Seconda classe e metodo Montorsi

Gentili Dottori,
Scrivo per chiedere un parere riguardo una terapia che mi è stata recentemente proposta per il mio problema e sulla quale nutro un po' di scetticismo.
Sono una ragazza di 23 anni affetta da una malocclusione di seconda classe con morso profondo trascurata per anni, fino al momento in cui, circa due anni fa, si è verificato un locking mandibolare. In quell'occasione, mi sono immediatamente rivolta ad un odontoiatra, che mi ha proposto un bite superiore (rigido, trasparente) al fine di alleviare i problemi conseguenti al locking (soprattutto la ridottissima apertura della bocca) in vista di una futura terapia ortodontica.
Dopo mesi, a causa della mancanza di miglioramenti, dell'evidente insicurezza dell'odontoiatra in questione e della mia crescente frustrazione, ho deciso di cambiare specialista. Quest'ultima, dopo l'estrazione di tutti gli ottavi, mi ha consegnato un apparecchio mobile superiore, costituito da una placca con viti aderente al palato, da attivare ogni 2 settimane circa, sempre in vista di un futuro trattamento ortodontico con apparecchio fisso. La suddetta terapia è durata un anno, e mi ha portato a un notevole miglioramento nell'apertura della bocca e nella deviazione laterale che si verificava sempre in fase di apertura, mentre risultano ancora presenti, se non peggiorati, gli acufeni, che sembrerebbero essere connessi alla mia problematica.
Durante l'ultimo appuntamento, fissato per avere informazioni sulla terapia ortodontica che dovrei cominciare a breve, la mia odontoiatra mi ha tuttavia proposto, anziché un tradizionale apparecchio fisso, un dispositivo mobile che, tramite ricerche, ho poi scoperto essere l'attivatore del metodo Montorsi-Soulet- Besombes. A detta della dottoressa, il suddetto apparecchio dovrebbe riuscire a portare avanti la mandibola agendo prevalentemente a livello muscolare, nonché sulle suture e, dunque, sull'equilibrio dell'intero cranio e dovrebbe essere portato per circa 18 mesi. Questa proposta ha immediatamente destato in me, come accennato all'inizio del post, un po' di scetticismo, poi fomentato dalle varie ricerche fatte online.
Ciò detto, vorrei sapere se la mia diffidenza in merito sia fondata o se possa tranquillamente affidarmi a questa terapia (non vorrei intraprendere un percorso inutile che comporterebbe ulteriori perdite di tempo e di denaro, visti i disagi che la mia condizione comporta).
Mi scuso per la lunghezza del post e vi ringrazio anticipatamente per la vostra risposta.
[#1]
Dr. Luigi De Socio Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.2k 395 7
Gentile utente il timing delle 2e classi dento-scheletriche con morso coperto o deep-bite prevede un approccio diverso.
In tale malocclusione la retrusione mandibolare comporta una dislocazione
posteriore dei condili mandibolari nella fossa articolare del cranio con schiacciamento delle strutture capsulo-legamentose e dislocazione meniscale.
Ciò comporta una serie di disturbi temporo-mandibolari di cui l'estensione clinica e' il quadro sindromico del Disordine Cranio Cervico-Mandibolare(click,dolori articolari/muscolari,blocchi,cefalea
,cervicalgia,acufeni,vertigini,problemi di postura).
Problemi che già conosce visto che ha un
locking , trattato in maniera discutibile.
L'approccio prevede un trattamento GNATOLOGICO e non ortodontico
per riposizionare la mandibola ,consentire il corretto ripristino anatomo-funzionale
condilo-meniscale,assicurare una giusta
dimensione verticale,raggiungere una stabile occlusione neuro muscolare .
Sarà poi lo GNATOLOGO che deciderà se è necessaria una finalizzazione ortodontica.
L'apparecchio funzionale che le hanno consigliato viene usato nei pazienti in crescita......e lei è cresciuta da un pezzo.....
Consulti un bravo GNATOLOGO per il suo
caso e lasci da parte l'ortodonzia.
Trattamenti irreversibili come la stessa ortodonzia o la protesi in presenza di DCCM non trattati possono peggiorare in maniera a volte non reversibile la sintomatologia disfunzionale.
Cordialmente

Dr. Luigi De Socio
Specialista in Odontoiatria
Perfezionato in Ortodonzia
Perfezionato in Gnatologia

