Espansore rapido palato
Buongiorno.
Oggi mio figlio di sette anni e mezzo ha messo l'espansore rapido del palato.
Ho il controllo il 18 aprile e dovrò fare un giro una volta al giorno a partire dal 4 aprile.
Oggi però il dottore ne ha fatti già tre, al terzo ha fatto un movimento veloce e mio figlio è scoppiato a piangere urlando e accusando dolore ai molari (definitivi) su cui sono stati applicati gli anelli. Col tempo il dolore si è ridotto ma ne è rimasto un po' ad uno dei due denti.
Stasera guardando bene a casa mi sono accorta che le gengive sono gonfie e che l'anello del molare dolente pare incastrato dentro la gengiva, più dell'altro, tanto che i mm di ferro che si vedono sono molti meno.
Non vorrei che questo potesse creare problemi alla gengiva. Come mi devo comportare?
Oggi mio figlio di sette anni e mezzo ha messo l'espansore rapido del palato.
Ho il controllo il 18 aprile e dovrò fare un giro una volta al giorno a partire dal 4 aprile.
Oggi però il dottore ne ha fatti già tre, al terzo ha fatto un movimento veloce e mio figlio è scoppiato a piangere urlando e accusando dolore ai molari (definitivi) su cui sono stati applicati gli anelli. Col tempo il dolore si è ridotto ma ne è rimasto un po' ad uno dei due denti.
Stasera guardando bene a casa mi sono accorta che le gengive sono gonfie e che l'anello del molare dolente pare incastrato dentro la gengiva, più dell'altro, tanto che i mm di ferro che si vedono sono molti meno.
Non vorrei che questo potesse creare problemi alla gengiva. Come mi devo comportare?
[#1]
Riporti suo figlio al più presto dal suo ortodonzista che esaminerà la situazione , controllerà la banda e valuterà se modificarla per renderla più adattata possibile.
Dr.Alessandro Fedi Spec.Ortognatodonzia Gnatologo Psicoterapeuta con Ipnosi www.studiofedi.com www.journal.studiofedi.com/
[#2]
Utente
Grazie, domani lo porto a far vedere.
Domanda: ma può essere davvero che l'anello di sinistra sia stato inserito troppo in profondità dentro la gengiva? Stasera ho fatto fare una prova a mio figlio, se mastica sul molare di destra non ha dolore, se mastica su quello di sinistra caccia un urlo.
Domanda: ma può essere davvero che l'anello di sinistra sia stato inserito troppo in profondità dentro la gengiva? Stasera ho fatto fare una prova a mio figlio, se mastica sul molare di destra non ha dolore, se mastica su quello di sinistra caccia un urlo.
[#6]
Utente
Avevo chiesto un altro parere e l'iter prospettato era lo stesso: erp e poi maschera di deler. In effetti è stato il dentista e non l'ortpdontista a scegliere gli anelli e montare l'apparecchio... cosa può essere successo?
Inoltre se decidessi di cambiare dovrei rifare studio di caso e apparecchio, non posso non pagare questo studio, o sbaglio io?
Inoltre se decidessi di cambiare dovrei rifare studio di caso e apparecchio, non posso non pagare questo studio, o sbaglio io?
[#7]
Da quel che racconta si desume che nello studio l'ortodonzista non c'è sempre. Bene ha fatto quindi , esercitando prudenza, il dentista a decementare l'espansore per farlo , immagino, ulteriormente controllare all'ortodonzista.
Nella realtà italiana sono numerosi gli studi dentistici in cui l'ortodonzista non c'è sempre , collaborando col titolare dentista in consulenza non continuativa. La stessa cosa succede per esempio con alcuni implantologi altrettanto itineranti. Questa non è un'anomalia , ma può in questo modo realizzarsi un rapporto terapeutico con due professionisti anzichè con uno soltanto.
Esistono altresì studi prettamente o principalmente ortodontici in cui l'ortodonzista c'è tutti i giorni ed è unico ideatore e responsabile del trattamento.
Quale tipologia di rapporto di cura scegliere non posso certo indicarglielo io nè nessun altro.
Comunque non è successo niente di grave , tranne che un lieve ritardo con qualche modifica da fare, cosa che in odontoiatria in genere è pacificamente possibile.
Valuti tutto con serenità e proprietà.
Un caro augurio in tal senso.
Nella realtà italiana sono numerosi gli studi dentistici in cui l'ortodonzista non c'è sempre , collaborando col titolare dentista in consulenza non continuativa. La stessa cosa succede per esempio con alcuni implantologi altrettanto itineranti. Questa non è un'anomalia , ma può in questo modo realizzarsi un rapporto terapeutico con due professionisti anzichè con uno soltanto.
Esistono altresì studi prettamente o principalmente ortodontici in cui l'ortodonzista c'è tutti i giorni ed è unico ideatore e responsabile del trattamento.
Quale tipologia di rapporto di cura scegliere non posso certo indicarglielo io nè nessun altro.
Comunque non è successo niente di grave , tranne che un lieve ritardo con qualche modifica da fare, cosa che in odontoiatria in genere è pacificamente possibile.
Valuti tutto con serenità e proprietà.
Un caro augurio in tal senso.
[#8]
Lo studio è da rifare, perchè è "operatore dipendente".
Da "implantologo itinerante", che ha in studio un "collaboratore ortodonzista itinerante", le dico che non è questo il problema.
Una capra è sempre una capra anche se è la sola responsabile del trattamento.
Il titolare dello studio DEVE comunque avere una preparazione odontoiatrica di base a 360° anche se non esegue personalmente tutte le fasi di una terapia complessa; deve poter coordinare e armonizzare in un lavoro di gruppo le varie competenze specialistiche.
Ma spesso i dentisti non sanno lavorare in gruppo, e fanno tutto da soli.
