57 anni e da molti anni soffro da dolori cervicali e della schiena nel 29.11.2004 ho fatto diverse

Gentili dottori,sono una donna di 57 anni e da molti anni soffro da dolori cervicali e della schiena nel 29.11.2004 ho fatto diverse radiografie e risulta che:
RX.COLONNA IN TOTO IN STAZIONE ERETTA
L`esame evidenzia rotoscoliosi ad ampio raggio dx. convesso del tratto lombare e curva di compenso sn. convessa del tratto dorsale inferiore.
Ulteriore curva scoliotica dx.convessa del tratto cervicale.
Rettilineizzazione della fisiologica cifosi dorsale ed accentuazione della lordosi lombare.
Sostanzialmente conservati gli spazi intermetamerici a livello cervicale.
Iniziali note artrosiche al passaggio dorso lombare con lieve riduzione degli spazi intersomatici a tale livello.
Ridotti inoltre lo spazio intersomatico tra L3/L4e,in minor misura,tra L5/S1.
Gentili dottori,vorrei sapere in parole povere,cosa significa e cosa dovrei fare per migliorare la situazione. Se dovrei prendere delle vitamine o minerali,per esempio il calcio.
Ringrazio anticipamente per la vostra dedicazione
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Medico dello sport attivo dal 2006 al 2013
Medico dello sport
cara utente,
la sua schiena, con la quale morfologicamente ha convissuto sino ad ad oggi ha perso quella forma di "s" italia ce noi tutti abbiamo ed ora inizia a darle problemi, la riduzione degli spazi tra L3L4 e L5S1 giustificano dolori alla schiena e alle gambe , che però lei non descrive. e questi dolori sarebbero dovuti a questa riduzione dello spazio ta una vertebra e l'altra che comprimono le radici nervose che da li fuoriescono, irradiando il dolore ale zonedi innervazione.
sperando di esser stato chiaro rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.

cordiali saluti


nb
il giudizio espresso è solo un parere perchè non preceduto da visita
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Medico dello sport attivo dal 2006 al 2013
Medico dello sport
...le consiglio inoltre di ripetere gli esami radiografici, visto che quelli di cui parla sono del 2004.
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Dr. Stephen Cavallino Medico di medicina generale, Perfezionato in medicine non convenzionali 17 1
Gentile Paziente,

Ha mai sentito parlare della proloterapia??

La proloterapia secondo me è una terapia alternativa che veramente funziona per il Suo problema. Purtroppo in Italia ci sono pochissimi proloterapisti. Vorrei che Lei si informa di cosa si tratta ed eventualmente prova di nuovo a ricontatarmi.
Sono un medico Americano e per esperienza mia, questa terapia è veramente soddifaciente per tutti i casi dove esiste un instabiltà legamentosi dell'apparato muscolo-scheletrico. Negli Stati Uniti d?America numerosi casi trattati con successo.

Dr. S. Cavallino
cavallinos@ausl.re.it

Dr. Stephen G. Cavallino
www.proloterapia.it
www.proloterapia.eu

[#4]
Dr. Daniele Tonlorenzi Gnatologo, Dentista 4.2k 73 73
L’importanza della correlazione tra la masticazione e le alterazioni della colonna, tipo scoliosi, compare sin dall’età evolutiva. Un professore di anatomia dell’Università di Napoli, Valentino Bartolomeo ha effettuato diversi studi su questo problema. Uno pubblicato nel 2002, su bambini di 10 anni, è consistito in un’osservazione posturale del soggetto, cioè il rapporto tra i diversi distretti del corpo tra di loro e un’accurata visita odontoiatrica. Successivamente ha usato un elettromiografo di superficie portatile, applicando dei “cerottini” sui muscoli a lato della colonna (paravertebrali) e registrando la loro attività elettrica durante dei movimenti di flesso-estensione del tronco. Il test era positivo quando la differenza in micro-Volts tra due regioni corrispondenti della colonna vertebrale superava certi valori. Solo questi casi sono stati sottoposti ad un esame radiografico di conferma della scoliosi o dell’atteggiamento scoliotico. I suoi studi indicano che la percentuale dei bambini di dieci anni con scoliosi strutturate è del 4% e che tutti presentano problemi ortodontici, o erano in corso di trattamento o avrebbero dovuto esserci sottoposti; risulta evidente che la terapia ortodontica doveva essere effettuata più precocemente. E' possibile cercare ancora l'armonia dei muscoli della colonna e del rachide, attraverso una indagine con pedana baropodometrica che analizzi i vari sistemi sensoriali che coordinano la postura. Non è infrequente trovare differenze di appoggio podalico di 7-8 kg, ma in caso un paziente (obeso) aveva 35 kg di differenza di peso tra un piede e l'altro che sono diventati 5 con un bite.
Saluti
Dr Daniele Tonlorenzi odontoiatra Prof A.C. "Fisiologia e patologia della postura e del movimento) Università Pisa
dtonlorenzi@mcarrara.com

https://www.medicitalia.it/dtonlorenzi/#info