Morso inverso o terza classe scheletrica? apparecchio e molti dubbi

Salve!
Scrivo qui in merito ad un trattamento ortodontico che sto seguendo da ormai 12 mesi.

Non ho padronanza della terminologia tecnica per cui cercherò di farmi comprendere come meglio mi riesce!

Mi reco dal dentista per un morso inverso (tre degli incisivi inferiori chiudevano davanti a tre degli incisivi superiori). Non avevo nessun problema funzionale (nè disturbi all'ATM nè problemi di masticazione) per cui decido di intraprendere questa cura per motivazioni prettamente estetiche.

All'inizio della cura avevo 26 anni, come potete vedere da profilo, e come di rito consegno all'ortodonzista ortopanoramica e teleradiografio latero-laterale del cranio.

Mi viene data una prognosi di 16-18 mesi circa, ed iniziamo il lavoro prima solo sull'arcata superiore, poi anche su quella inferiore, andando a spostare prevalentemente gli incisivi.

Dopo un anno di "cura", visto che gli incisivi sono ormai in posizione ma nonostante ciò non riesco ad avere una buona occlusione (il contatto laterale tra premolari e molari superiori e inferiori è pressochè assente su entrambi i lati) il dentista mi dice che:


- evidentemente la mia mandibola è sovrasviluppata, e alla mia domanda "ma dalla telegrafia latero laterale non si vedeva?" risponde che l'aveva scambiato per un avanzamento forzato della mandibola dovuto all'errata posizione degli incisivi

- che adesso l'unica cosa che possiamo fare è agire con degli elastici (so di cosa si tratta più o meno, ma lui ha usato il termine "molaggio") sui molari per portarli indietro, e che probabilmente rimarranno degli spazi tra gli incisivi superiori, da colmare (ovviamente) con delle faccette.


Ora, inutile dire che sono piuttosto scossa dalla piega degli eventi, ma nutro ovvie perplessità:

1) è possibile sbagliare una diagnosi in questa maniera (morso crociato, terza classe dentaria, terza classe scheletrica), o si tratta del maldestro tentativo di mascherare un palese errore medico?

2) quello che il mio dentista mi sta offrendo è camuffaggio estetico che mi metterà a rischio di sviluppare disturbi dell'ATM e parodontite?


Aggiungo che da quando la mia situazione occlusale è cambiata mi sono accorta di soffrire di bruxismo (non so onestamente dire se da prima o proprio a causa della "terapia").


Ringrazio per l'attenzione e spero che qualcuno mi aiuti a fare chiarezza.




[#1]
Dr. Paolo De Carli Dentista, Ortodontista 1.5k 46
Evidentemente nel suo caso non ė stata eseguita una diagnosi corretta che in ortodonzia prevede la raccolta di una serie di dati attraverso i seguenti esami:

- ortopantomografia
- teleradiografia laterolaterale (in alcuni casi anche posteroanteriore)
- modelli di studio
- fotografie del viso e della bocca
- cefalometria ortodontica (esame fondamentale, ma purtroppo spesso sottovalutato)

Da una mancata dignosi può facilmente determinarsi una terapia non corretta con esiti, purtroppo, spesso difficili da correggere.

Non conosco nulla del suo caso clinico ma se questi esami non sono stati tutti eseguiti e stando ai tentativi approssimativi di "terapia" a cui si sta sottoponendo, le suggerisco due cose prima di determinare serie conseguenze:
> NON si faccia fare nessun molaggio (se questo è il "trattamento" propostole) sugli elementi dentari
> senta il prima possibile un secondo parere presso un dentista esperto e di chiara fama che pratichi l'ortodonzia

Alla sua età non può permettersi soluzioni rabberciate.

Dr. Paolo De Carli
Specialista in Odontostomatologia
www.studiodecarli.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
No, questi esami non sono stati tutti eseguiti.
Ho eseguito solo
- ortopanoramica
- teleradiografia laterolaterale
- fotografie viso e bocca


Per quanto riguarda i modelli di studio non so dicosa si tratti esattamente, mi è stato fatto un calco prima di iniziare la terapia.


Sono molto scossa, non conosco dentisti esperti in ortodonzia nella mia zona e per vari motivi (anche di salute) mi viene difficile spostarmi.

Grazie per la sua risposta, mi è stato molto d'aiuto.
[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore, so che qui non si fanno prescrizioni ma, in linea di massima, è possibile per chi porta un apparecchio ortodontico utilizzare un bite notturno per il bruxismo? E' uno dei problemi che mi dà maggiormente fastidio e mi crea davvero difficoltà ad addormentarmi e avere un riposo continuo.

La ringrazio
[#4]
Dr. Paolo De Carli Dentista, Ortodontista 1.5k 46

E' possibile ma la situzione specifica va valutata con una visita clinica, ascolti il mio consiglio e prenoti un secondo parere da un dentista esperto che pratichi l'ortodonzia.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore, oggi sono stata visitata dal un nuovo dentista, il quale come prima cosa ha espresso la necessità di eseguire un tracciato cefalometrico (cosa incoraggiante, senz'altro).


Eseguirà un tracciato cefalometrico sia sulla lastra che gli ho portato, risalente a 12 mesi fa (quindi pre-trattamento) sia su quella che presto gli porterò, sulla situazione attuale.

Inoltre mi ha prescritto una ortopanoramica 3D, cone-beam.



Come è ovvio avrei intenzione di lasciare il "vecchio" dentista, e comincio a pormi alcune domande..ad esempio, è obbligato a rilasciarmi la mia cartella clinica?
E se venisse fuori che in effetti il trattamento da me ricevuto era inedaguato, e basato su un errore diagnostico, sarebbe possibile per me agire legalmente per ottenere un risarcimento?

Forse queste ultime domande esulano dalla sua specializzazione, ma la ringrazio ugualmente.
[#6]
Dr. Paolo De Carli Dentista, Ortodontista 1.5k 46
La cartella clinica, in ambito privato, non è obbligatorio redigerla quindi non è detto che esista, invece le radiografie sono del paziente e vanno consegnate (cosa che mi sembra sia stata fatta).

Riguardo all'altra domanda, non ho le competenze per darle consigli, tenga però presente che una azione legale in Italia ha esiti sempre molto incerti, tranne la certezza della parcella che dovrà pagare agli avvocati...

In bocca al lupo.
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