Il psa è < 0.06,ma

chiedo gentilmente un consiglio su mio padre,di 57 anni di età;2 anni e mezzo fa è stato sottoposto a prostatectomia per ca prostatico pt3bnomo(g3+3,infiltrante entrambi i lobi,la vescicola seminale di sx e la base),successivamente ha fatto una radioterapia.
Attualmente il psa è < 0.06,ma a volte ha problemi di ematuria,in un paio di casi anche notevoli:
la cistoscopia ha rilevato infiammazione vescica( per postumi radioterapia); l'ecografia addominale rileva una vescica a pareti irregolari come da sforzo esente da formazioni infiltrativo vegetante;gli altri organi risultano di forma e dimensioni regolari,con un leggero abbassamento del rene sx.
nonostante prende micraven plus 1300mg e tranex 500 mg/5ml ha sempre problemi di ematuria,con lievi dolori addominali.
aggiungo che ha da poco rifatto le analisi del sangue e risulta la presenza di un infiammazione della vescica e l'aumento del psa da 0.07 a 0.28, chiedo se questo aumento è preoccupante o sia normale e dovuto dall'infiammazione?
grazie anticipatamente per l'attenzione e per l'eventuale risposta!!
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

direi che in post radioterapia può accadere ma se il fenomeno persiste è opportuno eseguire una cistoscopia per verificare cosa succede all'interno della vescica e porvi rimedio.

Un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dottore,
la ringrazio per la risposta,volevo dirle che la cistoscopia la fatta circa un mese fà,con l'esito che ha una vescica infiammata,sta attualmente facendo una cura con l'integratore micraven plus,a distanza di due mesi deve ripetere la cistoscopia;volevo sapere inoltre se questa vescica può essere aiutata in qualche modo e se una cura antibiotica possa essere utile.
E per ultimo volevo sapere se l'esito negativo di un esame cistologico vuol dire che non c'è la ricomparsa della malattia,o se è necessario qualche altro esame?
ringrazio di cuore per la vostra collaborazione.
cordiali saluti
[#3]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Utente,

se alla situazione vescicale infiammatoria si è sovrapposta una infezione batterica si può sapere con un esame delle urine con urinocoltura. Solo in caso positivo (cioè di presenza batterica) è utile l'antibiotico. La cistoscopia serve per verificare lo stato della vescica non della prostata.

Cari saluti

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
[#4]
dopo
Utente
Utente
gentilissimo dottore,
le comunico l'esito dell'urografia fatta da mio padre:
all'esame diretto non immagini radiopache da riferire a formazioni litiasiche
in corrispondenza delle ombre renali,presenza di numerose clips metallicche
nello scavo pelvico.All'urografia pronta e buona la eliminazione del mezzo di
contrasto con regolare effetto nefrografico bilateralmente.
Nella norma i
reperti colico-pielo-ureterali bilateralmente.Vescica normoespansa a parete
regolari con completo svuotamento dopo minzione.Adesso stiamo aspettando i
risultati dell'urinocultura per vedere se ha una infezione batterica.Per il
momento mi consiglia di aspettare il prossimo controllo del psa o è meglio che
facciamo qualcosa altro dato che comunque ogni tanto ha problemi di ematuria?La
ringrazio per la disponibilità.
cordiali
saluti
[#5]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Direi di attendere l'esito dell'urinocoltura. E' la cosa più ragionevole.

Tienimi aggiornato, un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
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dopo
Utente
Utente
va bene le faccio sapere appena ho l'esito dell'urinocoltura.
cari saluti
[#7]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Il PSA deve superare i valori di 0,20 ng/mL, per sospettare una ripresa. E' questo il valore accettato dalla EUROPEAN ASSOCIATION OF UROLOGY per definire una recidiva biochimica. Sottolineo inoltre come processi infiammatori siano causa frequente di rialzi non significativi, ma questo valore necessita di indagini poichè in realta fortemente sospetto anche in funzione dello stadio pT3b.
Parli con il suo urologo, a mio avviso, ripetendo il PSA almeno fra un mese. Se fosse ancora in aumento o costantemente sopra 0,20 le consiglio di farsi inviare da un radioterapista per valutare l'utilità di un trattamento post-operatorio di salvataggio precoce.
Comunque intanto verifichi se c'è uno stato infiammatorio infettivo delle vie urinarie.

Cordialmente.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

[#8]
dopo
Utente
Utente
gentilissimo dottore,
le comunico l'esito dell'urinocoltura di mio padre,che è
negativa,esame del sedimento:alcuni bianchi,numerosi rossi,numerosi cristalli
di ossalato di calcio;aspetto leggero torbido,densità pari a 1025,per il resto rientrano tutti nei
valori di riferimento,per i batteri analizzati l'esito è negativo.A questo
punto le chiedo qual'è la cosa più ragionevole da fare,possiamo aspettare il
prossimo controllo del psa?o è necessario fare qualcosa altro?La ringrazio di
cuore della sua attenzione.
cordiali saluti
[#9]
dopo
Utente
Utente
gentilissimo dottore,
volevo sapere che tipo di esame bisogna fare per capire se c'è uno stato infiammatorio infettivo nelle vie urinarie?l'urinocoltura è sufficiente?la ringrazio di cuore
cordiali saluti
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Gentile utente,
le ho già scritto su quello che è l'iter da fare: a mio avviso può ripetere un PSA fra un mese e se ancora sopra 0,20ng/mL o in ascesa si rivolga ad un radioterapista oncologo per una RT di salvataggio sulla loggia prostatica. Alternative sarebbero un PET colina, ma la sensibilità della metodica è proporzionalmente diretta al valore del PSA e, purtroppo a valori <0.8-1ng/mL, la capacità di identificare sedi di malattia non è altissima(FALSI NEGATIVI). Potrebbe aspettare anche 0,9-1ng/mL per giustificare una biopsia della anastomosi vescico-ureterale per una conferma defintivia della recidiva locale( se invece negativa---> verrebbe indicata terapia ormonale). Ma si ricordi che più aumenta il PSA da valori minimi, minore è la possibilità di efficacia della RT di salvataggio. Diversi studi ormai acclarano il vantaggio della RT di salvataggio precoce rispetto alla RT ritardata, quest'ultima con valori alti di PSA o con malattia clinicamente palpabile.

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