Violenza da dentista

Buongiorno,
sono qui per raccontarvi una brutta storia e trovare conforto per quello che mi è accaduto con un vostro collega.
Sono un uomo di 35 anni.

E' una vita che ho fatto trattamenti ortodontici per i denti, specie a causa di un canino incluso, il quale è uscito successivamente in morso inverso con mancanza di supporto osseo e retrazione gengivale e con riassorbimenti radicolari sugli incisvi centrali e laterali.
L'incisivo accanto al canino in questione segue anche lui un quasi testa a testa con l'antagonista, diciamo che la forma dentale dell'arcata superiore risultava inclinata verso il canino in questione.

Il dentista al quale, purtroppo, mi sono affidato, dopo avermi fatto fare una vista dall'ortodontista ed effettuato una TAC Cone-beam, ha avuto l'idea di iniziare nella stessa seduta a prendere delle impronte spiegandomi vagamente quello che avrebbe fatto.
Io pensavo che la soluzione che sarebbe andato ad adottare sarebbe stata quella di limare il canino, quel che basta per levare l'occlusione, e poi appprocciare con delle addictions in composito per migliorare occlusione ed estetica.
Ho portato una impronta di integrale resina da canino a canino per qualche mese ai fini di "far abituare il nuovo morso" Solo allora nelle ultime visite il dentista mi ha spiegato che avrebbe limato i denti, non specificando nemmeno quanti (scoprendo poi che avrebbe limato anche i canini per usarli come supporto agli incisivi con radice assorbita) Non era questa la mia intenzione e avrà visto la faccia spaventata che ho fatto, quindi mi son recato da altro dentista per valutare sia la terapia che per poter tornarer indietro ed evitare di sottopormi a queste cure.
Sta di fatto che mi ha detto che a parer suo avrebbe usato delle veeners in disilicato di litio per evitare di limare i denti e comunque mi ha detto che i denti erano già stati limati in parte.
PURTROPPO mi son sentito condannato a proseguire la terapia.
Ad oggi mi ritrovo quindi con due ponti dentali da canino-incisivo centrale.
Purtroppo non solo il ponte ha iniziato a darmi problemi nel senso di pre-occlusioni, adesso c'è anche una parte di gengiva sofferente su un incisivo laterale e proprio su questo sento una sorta di scalino venutosi a formare e quella che a parer mio sembra una retrocessione gengivale.
E questo a 3 mesi dal definitivo.
il quale è stato cementificato direttamente senza cemento provvisorio nonostante le mie perplessità.
Oltre questo ho scoperto, o meglio sto prendendo consapevolezza, che questo lavoro non è nient'altro che un ponte di cristallo: i ponti dentali non hanno una durata lunga (potrei accettare serenamente un minmo di 15/20 anni.
ma leggo che semmai durano 6/7 anni) e che avere un ponte significa che se c'è un'infiltrazione il ponte non cade perché sostenuto comunque da altri denti ma i processi cariosi distruggerebbero i monconi! (i quali sono sani, il dentista voleva devitalizzarli tutti ma non ho voluto per lo spavento)
[#1]
Dr. Andrea Carofiglio Gnatologo, Dentista 8
buongiorno
per poter valutare il caso avrei bisogno di documentazione tecnica (radiografie e modelli) ed una visita obiettiva con lei.
non posso esprimermi in questa sede.
se vuole un parere da un medico funzionale mi contatti e studierò il suo caso.

Dr. Andrea Carofiglio

[#2]
Dr. Daniele Tonlorenzi Gnatologo, Dentista 4.2k 73 73
In effetti prima di procedere in qualsiasi modo il professionista dovrebbe informare con chiarezza cosa va a fare nella bocca del paziente.
Tranquillo il disilicato di litio non è cristallo e dura, se fatto bene senza scalini, a lungo. Cerchi "dimensione verticale" in https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1968-disordine-temporomandibolare-e-dolore-facciale.html


Ci dica se si riconosce in questa foto con i denti posteriori più bassi degli anteriori.
Saluti

https://www.medicitalia.it/dtonlorenzi/#info