Carcinoma mammario di tipo triplo negativo
Vorrei porre alla cortese attenzione dei signori medici un caso raro di carcinoma mammario denominato di tipo triplo negativo. Faccio le importanti premessa di non essere io direttamente interessato e che la paziente è in cura in Giappone essendo quella la sua nazionalità. Dopo tutti gli esami effettuati sappiamo le dimensioni del tumore che è di circa 4,5 cm seno sx, che non ha generato metastasi secondarie e che i linfonodi risultano al 100 % "puliti" al termine di biopsia del linfonodo sentinella. La paziente ha iniziato la chemio terapia neocoadiuvante in 8 cicli al termine della quale verrà operata. So che questo tipo di carcinoma mammario ( triplo negatico ) ha prognosi meno favorevoli e che l' unica arma terapeutica a disposizione è la chemioterapia. La mia domanda è : si può ritenere il tumore in una fase iniziale e diagnosticato in una fase precoce nonostante le sue dimensioni ? ( non avendo alcuna metastasi o micrometastasi ) Il fatto che i linfonodi siano puliti migliora la possibilità di una prognosi più favorevole (nonostante le dimensioni) ? Grazie
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Gentile Utente,
una neoplasia di 4.5 cm è comunque di notevoli dimensioni. Il fatto che i linfonodi siano indenni è positivo ma occorre anche effettuare una stadiazione completa a mezzo Tc total body con mdc e scintigrafia ossea.
Resto a disposizione, cari saluti
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
una neoplasia di 4.5 cm è comunque di notevoli dimensioni. Il fatto che i linfonodi siano indenni è positivo ma occorre anche effettuare una stadiazione completa a mezzo Tc total body con mdc e scintigrafia ossea.
Resto a disposizione, cari saluti
Carlo Pastore
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Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
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Ottimamente. La base di partenza mi sembra buona. Incrociamo le dita per il proseguio.
resto a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
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resto a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
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Di nulla.... Grazie per i complimenti, continueremo sempre così nella speranza di poter portare aiuto e sollievo il più possibile.
Cari saluti
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Cari saluti
Carlo Pastore
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Utente
Gentile Dr. Pastore le scrivo per aggiornarla di alcuni sviluppi e per una mia personalissima curiosità. Sembrerebbe che il tumore sia molto sensibile alla chemioterapia, questa è quanto detto dall' oncologo nipponico che ha in cura la paziente. Quindi, credo, un' ottima notizia. La curiosità è relativa alla PET-CT, cosa è esattamente ? perchè mi è stato detto che la paziente ha effettuato anche questa tipologia di esame. Distinti Saluti.
[#7]
Utente
Gentili medici,
mi ritrovo a scrivervi nuovamente dopo avere atteso per tutto questo tempo tutti i risvolti teraupetici che ha ricevuto la mia ragazza e che adesso per comodità, tornerò a raccontare ancora più dettagliatamente.
Dopo autopalpazione al seno, la mia ragazza scopre un nodulo al seno sinistro e giustamente preoccupata corre per effettuare tutte le verifiche del caso.
Dopo un primo momento, data la giovane età ( 29 anni ), in cui si professava un cauto ottimismo gli esami istologici evidenziano un carcinoma di tipo triplo negativo.
La Pet//CT Tac Total body, l’ esame istologico del linfonodo sentinella e la scintigrafia ossea completano il quadro.
Nessuna metastasi, linfonodi puliti.
Tuttavia il tumore presenta dimensioni notevoli ( 4,5 cm ).
Si decide di procedere a terapia neoadiuvante nel tentativo di ridurre la dimensione e poter operare meno invasivamente.
Effettua 8 Cicli di Chemioterapia che da subito si mostrano molto efficaci.
Chiaramente con tutti i fastidi del caso, però già dopo le pime due infusioni e a termine di Tac di controllo si evince la diminuzione della massa.
Ancora prima di effettuare le ultime due infusioni, come da programma, addirittura la massa non è più distinguibile. Questo chiaramente porta molto entusiasmo.
Dopo aver effettuato gli otto cicli chemioterapici, la paziente viene operata.
Si decide di asportare parte del tessuto localizzato ( per intenderci dove vi era il tumore ) per effettuare nuovi esami istologici.
Il risultato è dei più ottimistici in quanto non vi è presenza di cellule maligne lasciando intendere che la chemioterapia da sola è riuscita a sconfiggere il tumore.
La migliore notizia è che statisticamente a detta dell’ oncologo il rischio della recidiva è minore rispetto ad un carcinoma ridotto di misura e poi asportato ( e di questo chiedo conferma a voi ). In poche parole la prognosi è tra le migliori.
Adesso continuerà con delle sedute di radioterapia.
Grazie ancora infinite per il vostro supporto, vi terrò aggiornati ogni qualvolta avrò nuove notizie anche se sinceramente spero di non averne più bisogno.
mi ritrovo a scrivervi nuovamente dopo avere atteso per tutto questo tempo tutti i risvolti teraupetici che ha ricevuto la mia ragazza e che adesso per comodità, tornerò a raccontare ancora più dettagliatamente.
Dopo autopalpazione al seno, la mia ragazza scopre un nodulo al seno sinistro e giustamente preoccupata corre per effettuare tutte le verifiche del caso.
Dopo un primo momento, data la giovane età ( 29 anni ), in cui si professava un cauto ottimismo gli esami istologici evidenziano un carcinoma di tipo triplo negativo.
La Pet//CT Tac Total body, l’ esame istologico del linfonodo sentinella e la scintigrafia ossea completano il quadro.
Nessuna metastasi, linfonodi puliti.
Tuttavia il tumore presenta dimensioni notevoli ( 4,5 cm ).
Si decide di procedere a terapia neoadiuvante nel tentativo di ridurre la dimensione e poter operare meno invasivamente.
Effettua 8 Cicli di Chemioterapia che da subito si mostrano molto efficaci.
Chiaramente con tutti i fastidi del caso, però già dopo le pime due infusioni e a termine di Tac di controllo si evince la diminuzione della massa.
Ancora prima di effettuare le ultime due infusioni, come da programma, addirittura la massa non è più distinguibile. Questo chiaramente porta molto entusiasmo.
Dopo aver effettuato gli otto cicli chemioterapici, la paziente viene operata.
Si decide di asportare parte del tessuto localizzato ( per intenderci dove vi era il tumore ) per effettuare nuovi esami istologici.
Il risultato è dei più ottimistici in quanto non vi è presenza di cellule maligne lasciando intendere che la chemioterapia da sola è riuscita a sconfiggere il tumore.
La migliore notizia è che statisticamente a detta dell’ oncologo il rischio della recidiva è minore rispetto ad un carcinoma ridotto di misura e poi asportato ( e di questo chiedo conferma a voi ). In poche parole la prognosi è tra le migliori.
Adesso continuerà con delle sedute di radioterapia.
Grazie ancora infinite per il vostro supporto, vi terrò aggiornati ogni qualvolta avrò nuove notizie anche se sinceramente spero di non averne più bisogno.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 9k visite dal 17/07/2009.
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