saluti
da quello che scrive ed in mancanza ancora di esame istologico post-operatorio si può dire giusto questo:
a) Il tumore è stato resecato, anche con un intervento più limitato di quanto programmato. questo vuol dire che sicuramente non c'erano metastasi (nè fuori dal torace e neppure controlaterali) ed anche l'estensione nel polmone di origine non era marcata.
b) la PET aveva già stabilito che il tumore fosse localizzato e probabilmente il solo linfonodo "prossimo" al polmone appariva captare il tracciante ma in modo limitato (localizzazione tumorale minima o infiammazione?).
c) la malattia quindi non appariva aver interessato in modo rilevante i linfonodi regionali. L'esame istologico definitivo dirà molte cose, tra cui se vi era interessamento di linfonodi oppure no (per regola si asportano un certo numero di linfonodi prossimi al tunore, proprio per stabilire se siano interessati, anche solo microscopicamente).
Quello che può cambiare, in funzione della positività o meno dei linfonodi, sarà la necessità o meno di una chemioterapia post-operatoria precauzionale (adiuvante).
In conclusione, la situazione sembra incoraggiante ed ogni ulteriore indicazione sarà sicuramente data al momento in cui si avrà l'esito istologico definitivo.
Cordiali Saluti
Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro
[#3]
Utente
Gentile Dott. Barbieri
oggi è arrivato il tanto temuto risultato dell’esami istologico. Le riporto da dicitura:
Adenocarcinoma del polmone con componente mucinosa (20%) (TTF1+, NapsinA+, CK7+) del diametro di cm 5
- Pattern predominante: 70% papillare
- Pattern secondario: 20% acinare e 10%
micropapillare.
Presenti cluster di diffusione aerogena (STAS) di tipo micropapillare.
Pleura viscerale sede di infiltrazione neoplastica.
Presenza di immagini riferibili ad invasione linfo-vascolare
Linfonodo stazione 5 inviato a parte esente da metastasi.
Linfonodo stazione 6 inviato a parte sede di metastasi.
Linfonodo stazione 8 inviato a parte esente da metastasi.
Linfonodo stazione 9 inviato a parte sede di metastasi.
Linfonodo stazione 10 inviato a parte esente da metastasi.
Linfonodo inviato a parte come linfonodo dell’arteria polmonare sede di metastasi.
Due di quattro linfonodi peribronchiali sono sedi di metastasi.
Un linfonodo intraparenchimale sede di metastasi.
Margine di resezione bronchiale e vascolare esente da infiltrazione neoplastica.
TNM sec. AJCC 2017: pT3, pN2, LVI1.
PL2, R0, Stadio IIIB
In tutta onestà non immaginavo uno stadio così avanzato.
Siamo in attesa del colloquio con oncologo.
Nel frattempo lo specializzando che ci ha ricevuto ha definito la chemioterapia preventiva/adiuvante efficiente e la possibilità di immunoterapia, se analizzando il referto, non so in cosa,
risulti idoneo.
Sarebbe così cortese di spigarmi meglio questo referto e cosa dobbiamo aspettarci?
Sono sempre tutti così telegrafici.
Per la situazione le terapie sono comunque valide?
Le sarei davvero grata per qualsiasi delucidazione .
Cordiali saluti.
oggi è arrivato il tanto temuto risultato dell’esami istologico. Le riporto da dicitura:
Adenocarcinoma del polmone con componente mucinosa (20%) (TTF1+, NapsinA+, CK7+) del diametro di cm 5
- Pattern predominante: 70% papillare
- Pattern secondario: 20% acinare e 10%
micropapillare.
Presenti cluster di diffusione aerogena (STAS) di tipo micropapillare.
Pleura viscerale sede di infiltrazione neoplastica.
Presenza di immagini riferibili ad invasione linfo-vascolare
Linfonodo stazione 5 inviato a parte esente da metastasi.
Linfonodo stazione 6 inviato a parte sede di metastasi.
Linfonodo stazione 8 inviato a parte esente da metastasi.
Linfonodo stazione 9 inviato a parte sede di metastasi.
Linfonodo stazione 10 inviato a parte esente da metastasi.
Linfonodo inviato a parte come linfonodo dell’arteria polmonare sede di metastasi.
Due di quattro linfonodi peribronchiali sono sedi di metastasi.
Un linfonodo intraparenchimale sede di metastasi.
Margine di resezione bronchiale e vascolare esente da infiltrazione neoplastica.
TNM sec. AJCC 2017: pT3, pN2, LVI1.
PL2, R0, Stadio IIIB
In tutta onestà non immaginavo uno stadio così avanzato.
Siamo in attesa del colloquio con oncologo.
Nel frattempo lo specializzando che ci ha ricevuto ha definito la chemioterapia preventiva/adiuvante efficiente e la possibilità di immunoterapia, se analizzando il referto, non so in cosa,
risulti idoneo.
Sarebbe così cortese di spigarmi meglio questo referto e cosa dobbiamo aspettarci?
Sono sempre tutti così telegrafici.
Per la situazione le terapie sono comunque valide?
Le sarei davvero grata per qualsiasi delucidazione .
Cordiali saluti.
[#4]
Gentile Signora,
ammetto che l'esame istologico abbia documentato che il tumore avesse raggiunto alcune sedi linfonodali, non solo quelle più vicina al polmone (ilari) ma anche alcune nel mediastino (spazio fra i due polmoni). Di queste ultime, alcune (stazione 6 e stazione 9) sono localizzate addirittura dal lato opposto a quello adiacente al tumore.
Tutto questo non significa altro che è necesaria più attenzione nei controlli periodici per valutarte eventuali possibili ricadute ed inoltre anche la necessità di attivare, appena possibile, trattamenti precauzionali più "elaborati".
Specificamente appare indicata la chemioterapia ed anche la radioterapia sulle stazioni linfonodali del mediastino (per colpire il "fronte" attraverso il quale il tumore cercava di sconfinare).
Porti suo padre alla visita di controllo e sentirà come sarà organizzato il prossimo prgramma di cura.
Cordiali Saluti
ammetto che l'esame istologico abbia documentato che il tumore avesse raggiunto alcune sedi linfonodali, non solo quelle più vicina al polmone (ilari) ma anche alcune nel mediastino (spazio fra i due polmoni). Di queste ultime, alcune (stazione 6 e stazione 9) sono localizzate addirittura dal lato opposto a quello adiacente al tumore.
Tutto questo non significa altro che è necesaria più attenzione nei controlli periodici per valutarte eventuali possibili ricadute ed inoltre anche la necessità di attivare, appena possibile, trattamenti precauzionali più "elaborati".
Specificamente appare indicata la chemioterapia ed anche la radioterapia sulle stazioni linfonodali del mediastino (per colpire il "fronte" attraverso il quale il tumore cercava di sconfinare).
Porti suo padre alla visita di controllo e sentirà come sarà organizzato il prossimo prgramma di cura.
Cordiali Saluti
[#5]
Utente
Gentile Dott. Barbieri, La ringrazio per le Sue spiegazioni sempre esaustive. Siamo in attesa di essere chiamati dall’oncologo. Le assicuro che non immaginavo assolutamente tutto questo... nessuno si è mai soffermato a spiegarci nulla. Ne dopo l’operazione ne tantomeno oggi.
Grazie di nuovo. E se me lo consente La aggiorneró.
Con gratitudine Le pongo i miei cordiali saluti.
Grazie di nuovo. E se me lo consente La aggiorneró.
Con gratitudine Le pongo i miei cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 12k visite dal 25/08/2020.
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