Possibile nessuna alternativa alla chemio? che fare?
Buongiorno
Mio zio di 73 anni è stato operato da un mese e mezzo per adenocarcinoma polmonare con lobectomia ed asportazione dei linfonodi coinvolti e non(Pt2n1g2).
Adesso ha avuto un discreto recupero.
Ci siamo rivolti a noti oncologi ma urtroppo a causa di vari problemi fisici (cuore, reni ecc) non può eseguire la chemioterapia, che invece era consigliata.
Abbiamo chiesto terapie alternative ma non c'è stato proposto niente.
Possibile che i medici non sappiano darci una terapia alternativa anche sperimentale?
Qualcuno sa indicarmi per favore dei centri o specialisti seri a cui rivolgersi che non ci lascino totalmente senza alcuna cura?
Vi ringrazio in anticipo di cuore
Mio zio di 73 anni è stato operato da un mese e mezzo per adenocarcinoma polmonare con lobectomia ed asportazione dei linfonodi coinvolti e non(Pt2n1g2).
Adesso ha avuto un discreto recupero.
Ci siamo rivolti a noti oncologi ma urtroppo a causa di vari problemi fisici (cuore, reni ecc) non può eseguire la chemioterapia, che invece era consigliata.
Abbiamo chiesto terapie alternative ma non c'è stato proposto niente.
Possibile che i medici non sappiano darci una terapia alternativa anche sperimentale?
Qualcuno sa indicarmi per favore dei centri o specialisti seri a cui rivolgersi che non ci lascino totalmente senza alcuna cura?
Vi ringrazio in anticipo di cuore
"...centri o specialisti seri..."
Non mi pare che dopo una valutazione clinica accurata considerando (anche se non lo specifica) che siamo davanti ad un ipotetico trattamento adiuvante (post chirurgia) e non per malattia metastatica, ritengo che la scelta di NON eseguire un trattamento con dei farmaci che hanno una loro tossicità intriseca (senza parlare che il trattamento adiuvante non è garanzia ASSOLUTA che nulla si ripresenti più) possa essere idonea.
Non conosco la problematica cardiologica nè renale ma sicuramente nella valutazione è stato valutata l'ipotesi di risparmiarsi il tutto in caso di necessità (speriamo mai!).
Potrebbe valutare l'ipotesi di una consulenza radioterapica.
Tenga presente comunque i limiti ch un tale parere può avere considerando quante cose non sono note (compresa la valutazion eoggettiva del paziente).
Non mi pare che dopo una valutazione clinica accurata considerando (anche se non lo specifica) che siamo davanti ad un ipotetico trattamento adiuvante (post chirurgia) e non per malattia metastatica, ritengo che la scelta di NON eseguire un trattamento con dei farmaci che hanno una loro tossicità intriseca (senza parlare che il trattamento adiuvante non è garanzia ASSOLUTA che nulla si ripresenti più) possa essere idonea.
Non conosco la problematica cardiologica nè renale ma sicuramente nella valutazione è stato valutata l'ipotesi di risparmiarsi il tutto in caso di necessità (speriamo mai!).
Potrebbe valutare l'ipotesi di una consulenza radioterapica.
Tenga presente comunque i limiti ch un tale parere può avere considerando quante cose non sono note (compresa la valutazion eoggettiva del paziente).
Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)
Utente
Innanzitutto la ringrazio dott. D'angelo
Si si tratterebbe di una terapia adiuvante per ora.
Per il resto dottore forse è colpa dei media, si leggono molte notizie su immunoterapie, terapie innoviative di altro tipo che dovrebbero in parte diminuire la possibilità di recidiva e poi quando si va al dunque si scopre che non c'è niente in effetti a parte la chemioterapia, che di per se fa veramente poco .
Forse è per questo che si tende ad illudersi in principio (e non parlo di guarigioni miracolose ma di "tentativi di cura").
Cordialmente
Si si tratterebbe di una terapia adiuvante per ora.
Per il resto dottore forse è colpa dei media, si leggono molte notizie su immunoterapie, terapie innoviative di altro tipo che dovrebbero in parte diminuire la possibilità di recidiva e poi quando si va al dunque si scopre che non c'è niente in effetti a parte la chemioterapia, che di per se fa veramente poco .
Forse è per questo che si tende ad illudersi in principio (e non parlo di guarigioni miracolose ma di "tentativi di cura").
Cordialmente
NON SEMPRE TUTTE LE INNOVAZIONI SONO SINONIMO DI MIGLIOR EFFICACIA
Utente
Sono d'accordo su questo solo che mi illudevo che un "tentativo di cura" fosse meglio di nessuna cura, salvo effetti collaterali.
Grazie per le risposte
Grazie per le risposte
PURTROPPO NON SEMPRE è COSì, DIPENDE DALLE SITUAZONI LEGATE AL PAZIENTE ED ALLE SUE PATOLOGIE.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.4k visite dal 08/07/2009.
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