Il suggerimento che le ho dato e ribadisco è quello di rivolgersi ad un collega che si occupa di ORTODONZIA FUNZIONALE.
Finora le sono stati prospettate soluzioni di ORTODONZIA MECCANICA.
Semplificando molto sacrificando necessariamente la correttezza scientifica, l'ortodonzia funzionale si occupa di modificare la funzione della bocca armonizzando la crescita ossea, non occupandosi troppo della posizione dei denti.
L'ortodonzia meccanica sposta i denti e non si occupa della crescita ossea oppure, come nel caso dell'espansore rapido, rompe e sposta l'osso.
Da "implantologo itinerante", che ha in studio un "collaboratore ortodonzista itinerante", le dico che non è questo il problema.
Una capra è sempre una capra anche se è la sola responsabile del trattamento.
Il titolare dello studio DEVE comunque avere una preparazione odontoiatrica di base a 360° anche se non esegue personalmente tutte le fasi di una terapia complessa; deve poter coordinare e armonizzare in un lavoro di gruppo le varie competenze specialistiche.
Ma spesso i dentisti non sanno lavorare in gruppo, e fanno tutto da soli.
Il suggerimento che le ho dato e ribadisco è quello di rivolgersi ad un collega che si occupa di ORTODONZIA FUNZIONALE.
Finora le sono stati prospettate soluzioni di ORTODONZIA MECCANICA.
Semplificando molto sacrificando necessariamente la correttezza scientifica, l'ortodonzia funzionale si occupa di modificare la funzione della bocca armonizzando la crescita ossea, non occupandosi troppo della posizione dei denti.
L'ortodonzia meccanica sposta i denti e non si occupa della crescita ossea oppure, come nel caso dell'espansore rapido, rompe e sposta l'osso.
[#10]
Gentile Signora, dipende da molti fattori che noi non conosciamo. Certo non abbiamo visitato suo figlio nè visto i record pre trattamento. Ogni ortodonzista è abile a diagnosticare e a trattare i casi. Il trattamento con ERP e maschera di Delaire è un caposaldo dell'ortodonzia nel trattamento delle terze classi. Giustificato da una mole impressionante di ricerche e sostenuto in tutte le Scuole ortodontiche.
[#11]
Gentile utente,
non vi è una "metodologia" funzionale in opposizione ad una meccanica, ma una galassia di apparecchi che agiscono modificando e normalizzando la funzione della bocca, guidando la crescita in un modo corretto.
Non è l'apparecchio "giusto" il problema, ma la diagnosi, il tipo di approccio alla problematica, e il grado di collaborazione del bambino (e dei genitori).
L'espansione rapida a volte è necessaria e utilizzata anche da professionisti che prediligono l'approccio funzionale.
Non tutti i casi sono uguali.
La maschera di Delaire nello specifico è utilizzatisima dalle correnti di pensiero di tipo meccanicista; giustamente il valido collega dr. Alessandro Fedi la indica come caposaldo nelle terze classi.
A mio parere, ed è una delle ragioni per cui nel mio studio l'abbiamo abbandonata, è comunque un approccio che, pur "funzionando", è datato e molto invasivo, spesso dipinto come "strumento di tortura".
Ma se il bambino psicologicamente la accetta, può funzionare.
Ci sono però altre strade, e mi sono permesso di suggerirle di prendere un attimo di tempo e di valutare un approccio differente, di tipo funzionalista.
Che poi sia un approccio secondo la scuola di Planas, di Torino, di Souliers Besombes, Frankel, Corti o altre ancora (sono le prime che mi sono venute in mente) conta poco.
Una volta venuta a conoscenza dei pregi e dei limiti di ogni strategia terapeutica, potrà scegliere con consapevolezza.
non vi è una "metodologia" funzionale in opposizione ad una meccanica, ma una galassia di apparecchi che agiscono modificando e normalizzando la funzione della bocca, guidando la crescita in un modo corretto.
Non è l'apparecchio "giusto" il problema, ma la diagnosi, il tipo di approccio alla problematica, e il grado di collaborazione del bambino (e dei genitori).
L'espansione rapida a volte è necessaria e utilizzata anche da professionisti che prediligono l'approccio funzionale.
Non tutti i casi sono uguali.
La maschera di Delaire nello specifico è utilizzatisima dalle correnti di pensiero di tipo meccanicista; giustamente il valido collega dr. Alessandro Fedi la indica come caposaldo nelle terze classi.
A mio parere, ed è una delle ragioni per cui nel mio studio l'abbiamo abbandonata, è comunque un approccio che, pur "funzionando", è datato e molto invasivo, spesso dipinto come "strumento di tortura".
Ma se il bambino psicologicamente la accetta, può funzionare.
Ci sono però altre strade, e mi sono permesso di suggerirle di prendere un attimo di tempo e di valutare un approccio differente, di tipo funzionalista.
Che poi sia un approccio secondo la scuola di Planas, di Torino, di Souliers Besombes, Frankel, Corti o altre ancora (sono le prime che mi sono venute in mente) conta poco.
Una volta venuta a conoscenza dei pregi e dei limiti di ogni strategia terapeutica, potrà scegliere con consapevolezza.
[#12]
gentile utente provi a leggere http://www.danieletonlorenzi.it/atm/la-deglutizione/ (cliccki su continua ed apri il sito).
Se durante la deglutizione la lingua si portasse dietro ai denti inferiori potrebbe essere indicato considerare questo aspetto. Provi ad indagare sul figlio e ci faccia sapere.
Saluti
Se durante la deglutizione la lingua si portasse dietro ai denti inferiori potrebbe essere indicato considerare questo aspetto. Provi ad indagare sul figlio e ci faccia sapere.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 9.4k visite dal 30/03/2016.
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