La diagnosi dell'agoaspirato ha evidenziato una carcinoma mammario
Preg.mi Dottori, sottopongo alla vs. attenzione il caso di mia suocera di 79 anni. In data 06/07/09 si è sottoposta a mammografia bilaterale il cui referto è stato: " Quadro mammografico di tipo fibromicronodulare.Non evidenti segni rx sospetti. Si consigila controllo etg a completamento diagnostico". Il 20/07/09 si è sottoposta a etg mammaria bilaterale il cui referto è stato : " L'esame etg evidenzia a dx alla confluenza dei quadranti superiori, in corrispondenza del reperto clinico palpatorio, un'area disomogenea ipoecogena di circa 15 mm di diametro, meritevole di agoaspirato ecoguidato". La diagnosi dell'agoaspirato ha evidenziato una carcinoma mammario di tipo duttale verosimilmente in situ C5. Il medico di famiglia ha sconsigliato l'intervento chirurgico e di sottorsi a terapia medica contrariamente a quanto consigliato dal medico radiologo. Potete aiutarci in merito? Cordialmente Anita
".... La diagnosi dell'agoaspirato ha evidenziato una carcinoma mammario di tipo duttale verosimilmente in situ C5. Il medico di famiglia ha sconsigliato l'intervento chirurgico e di sottorsi a terapia medica contrariamente a quanto consigliato dal medico radiologo. Potete aiutarci in merito?..."
La sede è quella più frequentemente interessata da problematiche di tipo oncologiche.
Se l'agoaspirato ha formulato questa diagnosi, si potrebbe, a meno di gravissime comorbidità, valutare di eseguire un mammotome con l'eradicazione in toto della lesione (anche se 15 mm mi sembra già un pò grandicella) e se confermato in situ potrebbe poi giovarsi di trattamenti di minima locoregionali e ormonali (previa valutazione dello stato recettoriale).
La sede è quella più frequentemente interessata da problematiche di tipo oncologiche.
Se l'agoaspirato ha formulato questa diagnosi, si potrebbe, a meno di gravissime comorbidità, valutare di eseguire un mammotome con l'eradicazione in toto della lesione (anche se 15 mm mi sembra già un pò grandicella) e se confermato in situ potrebbe poi giovarsi di trattamenti di minima locoregionali e ormonali (previa valutazione dello stato recettoriale).
Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.7k visite dal 29/07/2009.
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