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio tantissimo. Cercherò uno gnatologo nella mia zona.
[#3]
Dr. Ivan Gazzola Dentista, Ortodontista, Gnatologo 57
Per quel che riguarda la terapia con "attivatore Montorsi-Soulet- Besombes" le posso solo dire che si tratta di un metodo di terapia alternativo, al momento non basato su evidenze scientifiche ma su teorie e visioni di medicina olistica.
Rimane quindi una sua scelta decidere quale percorso preferisce seguire, se la medicina tradizionale o altro.
Concordo con il consiglio del collega di trovare un bravo gnatologo anche se personalmente aggiungerei specialista in ortodonzia.
In ogni caso la terapia ortodontica non andrebbe intrapresa fino a completa stabilizzazione dei problemi gnatologici.

Cordiali saluti

Ivan Gazzola

Cordiali saluti.

Ivan dr. Gazzola
dr@ivangazzola.it

www.studiogazzolaortodonzia.it
www.ivangazzola.it

[#4]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 227 18
L'attivatore polifunzionale Soulets-Besombes (Montorsi l'ha solo modificato creando una sua corrente di pensiero, ma esistono anche altre modifiche e scuole come quella di Bastianello) è un ottimo dispositivo ortodontico, ideato in Francia all'università di Parigi alla fine degli anni '50.

Agisce su tempi decisamente più lunghi rispetto all'ortodonzia convenzionale, e a differenza di questa non si occupa di spostare i denti direttamente, ma lavora sui muscoli e sui tessuti molli; sarà questa modifica di funzione che sposterà a sua volta osso e denti.

E' una estrema semplificazione questa che le ho descritta, scientificamente inesatta, ma abbastanza chiara da potermi far capire.

Su bambini ed adolescenti, essendo in crescita, i risultati sono più rapidi, ma anche sugli adulti si ottengono ottini risultati: i denti si spostano e l'osso si modifica anche da solo, senza fare nulla.
Guidare queste modifiche è quindi possibile.

Solo che...

E' un dispositivo più che altro ortodontico, mentre lei ha necessità di un approccio gnatologico.
Spostando i denti, per interderci, non guariscono i sintomi.

PRIMA terapia gnatologica, POI quando i sintomi sono spariti, si può fare tutta l'ortodonzia che si vuole.

Solo ad un professionista molto esperto nel campo degli attivatori polifunzionali di Suolets Besombes o derivati potei concedere di affrontare entrambe le problematiche.

Personalmente sono molto incuriosito dalla metodica e desideroso di espandere i miei orizzonti di competenza, e non le so dire di più sull'argomento.

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

[#5]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille a entrambi per le risposte.
Ma quindi gli interventi fatti finora sono stati completamente inutili? E in cosa consisterebbe la terapia gnatologica?
[#6]
Dr. Luigi De Socio Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.2k 395 7
Terapia GNATOLOGICA e ' la terapia con BITE ( di cui ne esistono vari tipi secondo varie scuole di pensiero),ma hanno tutti lo stesso scopo,quando a monte e ' stata fatta una diagnosi corretta,altrimenti
diventano inutili.
Nel suo caso occorre verosimilmente aumentare la dimensione verticale ricentrando i condili mandibolari nelle rispettive cavità glenoidee dell'osso temporale in maniera da ripristinare anche il corretto rapporto condilo meniscale ed evitare il ripresentarsi
di locking (che sarà sempre più difficile altrimenti risolvere)
A stabilizzazione avvenuta e in assenza di sintomi,e ' possibile una finalizzazione ortodontica.
Buona Serata
[#7]
dopo
Utente
Utente
Chiarissimo, grazie ancora!
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 227 18
A completamento di informazioni, olte al bite e alle terapie che lo adottano come strumento (ad esempio la Riabilitazione Neuro Muscolo Occlusale) vi sono anche altre forme di terapia gnatologica, anche se poco diffuse.
Vi è ad esempio lo stretching mandibolare,che può essere eseguito sia con manovre manuali che con strumenti appositi come lo Spring Device o altri.
E' anche una terapia gnatologica quella effettuata di biofeedback.
Ma la base, quella di gran lunga più diffusa è comunque basata sul bite.
[#9]
dopo
Utente
Utente
Perfetto, grazie per il chiarimento!
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